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rinascita

Momento Polanyi contro momento Tsipras

di Carlo Formenti

Da un’intervista dell’agit-prop liberista Federico Fubini all’ex Presidente del Consiglio (nonché consulente di Goldman Sachs) Mario Monti, apprendiamo che in Europa chiamano Tsipras moment “la fase in cui un populista accetta di cambiare strada per salvare il proprio Paese” (traduzione: accetta di calare le brache per salvare il proprio potere).

La definizione è interessante e, non a caso, fa il verso al termine momento Polanyi con cui gli storici dell’economia hanno battezzato la svolta che a metà Novecento, sotto la spinta della Grande Crisi e della minaccia sovietica, i Paesi occidentali hanno intrapreso adottando politiche economiche keynesiane.

Polanyi analizza quel passaggio mettendo in luce la follia delle politiche liberiste che – fra fine Ottocento e inizio Novecento – avevano condotto il capitalismo sull’orlo del baratro fino quasi al suicidio in quanto distruggevano le stesse radici biologiche e sociali del suo potere. Gli economisti critici dell’ordoliberalismo usano oggi il termine momento Polanyi per il ripresentarsi di condizioni analoghe.

Battezzando momento Tsipras la rinuncia di governi, partiti e movimenti a perseguire politiche anti austerity e anti UE con cui si erano inizialmente caratterizzati, l’eurocrazia di Bruxelles rivela il suo terrore nei confronti del momento Polanyi e la speranza di poterlo esorcizzare.

Nell’intervista Monti dice però che quello che l’Italia sta oggi attraversando è un momento Salvini-Di Maio più che un momento Tsipras, in quanto prevede che il governo gialloverde non cederà di schianto, come Tsipras, ma rinculerà lentamente, ma più interessante è la sua analisi in merito al rafforzamento dell’egemonia di Salvini associato a tale ritirata, nel senso che Salvini mette a frutto sia l’appoggio di quegli strati padronali che non vogliono andare allo scontro frontale con l’Europa, sia il consenso raccolto con le sue politiche securitarie.

Come si vede, gli amici della base dell’M5S preoccupati per la debolezza di Di Maio trovano qui ulteriore materia di riflessione…

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