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Il documento finale approvato dal congresso nazionale dell’Usb

di Redazione Contropiano

Con l’approvazione del documento finale proposto dall’Esecutivo uscente e l’elezione degli organismi confederali (Consiglio nazionale, Coordinamento nazionale ed Esecutivo nazionale) si sono conclusi questa mattina a Tivoli i lavori del secondo congresso dell’Unione Sindacale di Base. Tutte le decisioni, quando non all’unanimità, sono state adottate a stragrande maggioranza.

L’obiettivo per i prossimi 4 anni è l’articolazione di una proposta e di un progetto che consentano a un sindacato confederale generale di massa, come Usb è, di rispondere alle incessanti mutazioni che pongono sotto continuo attacco la classe lavoratrice.

Il congresso Usb, oltre a salutare con soddisfazione la crescita delle adesioni e i successi nelle ultime elezioni aziendali, ha anche acclamato la nascita della Federazione del Sociale, che racchiude le organizzazioni Asia (casa), Usb pensionati e il neonato Slang, il sindacato lavoratori autonomi di nuova generazione.

Proprio l’affacciarsi di molti giovani è stato sottolineato nelle conclusioni da Pierpaolo Leonardi: “Per noi un motivo di grande vanto. Non siamo soli, abbiamo davanti a noi quattro anni per la formazione del rinnovamento”. I giovani saranno anche i protagonisti dell’evento internazionale che Usb organizzerà a Roma il 2 e 3 novembre, su invito della Federazione Sindacale Mondiale (Wftu): il Congresso mondiale dei giovani lavoratori.

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Il documento finale approvato dal Congresso

Il secondo congresso della confederazione USB che ha visto la partecipazione di 411 delegati provenienti da tutte le regioni e da tutti settori lavorativi approva il documento congressuale e la relazione introduttiva di Pier Paolo Leonardi.

Nel corso dei tre giorni di dibattito ha fornito una rappresentazione plastica del concetto politico e pratico della confederalità: un sindacato generale, solidale, che accetta le sfide poste dall’attuale crisi sistemica del capitalismo accentuata dalla competizione tra blocchi imperialisti in primis USA e UE.

Il sindacato plurale di classe, di massa accogliente che sa amalgamare le diverse esperienze ricavandone il meglio da ciascuno.

Il congresso ha approfondito e dà mandato ai nuovi organismi dirigenti di procedere celermente all’attivazione dei pilastri su cui si basa il documento congressuale:

• Il lavoro pubblico deve vedere in uno sforzo sinergico strutture di pubblico impiego e del lavoro privato contro le privatizzazioni, le esternalizzazioni, l’abbattimento dello stato e dei diritti sociali per la reinternalizzazione degli stessi e per pari condizioni di lavoro e di salario.

• La categoria operaia ben esplicitata anche dalla ricerca del Cestes Proteo sulla catena del valore, che ha dato una lettura moderna della presenza più che mai importante del lavoro operaio anche se atomizzato e sfruttato fino a forme schiavistiche come nella logistica e nelle campagne.

• La federazione del sociale accolta con entusiasmo negli interventi di moltissimi delegati, terza gamba dell’organizzazione che riunisce l’AS.I.A, USB pensionati e il neonato SLANG, testimonia della nostra capacità di cogliere le necessità legate alle trasformazioni sociali e produttive che determinano nuove precarietà, povertà, individualismo.

Il congresso assume e impegna l’intera organizzazione alla partecipazione e mobilitazione alle iniziative proposte nel corso del dibattito.

In ordine di tempo:

• Sostegno alla manifestazione indetta dal TPL per il 13 giugno presso il senato della repubblica per contrastare l’abolizione del regio decreto 148 e allo sciopero del 26 giugno contro le privatizzazioni, la difesa del servizio pubblico e dei diritti dei lavoratori;

• Sostegno alla manifestazione dei richiedenti asilo del 20 giugno a Cona, prigionieri dentro lager in condizioni disumane;

• Costruzione e partecipazione alla manifestazione nazionale del 24 giugno a Trieste per contrastare l’ennesimo, gravissimo, atto di repressione nei confronti della nostra organizzazione messa in atto dall’azienda metalmeccanica Wartsila S.p.A. con il trasferimento di Sasha Colautti a mille chilometri di distanza dal suo lavoro e dalla sua residenza. Il giorno prima il 23 giugno si terranno presidi a Napoli, Genova e Taranto presso le filiali della stessa azienda;

• Partecipazione all’assemblea costituente di Eurostop prevista per il 1° luglio a Roma;

• Adesione alla manifestazione contro il Muos il Sicilia il primo luglio;

• Il prossimo rinnovo delle RSU nelle aziende dell’Igiene Ambientale, banco di prova importante per la nostra organizzazione, dopo l’ottimo risultato della precedente election day e dopo una rilevante opposizione contro l’ultimo rinnovo del CCNL fortemente contrastato dal lavoratori;

• Un forte impegno contro i nuovi episodi di repressione che ormai quasi quotidianamente colpiscono militanti sindacali e attivisti dei movimenti di lotta con pesanti sanzioni pecuniarie e condanne penali, istituzionalizzati ancor più con il decreto Minniti/Orlando che mira all’espulsione del conflitto sociale in ogni luogo. A tal fine impegna il nuovo coordinamento nazionale a mettere in campo ogni strumento sia di lotta che giuridico per il loro annullamento, monitorandone continuamente gli sviluppi anche attraverso un osservatorio sulla repressione delle lotte sociali;

Il congresso ha messo in evidenza:

• come il prossimo rinnovo delle RSU nel pubblico impiego rappresenti un passaggio molto importante per l’intera organizzazione decidendo che questa scadenza venga assunta come prioritaria da tutte le strutture sia pubbliche che private;

• una rinnovata e più pregnante attenzione alla formazione sia politica che contrattuale dei quadri sindacali e dei delegati ad ogni livello;

• il sostegno attivo e forte con ogni mezzo ed iniziativa possibile alla lotta dei lavoratori e delle lavoratrici dell’Alitalia e dell’Ilva, come pure di tutte le altre aziende in crisi contro ogni ipotesi di spezzatino o svendita che non solo mettono in serio pericolo l’occupazione di migliaia e migliaia di persone ma continuano ad avvelenare l’ambiente come nel caso di Taranto.

Il dibattito ha posto il problema della costruzione di una mobilitazione nazionale e di uno sciopero generale sulla base della piattaforma “Voglio lavoro e stato sociale”, individuando alcuni temi prioritari quali il diritto al lavoro, al reddito, a pensioni dignitose e per il rilancio di una nuova politica industriale che veda la nazionalizzazione degli asset strategici del nostro paese insieme al rilancio di una

pubblica amministrazione quale erogatrice di diritti sociali universali in una rivisitazione più adeguata del welfare state alle necessità popolari.

Il congresso, preso atto che quanto sopra descritto e soprattutto la crescita e lo sviluppo dell’organizzazione necessitano di adeguate risorse anche economiche, rilancia con determinazione la campagna di iscrizione a USB, unica risorsa economica della nostra organizzazione, unitamente ad una rivisitazione degli attuali flussi economici.

Il secondo congresso della confederazione USB ringrazia tutte le compagne e i compagni che hanno rafforzato nel corso di questi lunghi quattro mesi, un rapporto diretto e consapevole con le migliaia e migliaia di lavoratrici e lavoratori incontrati in assemblee congressuali a partire dai luoghi di lavoro e che con il loro impegno quotidiano rendono sempre più forte e determinata la nostra organizzazione.

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