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Sachertorte

di Gianluca Sorrentino

In questi ultimi giorni abbiamo assistito alla solita “infodemia” generata a seguito della scelta del governo austriaco di introdurre restrizioni ai soli cittadini non vaccinati, decisione che ha prodotto una fibrillazione nel panorama politico europeo ed italiano. In questa ultima settimana abbiamo assistito al “concerto” di molti presidenti di regione e di alcuni esponenti politici sulla impellente richiesta di introdurre misure restrittive anche da noi sul modello austriaco. Richieste gelate dallo stesso governo: il Ministro degli affari regionali, Mariastella Gelmini ha infatti dichiarato che l’attuale esecutivo non intende applicare misure simili, in virtù del consistente tasso di vaccinati. (1)

Per comprendere meglio quale sia effettivamente la misura introdotta dal governo austriaco del cancelliere Schallenberg va analizzato brevemente il quadro epidemiologico e vaccinale.

Negli ultimi trenta giorni in Austria si è registrato un aumento dei nuovi casi per Covid-19, con un picco, al 16 novembre, di 16.717 contagi giornalieri, e un incremento maggiore nella fascia “5-14” anni.

A fronte di questa curva in crescita, il tasso dei decessi resta comunque relativamente basso, constatando, al contempo, un aumento delle occupazioni dei reparti di terapia intensiva per Covid, che ad oggi risultano comunque sotto la soglia critica, fissata al 33% della disponibilità totale dei posti. (2)

Per quanto concerne la campagna vaccinale, invece, l’adesione ha subito una spinta rispetto al mese di settembre e ottobre, con il 74,57 % (20 novembre) della popolazione vaccinabile con entrambe le dosi ricevute e il 78,76% con una sola dose. (3)

Al fine di aumentare maggiormente le adesioni per la campagna vaccinale e cercare di contenere i contagi, il governo austriaco ha, pertanto, deciso di introdurre le restrizioni per la popolazione “non vaccinata”. Una misura fortemente criticata dalle opposizioni politiche, definendola di “apartheid”. (4)

Le linee guida del Ministero federale degli affari sociali, della salute e della tutela dei consumatori (l’equivalente del nostro Ministero della Salute), inerenti alle restrizioni per i non vaccinati, si riferiscono, in special modo, ad alcuni aspetti della vita sociale. Riprendendo i dettami pubblicati dal sito istituzionale, è possibile leggere quanto segue:

“Per le persone che non sono state vaccinate o guarite (nessun certificato di vaccinazione valido, nessuna infezione da corona è sopravvissuta negli ultimi 180 giorni) si applicano restrizioni di uscita, cioè un blocco. Sono autorizzati a lasciare la loro casa solo in casi eccezionali:

• Prevenzione in caso di pericolo immediato per la vita, l’incolumità fisica e la proprietà

• Cura e assistenza alle persone bisognose di sostegno, nonché esercizio dei diritti familiari e adempimento degli obblighi familiari

• Coprire i bisogni di base necessari della vita quotidiana

• Per incontrare i singoli “caregiver”

• Sanità

• Bisogni religiosi di base

• Cura degli animali

• Lavoro e formazione

• Recupero fisico e mentale

• Nomine ufficiali o giudiziarie non rinviabili

• Partecipazione alle elezioni previste dalla legge e utilizzo degli strumenti di democrazia diretta previsti dalla legge

• Sono escluse le persone che non possono essere vaccinate a causa di una malattia, i bambini sotto i 12 anni di età e le donne incinte.

Le persone che sono state vaccinate una volta possono testarsi gratuitamente con un test PCR fino al 6 dicembre.

Per entrare in ambienti chiusi è necessaria una mascherina FFP2. ” (5)

In Austria il confinamento per i “non vaccinati” appare, quindi, come una restrizione temporanea alle attività sociali non essenziali, che esclude il lavoro, la scuola, le università e altre attività quotidiane, tra cui quelle che rientrano per il “benessere fisico e mentale”. Bisogna anche tenere presente che i test PCR e antigeni sono distribuiti gratuitamente, su tutto il territorio austriaco, in un’ottica di strategia per il tracciamento e il conseguente isolamento dei soggetti positivi e che per tutte le attività lavorative, salvo quelle che non prevedono contatto con il pubblico, non è richiesta nessuna certificazione. Una strategia, quella del tracciamento, poco recepita in Italia. (6)

Ma le restrizioni possono condurre anche a spiacevoli inconvenienti e reazioni non razionali, insinuando un clima fortemente dispotico, come denunciato dal giornalista austriaco Michael Ziesmann che, in una recente intervista ad Huffpost, ha affermato; “La Polizia controlla tutti e se non si collabora mostrando il Green Pass gli agenti possono arrestarti”. […] “Potrà succedere in ogni momento. Non importa dove o quando. Ogni cittadino austriaco deve aspettarsi di essere controllato dalla polizia”. […]“A Innsbruck ieri ho visto un’atmosfera distopica. Tutti guardavano tutti come un nemico e si chiedevano tra di loro: ‘sei vaccinato?’. Ziesmann racconta che lo stesso clima divisivo nasce anche tra vicini di casa. ”Succede spesso che guardino attraverso le finestre se coloro che vivono accanto sono usciti e a quel punto chiamano la Polizia”.[…] (7)

A distanza di quasi due anni, il contesto europeo, con le sue frammentazioni, non riesce a trovare il punto di equilibrio necessario per il ritorno ad una piena normalità, anzi, genera lesioni profonde all’interno del tessuto sociale che possono degenerare, alimentando tensioni pericolose per la tenuta democratica della società civile. Come dichiarato l’alto funzionario del Ministero della Salute austriaco, Katharina Reich, in una recente intervista trasmessa dall’emittente televisiva ORF, ha dichiarato; “Non è una pandemia dei non vaccinati, ma siamo arrivati a una fase che riguarda tutti noi” (ref. 8 ).

Misure che, in realtà, non sono tardate ad arrivare giacché il governo austriaco ha esteso le misure di contenimento per tutti i cittadini a partire dal 22 novembre.

PS A seguito della gentile segnalazione di Michele Davanzo (che ringrazio) riporto i dati corretti al 26/11; 69,91% della popolazione vaccinabile ha ricevuto entrambe le dosi, il 74,16% della popolazione vaccinabile una sola dose. Il 17,7% ha ricevuto il richiamo per la terza dose.


Note
1)https://www.ansa.it/…/gelmini-il-green-pass-resta-12…
(2) Fonte AGES (Agenzia per la sicurezza alimentare austriaca)
AGES Dashboard COVID19 – Situazione attuale
(3) Fonte Ministero federale degli affari sociali, della salute e della tutela dei consumatori Impfdashboard – Corona-Schutzimpfung in Österreich (gesundheitsministerium.gv.at)
(4) Österreich: Ungeimpfte müssen in den Lockdown | tagesschau.de
(5) Coronavirus Einschränkungen und öffentliches Leben – Stadt Wien
(6) Die häufigsten Fragen zu den Teststraßen – Infos zum Coronavirus – Stadt Wien
(7) https://www.huffingtonpost.it/…/non-possiamo-comprarci… ( ref 8 ) Reich will nächtliche Ausgangsbeschränkung auch für Geimpfte – Corona & Politik – derStandard.at › Inland

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