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orizzonte

I Piddino Boys e la Carosellonomics

Lameduck

gigantebuonoIeri sera a "Piazzapulita" abbiamo saputo da Edward Luttwak che, nel 2011, Merkel e Sarkozy andarono da Obama a chiedergli di rovesciare il governo Berlusconi perché alcuni ministri italiani si erano lamentati con i colleghi francesi e tedeschi che il Premier stava con la testa da un'altra parte e non era in grado di governare la crisi e fare le fottutissime riforme. Al che - non ridete ora - Obama avrebbe risposto sdegnato che gli Stati Uniti non intervengono nelle politiche degli stati sovrani e quindi ciccia. Vi lascio fare le vostre congetture sull'interpretazione da dare a questa parabola del falcone neocon e indovinare chi sarebbero le nuore che dovrebbero intendere e se il messaggio debba o no essere ascoltato alla rovescia per capirne il vero significato.

A proposito di falconi e operazioni condor, ricordate quel vecchio carosello anni '70 dove i cittadini del Paese Felice erano costantemente minacciati dal perfido Jo Condor ma quando invocavano "Gigante, pensaci tuuuuu!!!" arrivava uno spilungone ex machina che risolveva tutto con saggezza e comminando infine la giusta pena all'odioso pennuto? Riguardiamocelo (e fate bene attenzione alla forma che assume l'uccellaccio folgorato: Confindustria o Terzo Reich?).

https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=nrTf2Kcv1wg

Perché questa botta di nostalgia dell'infanzia? Perché l'infanzia è il periodo del cosiddetto "pensiero magico". Ieri sera, dopo le rivelazioni di Luttwak sul golpe, venendo alla vittoria alla Enver Hoxha di Renzi che, secondo il falcone, "piace molto ai banchieri", si è passati al tema della serata: cosa farà Renzi per rilanciare l'economia.

 

Uno si sarebbe aspettato un'analisi sulle oggettive difficoltà di applicare strumenti espansivi in regime di vincolo monetario che impone politiche economiche pro-cicliche. Invece abbiamo assistito ad una lunga seduta di autocoscienza piddina durante la quale il pensiero magico è stato applicato in maniera psichedelica alla macroeconomia.

Hanno duettato, scambiandosi allucinazioni e formule alchemiche per la realizzazione della pietra filosofale, mentre perfino la Santanché scuoteva sconsolata la testa, il bocconiano Tito Boeri, quello dell' "hai voglia aggiungere del rum" e la statista Debora Serracchiani, assistiti al famiglio Formigli che porgeva gli zuccherini.

Chi non ha visto farà fatica a immaginare cosa possa essere uscito da quelle menti. Alla fine ho spento il televisore con lo sgomento che dà la consapevolezza di essere nelle mani di gente che non ha assolutamente idea di cosa stia facendo e di quale sia la realtà con la quale dovrà confrontarsi. Una cosa veramente allucinante, tanto per parlare da vecchi hippies.

Innanzitutto è stata letta la notizia che Renzi pensa ad una manovra da 150 miliardi di euro da impiegare in manovre di tipo keynesiano in cinque anni. (Il piano quinquennale!)

Già questa è grossa ma i nostri allucinati non si sono affatto scomposti. 

Noi sappiamo che ci sono il Fiscal Compact, l'ERF, tutte cosucce per pagare le quali proprio il nostro amico amerikano dice che ci vorranno 10 IMU all'anno per cittadino. Sappiamo che i trattati europei impediscono qualunque tipo di manovra keynesiana, ovvero di intervento statale di investimento nell'economia reale, perché lo vieta il pensiero dominante ordoliberista. Il fatto che la Germania non rispetti le regole non c'entra, perché si parla di noi e noi non siamo la Germania.

Soprattutto, il vincolo esterno, ziobonino, impedisce qualsiasi forma di creazione di moneta che non sia quella che il drago Smaug a guardia del tesoro decida di elargire a caro prezzo ai paesi dell'eurozona. E sempre che la Germania accetti di fare un passo indietro.

