Print Friendly, PDF & Email

sollevazione2

Sicilia (Italia): non si muove foglia che D'Alema non voglia

di S. St

Mi dicono i redattori di SOLLEVAZIONE che il mio articolo La sinistra "radicale" in Sicilia e i soliti trombati (della serie cornuti e mazziati) ha avuto un sacco di lettori. La ragione penso sia la grande importanza che le elezioni siciliane hanno per il resto d'Italia.

E' infatti evidente che il menù che i politici stanno approntando per gli elettori siciliani anticipa quello che verrà servito al resto degli italiani nelle elezioni generali della prossima primavera.

La morale della favola è che avremo in lizza i tre blocchi principali che occupano il panorama politico: Pd, centro-destra unito e 5 Stelle. Fuori da questo coro, qui in Sicilia, c'è solo una novità, la lista "Noi siciliani con Busalacchi - Sicilia Libera e Sovrana", il movimento che ha siglato un Patto di alto valore politico con la Confederazione per la Liberazione Nazionale.

I cornuti e mazziati, i cespugli della sinistra radicale, adesso piagnucolano perché Rifondazione e il Partito Comunista italiano, con in testa il loro candidato Ottavio Navarra, hanno stracciato il "solenne" patto del 29 luglio e hanno deciso di andare coalizzati con Sinistra Italiana e i d'alemiani di Articolo 1 - MDP. 

Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Era chiaro sin dall'inizio che sarebbe andata a finire così (e non solo perché qui in Sicilia c'è lo sbarramento del 5%). Scusate ma l'avevo anticipato il 30 luglio e ci ero ritornato su il 1 agosto:

«Ma è proprio sicuro che i siciliani troveranno nella scheda il simbolo della "Sinistra Alternativa"? Non proprio visto che il loro candidato Ottavio Navarra ha dichiarato che è pronto a farsi da parte nel caso la sua allegra compagnia venga accettata nel listone con orlandiani, MDP, e Sinistra Italiana».

Il 24 agosto segnalavo quindi l'avvenuto accordo di massima tra Sinistra Italiana e Prc per una lista unitaria (salutato da Civati) e scrivevo che dietro alle quinte c'erano i d'alemiani di MDP.

Leggiamo su Il Giornale di Sicilia di ieri, 4 settembre:

«PALERMO. Claudio Fava sarà il candidato della sinistra unita in Sicilia. E' quanto si legge in una nota congiunta firmata proprio dal vice presidente dell'Antimafia con l'editore Ottavio Navarra, che era stato indicato come candidato da Prc e altri partiti di sinistra prima dell'avvio del dialogo con Mdp e Sinistra italiana, che si sono giù espressi a favore di Fava.

Il 10 settembre è in programma un'assemblea regionale per il programma e l'ufficializzazione di Fava».

Chiaro no?

Ma leggiamo cosa c'è scritto in questa nota congiunta:

«Siamo convinti che la sfida messa in campo è inedita per la Sicilia e per il nostro Paese - dicono Fava e Navarra - L'assemblea del 10 sancirà l'atto di nascita di una sfida politica che non si esaurirà con il voto del 5 novembre. Per questo chiamiamo a raccolta le esperienze migliori della società siciliana. E' il tempo di un cambiamento necessario ed utile. Vogliamo mettere a disposizione - proseguono Fava e Navarra - dei siciliani e di tutte le forze che sostengono questo progetto le nostre competenze e la nostra passione».

Avete capito bene? Si dice senza mezzi termini che l'alleanza siciliana cha va da MDP a PRC e PCI, passando per Sinistra Italiana, verdi e civatiani, è apripista di quella che verrà fatta in vista delle elezioni nazionali.

Quindi:

«La prima uscita da candidato governatore in Sicilia per Claudio Fava sarà giovedì prossimo: il vice presidente dell'Antimafia sarà a Messina e a Capo d'Orlando (Me) per una iniziativa di Art.1-Mdp, alla quale è prevista anche la partecipazione di Massimo D'Alema. Il 10 settembre, poi, Fava sarà ufficialmente investito della candidatura nel corso dell'assemblea regionale dei partiti della sinistra; il luogo non è ancora stato deciso».

Come si dice... Non si muove foglia che D'Alema non voglia.

Add comment

Submit