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sollevazione2

Chi sono davvero i 5 stelle

di Francesco Lamantia

Riceviamo, da Palermo, e volentieri pubblichiamo

«Italia a 5 Stelle, l'evento che ha avuto luogo a Palermo, ha messo in luce la vera natura del M5S smentendo tante stupidaggini: un movimento autorganizzato, formato da attivisti che, come avveniva nei partiti storici della sinistra, danno di tutto per il Movimento. Tavole rotonde, agorà, gli interventi di Grillo, Davide Casaleggio, Di Battista, Di Maio, Spadoni, il collegamento via telematico con Assange dimostrano quanto siano lontani e falsi i giudizi dati dalle tv del PD e della sinistra sulla natura del Movimento. 

Ma andiamo con ordine:

-politica estera: il M5S è per l'uscita della NATO, per rompere le relazioni con la Turchia e riconoscere il diritto d'autodeterminazione del popolo Kurdo e palestinese.

-politica economica: nazionalizzazione delle banche in crisi, reddito di cittadinanza, rottura con l'austerity , accordi economici con i paesi del Mediterraneo

-politica agricola: no agli OGM e alla svendita dei prodotti agricoli per favorire le multinazionali del grano e dell'orzo, si a incentivi per l'agricoltura biologica, no alle tasse imposte da Bruxelles

-diritti civili:matrimoni gay

- scuola: abrogazione della legge 107, sostituire l'ora di religione con educazione alla cittadinanza e alla multiculturalità, fine del precariato e dell'esodeo dei docenti verso le regioni del nord

 

Un movimento che mobilita la cittadinanza

Dall'ultimo ventennio non si è mai visto un movimento in grado di mobilitare interi settori sociali; il NO alla riforma costituzionale di Renzi e Confindustria, uno dei tentativi bonapartisti portato avanti dalla borghesia eurista sovranazionale, non ha mai trovato tanta opposizione fra la "gente comune". In Liguria a breve ci sarà una catena umana da Ventimiglia a La Spezia per la difesa della Costituzione organizzata proprio dal M5S, il 30 settembre in un convegno della Coldiretti con Renzi gli iscritti al sindacato agricolo hanno fischiato il loro presidente e il primo ministro. Fra le piazze d'Italia cova l'odio contro il governo delle banche e dei poteri forti.

 

L'attacco e la criminalizzazione mediatica

Durante la manifestazione Italia5Stelle, i militanti del movimento hanno reagito contro i "paparazzi" delle principali testate giornalistiche che hanno assediato il sindaco di Roma, Da qui ne è scaturito un attacco mediatico contro la "violenza squadrista" del movimento, attacco portato avanti non solo dal PD ma anche da settori di sinistra come rifondazione Comunista, membri dell'USB, PCL, ecc. 

Di Maio e Di Battista hanno preso subito le distanze dagli spintoni contro i "paparazzi" dichiarando che sono casi isolati e la natura del movimento è non violenta e pacifista.

L'attacco e la criminalizzazione del Movimento è un attacco contro le masse popolari e le sue rivendicazioni; il regime eurocratico non tollera nessuna opposizione ai suoi piani reazionari (vedi le elezioni da rifare in Austria). 

Questa sinistra "estrema e antisistema" è complice della criminalizzazione mediatica e rimpiange gli anni 90 quando Rifondazione era al potere e quindi sarebbe toccato a loro prendere il posto di opposizione sociale e di classe contro il centro-sinistra. Ciò non è avvenuto perché queste sedicenti organizzazioni non hanno mai analizzato la nuova epoca e i nuovi compiti del marxismo rivoluzionario ma si sono limitati a ripetere parole d'ordine al di fuori del nuovo contesto con conseguenze nefaste —non aver capito il movimento dei Forconi, le lotte dei Cobas del Latte, ecc.

 

Limiti del M5S 

I limiti del M5S sono la politica "forcaiola": l'aver piena fiducia alla magistratura italiana, quella magistratura che ha assolto Andreotti, che condanna, a distanza di 40 anni, quei compagni rivoluzionari esuli colpevoli di aver sfidato i fascisti e i poteri forti come Cesare Battisti. 

Altro grande limite è l'istituzionalismo e la non violenza a tutti i costi: la storia del Novecento ha dimostrato che i governi di rottura con il sistema capitalista sono stati fatti fuori dalle istituzioni statali stesse (esercito, magistratura) Argentina, Cile, Grecia docet. 

All'attacco neoliberista portato avanti dalle organizzazioni sovranazionali si risponde con la mobilitazione di massa, è urgente che il sindacalismo di base, la sinistra "antagonista"si confronti con il M5S per la costruzione di un fronte democratico e sovranista».

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