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gocciaagoccia

Covid e scienza

di Sara Gandini

Invito sia i sostenitori delle forzature, come Green pass e obblighi vaccinali, e chi spinge con i ricatti verso la vaccinazione di massa dei bambini sani, ma anche chi è convinto che i vaccini non servano a nulla... ad ascoltare John Ioannidis*, uno dei più grandi epidemiologi al mondo.

Il grande insegnamento che traggo da scienzati così seri e preparati è l'importanza di comunicare senza pretendere di dare verità assolute, mantenendo umiltà e onestà intellettuale. Questo per me è fondamentale per non cadere nelle narrazioni estreme delle varie fazioni in gioco.

Quando si fanno scelte in termini di salute pubblica è fondamentale fare sempre una onesta valutazione dei rischi e benefici di ogni scelta sulla popolazione nel suo complesso, basandosi sulle evidenze epidemiologiche presenti e mettendosi nella disposizione d'animo di poter cambiare idea. Questa possibilità è la base del metodo scientifico, per cui gli scienziati non possono sentirsi in guerra. È infatti fondamentale comunicare le incertezze che tutt'ora abbiamo su tante tematiche e non nascondere la fallibilità della scienza.

Per esempio io a maggio 2020 ero molto incerta sui rischi che riguardavano i bambini e le scuole, e quando ho cominciato a scrivere su questi temi ero molto preoccupata su quali fossero le evidenze scientifiche più affidabili, su quanto potesse essere detto con forza o meno. Infatti ero stata a favore della chiusura delle scuole, ma poi le evidenze scientifiche sulle scuole sono cresciute. Soprattutto per prendere posizione ha contato anche tenere conto della fatica emotiva dei giovani, e affidarmi al sapere delle madri, così come ritrovare altri studi epidemiologici, sempre più solidi con il passare del tempo, che parlavano anche del disagio psicologico nei giovani, dato dalla mancanza di socialità e della scuola.

Allo stesso tempo ho cambiato idea sui vaccini. Ero convinta che sarebbero stati molto più efficaci anche rispetto ai contagi e fosse giusto a gennaio 2021 partire con la vaccinazione degli ospedalieri. Ora non ho più quella convinzione. Sicuramente riducono la probabilità anche dei contagi ma meno rispetto a quello che pensavo, rispetto a quello che speravo. Questo non mi fa dire però che, per annullare i contagi, dovremmo puntare sugli screening a tappeto a tutti, indipendentemente dai sintomi. Perché le evidenze scientifiche rispetto alla malattia grave sono solide (anche se ovviamente non garantiscono l'immortalità...) e anche grazie ai vaccini il contagio non vuol dire malattia.

Ioannidis spiega bene come questa postura che mira a "tenere la complessità", che parte dalle evidenze ma implica la possibilità di cambiare posizione, sia fondamentale in ambito scientifico e quindi non possa portare a fare scelte drammatiche come minacciare le persone di perdere il lavoro o rinunciare alla scuola.

Anche perché ricattare la popolazione con misure che non hanno nulla di "gentile" può avere effetti che peggiorano la situazione ad ogni livello.

È infatti sempre più chiaro che siamo in una sindemia e le differenze economiche e sociali incidono anche sulle misure di contenimento e sulla malattia. Le persone che appartengono alle classi sociali più in difficoltà sono quelle che si ammalano di più anche per altre patologie, sono quelle meno curate, quelle che perderanno più facilmente il lavoro, che non andranno più a scuola...

Per questo puntare solo sul vaccino o comunque su soluzioni biomediche è sbagliato. È poco utile sapere se un farmaco funziona meglio di un altro se non ci sono medici e infermieri negli ospedali, manca personale nelle usca, manca la medicina territoriale...

Bisogna quindi capire dove investire e su cosa puntare, valutando i rischi e benefici di ogni scelta, tenendo presente la complessità della società, sapendo che nessuna scelta garantisce il rischio zero ma che anzi inseguire questa logica porta a comportamenti speculari entrambi estremi e pericolosi.

