Alcune considerazioni sulle manifestazioni del 15 gennaio
di Nico Maccentelli
La manifestazione del 15 gennaio, con le due piazze romana e milanese, al di là del proclama di Ugo Mattei alla costituzione di un Comitato di Liberazione Nazionale, ha visto andare in scena una massa di partecipanti dietro le bandiere egemoni di una borghesia liberale, espressione di quei ceti medi attaccati dall ristrutturazione economica draghista e pandemica.
Di nuovo c’è che nella scena politica nazionale sta entrando una sinistra antagonista che dopo una prima fase in cui i soggetti andavano per ordine sparso, transfughi e cacciati fuori dalle tradizionali organizzazioni politiche e sindacali e centrosociali varie, oggi grazie a realtà unitarie come l’Assemblea Militante ritrova un percorso collettivo.
Certo i nodi da sciogliere non sono pochi, date le diverse provenienze, ma di positivo c’è il fatto che nelle due piazze principali si iniziano a vedere striscioni anticapitalisti e antifascisti, insieme alle bandiere no green pass provenienti dai No Tav sodali.