Non è la tesi dei populisti e degli economisti euroscettici, è ciò che prevedono l'architettura dell'euro e la shock economy nati dal pensiero hayekiano.

Questi invece, siccome non possono certo andare in TV, dopo che undici milioni di bip bip li hanno votati, a dir loro: "Cucù, finora s'è scherzato, ora vi romperemo il culo", sono costretti ad inventare, ad applicare il pensiero magico, tanto i loro elettori credono alla benzina che costerebbe 70 volte 7 uscendo dall'euro e quindi vanno sul sicuro. Contano su un bacino di ignoranza economica di enormi dimensioni.

Ecco quindi che, visto il grande successo di Renzi, e sempre per quella storia dell'autorevolezza, potranno andare in Europa a cambiare le regole. E' semplice, basta ridiscutere ed è ovvio che quegli altri diranno di si. Ci sono i vincoli sulla spesa? Non c'è problema, si ridiscute e vedrai che ci faranno lo sconto. Dopotutto allo sportello c'è Draghi, vedrai che come ci vede, sgancia.

Insomma, l'apparizione in un alone di luce del mostriciattolo di Firenze a Bruxelles farà cadere la Merkel in ginocchio e l'incantesimo della fata cattiva sarà sciolto. La Germania accetterà qualunque cosa. Di cacciare gli eurobond, di rinunciare al primato sull'export, di accollarsi le difficoltà dei PIIGS spremendo i contribuenti tedeschi, di smettere di fare la Germania. 

L'anima benedetta di John Maynard il bianco apparirà a cavallo di un destriero e i forzieri dei paesi del Sud Europa si riempiranno di miliardi e miliardi di euro da spendere per costruire scuole (è una mania quella dei renziani per le scuole), mandare ottanta euro anche ai morti e salvare le amate banche di partito; i derivati sottoscritti dai comuni da quelli che non capivano l'inglese si trasformeranno nell'albero degli zecchini, le casse dei comuni strariperanno di sghei e ci sarà figa e piadina per tutti.

Ditemi se, anche se io ci ho affabulato un po' sopra, riascoltando la puntata, non è proprio quello che affermano. 

Il bello è che Boeri sa, non può non sapere. Sa che la disoccupazione nel Sud dell'eurozona non è uguale a quella del Nord (evita però di dire perché); sa che aderire al vincolo esterno significa cedere sovranità ma dice che si potrebbe sempre rivedere qualcosa. Ah, beh. Renzi è l'argine contro il fronte antieuro ma deve fare le riforme. Addirittura, sarebbe il caso di svalutare l'euro (!!) per far partire la crescita. Qui il casino non è solo convincere la Germania ma gli Stati Uniti che forse, qualche vantaggio da un euro più forte rispetto al dollaro lo ricavano e non so se vi rinuncerebbero. Ma certo Renzi può convincere anche Obama, che cce vo? (Cos'è, un altro "ghepensimi"?) Senza contare che ormai Fassina aveva capito che non si può svalutare l'euro ma soltanto i salari e ora che facciamo, lo rigettiamo in confusione? Sarebbe una crudeltà.

Tra le assurdità della serata non parliamo poi di Serracchiani e del suo "rafforzando il paese in Europa si può ridiscutere" (aridaje)  e della citazione del Canada, come paese che investe nel pubblico, dimenticando che notoriamente quel paese può fare il cavolo che gli pare non essendo soggetto a vincolo esterno. Proprio non ci arrivano.

Mioddio, questi sono coloro che ci governeranno per i prossimi anni con la Carosellonomics. 

Credono, con il risultato elettorale bulgaro, di potersi accreditare presso la Merkel come alleato più fedele pro-euro contro Francia e Inghilterra (uhm, quel gatto l'ho già visto passare) e rimediare il trattamento di favore per la bella faccia del bamboccio, ma finirà appunto come le altre volte, con l'Italia trascinata nella polvere e ancora più serva di prima. Altro che gigante.

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