La logica pericolosa della ricerca del rischio zero è infatti alla base sia della chiusura delle scuole per un solo caso positivo, come accade tuttora, ma anche di chi sostiene che non conosciamo i pericoli dei vaccini a lungo termine e quindi non possiamo fidarci.

È vero che non conosciamo gli effetti collaterali a lungo termine dei vaccini ma nemmeno quelli del covid-19. Tuttavia a distanza di due anni abbiamo fatto tanti studi che hanno mostrato che i giovani si ammalano significativamente meno (anche se possono ammalarsi pure loro!), che le scuole sono uno dei luoghi di minore contagio (anche se i cluster possono accadere!), e anche che il bilancio rischi/benefici dei vaccini varia con l'età. I vaccini sono altamente efficaci rispetto alla malattia grave che colpisce principalmente gli adulti, in particolare gli anziani e le persone con fragilità. E questo va comunicato con forza ma senza ricatti che rendono le persone sospettose e creano contrapposizioni e schieramenti insensati.

Inoltre bisogna ricordare che non siamo in un'isola e se anche vacciniamo con tripla, quarta... dose il 100% della popolazione italiana altre varianti arriveranno da altri paesi. E si continuerà a morire di covid e di altre patologie.

Non si può quindi rimettere tutto di nuovo in discussione ad ogni variante e non fare tesoro dell'esperienza passata e delle evidenze scientifiche acquisite. Perché se si continua così gli scienziati perdono credibilità e si spacca il patto di fiducia tra cittadini, istituzioni e scienzati.

Non si può continuare a governare il paese con la logica della emergenza e della paura.

A due anni dalla pandemia non è più accettabile.

Il mio augurio percil 2022 è quindi quello di allontantarci da una politica autoritaria e paternalista.

Non si muore solo di covid-19, non si soffre solo di covid-19.

Cominciamo ad allargare il quadro e rimettiamo al centro le persone, le relazioni e i corpi. La salute non è solo rischio di contagio ma si nutre di amicizia e vicinanza.


*https://m.youtube.com/watch?v=YvEOwKUyur0&feature=youtu.be

Comments

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ndr60
Sunday, 02 January 2022 12:30
Cara Sig.ra Gandini, ormai dovrebbe essere evidente che le decisioni del governo dei Migliori hanno pochissimo a che fare con la Medicina. E' solo l'ultimo esempio di shock economy, ovvero come implementare (e far accettare) alla popolazione delle misure che altrimenti non avrebbe mai accettato. Trattasi del Green pass, poi Super green pass, poi Ultra green pass platinum, ecc., ovvero il credito sociale di tipo cinese. Tramite il quale i popoli della UE saranno spinti "gentilmente" a fare ciò che vorranno di volta in volta Lorsignori per far fronte alle emergenze (vere o presunte tali). E per i recalcitranti, l'esclusione dalla vita sociale, sospensione dello stipendio, ecc., tutto rigorosamente nel rispetto della Legge, ça va sans dire.
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ndr60
Sunday, 02 January 2022 12:29
Cara Sig.ra Gandini, ormai dovrebbe essere evidente che le decisioni del governo dei Migliori hanno pochissimo a che fare con la Medicina. E' solo l'ultimo esempio di shock economy, ovvero come implementare (e far accettare) alla popolazione delle misure che altrimenti non avrebbe mai accettato. Trattasi del Green pass, poi Super green pass, poi Ultra green pass platinum, ecc., ovvero il credito sociale di tipo cinese. Tramite il quale i popoli della UE saranno spinti "gentilmente" a fare ciò che vorranno di volta in volta Lorsignori per far fronte alle emergenze (vere o presunte tali). E per i recalcitranti, l'esclusione dalla vita sociale, sospensione dello stipendio, ecc., tutto rigorosamente nel rispetto della Legge, ça va sans dire.
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