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carmilla

In Africa si va

di Alessandra Daniele

Il conte Gentiloni ha chiuso l’anno e il mandato con l’invio d’un contingente della Folgore in Africa.

Buon 1882.

Per la gioia dell’amico Macron, e naturalmente dell’ENI, ai parà in Niger seguiranno specialisti del Genio, addestratori, esperti delle forze speciali.

Il loro compito ufficiale sarà “contrastare il traffico di migranti”.

Ammazziamoli a casa loro. È così che il conte è risalito nei sondaggi.

Il sobrio, banale Gentiloni: non era difficile prevedere il suo avvento dopo Renzi.

Lo schema ormai è consolidato.

Dopo la Quaresima tornerà il Carnevale, per questo Berlusconi e Di Maio sperano, e si preparano a passare tutta la campagna elettorale promettendo soldi facili a tutti come un casinò online.

Il PD ha invece già definitivamente bruciato il suo Cazzaro.

La Commissione banche è stata un’idea sua.

Lo chiamano Capitan Boomerang.

Meteor Renzi s’è schiantato, e il PD non ne ha ancora pronto un altro, quindi spera di prolungare artificialmente la vita del governo Gentiloni-Minniti oltre le elezioni, come già fece con il governo Monti nel 2013.

Mattarella ha paragonato i ragazzi che diventeranno maggiorenni quest’anno alla generazione del 1899, che fu spedita a morire nella Prima Guerra Mondiale.

Ha fatto uno spoiler involontario?

Il previously però era incompleto: quando ha parlato del “più lungo periodo di pace del nostro paese e dell’Europa”, Mattarella ha dimenticato che la Jugoslavia era in Europa. E che l’Italia l’ha bombardata.

Come ha dimenticato tutte le guerre neocoloniali alle quali l’Europa – Italia compresa – ha partecipato in questi 70 anni.

Era concentrato sul suo parallelo contro l’astensionismo giovanile.

In effetti, l’unico sistema per convincere i diciottenni a partecipare alla tragica farsa che è diventata la democrazia italiana è la coscrizione obbligatoria sotto minaccia di fucilazione.

Carnevale o Quaresima, la facciata cambia ma la sostanza rimane la stessa: neoliberismo, neocolonialismo, abolizione dei diritti sociali, mercificazione e sfruttamento delle risorse umane.

È sempre l’agenda Monti.

Sono le regole del Mercato, anzi del Supermercato.

È là il nostro futuro, ci passeremo il Natale, il Capodanno, il Ferragosto, ci toccherà persino partorirci. Vivere e morire al Supermarket.

Non come clienti però, e neanche come commessi. Noi siamo la merce in vendita.

Nel Supermercato degli schiavi.

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