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Addio a concorsi e contratti stabili. La sanità polverizzata da Brunetta

di Redazione Contropiano

La notizia è stata scoperta da un sito specializzato (AssoCareNews), perché ormai l’informazione ufficiale (quella che pretende di essere l’unica “attendibile e certificata”) preferisce lasciare nell’ombra la tempesta sociale preparata dal governo Draghi.

In sintesi:

Il Ministro Brunetta ha presentato nei giorni scorsi davanti al Senato il DL 80/2021, con cui si appresta a fare una “piccola grande rivoluzione” nel mondo del lavoro pubblico.

Per quanto riguarda per il reclutamento di professionisti iscritti ad albi (come Infermieri, Medici e Professioni Sanitarie), le pubbliche amministrazioni potranno ricorrere più facilmente a tipologie di contratto quali:

  • Contratto di lavoro subordinato a tempo determinato;
  • Conferimento di incarichi di collaborazione con contratto di lavoro autonomo.

Si ufficializza dunque il precariato in un settore strategico devastato per 30 anni con i tagli di spesa e i regali alla sanità privata.

E ogni operatore sanitario si chiederà a questo punto come si fa a gestire un ospedale o un pronto soccorso con gente che oggi c’è, domani chissà…

Per essere assunti i professionisti dovranno iscriversi in un apposito elenco digitale sul Portale del reclutamento del Dipartimento della funzione pubblica.

Il rinnovo dei contratti è legato mani e piedi al raggiungimento degli obiettivi valutato annualmente. In caso di mancato raggiungimento vi è l’impossibilità di rinnovo per legge. Dunque, interi ospedali e singoli reparti potranno restare all’improvviso svuotati di personale e dunque impossibilitati ad operare.

Non male come insegnamento della pandemia, no? O forse, semplicemente, Brunetta non ci capisce niente e si affida agli “spiriti animali” degli imprenditori della sanità privata, che lo riempiono di “buoni consigli”…

La durata massima dei contratti sarà comunque di 3 anni + 2 rinnovabili.

Per quanto riguarda gli incarichi di collaborazione, il conferimento avverrà con procedure “più accurate e maggiormente comparative di quelle previste fino a ora”.

Si va quindi verso un addio ai concorsi. Secondo quanto si legge, la selezione avverrà prima di tutto scremando fra i curricula e con modalità di comparazione dei profili avvalendosi anche di test digitali, forse anche a distanza. Un bell’algoritmo e via, fatta la selezione, il paziente si faccia il rito scaramantico che preferisce, alla faccia del giuramento di Ippocrate e del dettato costituzionale.

Se qualcuno pensava che il governo Draghi avrebbe investito di più nella sanità, visto il disastro certificato dalla pandemia, è bene che se ne faccia una ragione: il Recovery Plan approvato dall’Unione Europea non prevede spese sociali considerate “inutili”.

Dovete morire prima, questa la parola d’ordine lanciata – non da ora – da Bruxelles e Francoforte.

Comments

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Emma
Thursday, 15 July 2021 21:24
Di una gravità inaudita. Il ministro agisce indisturbato, complici il governo del Dragone, la vittoria dell'Italia, la querelle vaccini sì, vaccini no, varianti del cilindro del prestigiatore, le vacanze, il caldo, il pass e le corna che hanno in testa.
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