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Il prossimo virus

di Enzo Pennetta

Bill Gates ci avverte: il prossimo virus sarà più letale. Un identikit.

Non perde occasione per dirlo, attenzione al prossimo virus perché sarà più letale oltre che più contagioso e manco a dirlo, inevitabile.

Bill Gates ha rilasciato un’intervista riportata dal Corriere della Sera con il titolo: Bill Gates e la profezia sul Covid: «Prepariamoci a virus più letali», in cui afferma:

Rischiamo che una pandemia ancora peggiore del Covid-19 si presenti a breve, e per questo ha invitato i governi mondiali a fare quello che non hanno fatto sette anni fa: prepararsi.

Ma perché dovremmo rischiare una nuova pandemia a distanza così ravvicinata?

Non c’è motivo di pensarlo, le zoonosi con la mutazione di un virus che passa da una specie all’altra sono rare, inoltre come spiegato precedentemente, un virus molto letale uccidendo il corpo su cui viaggia non va molto lontano, tutte le epidemie con queste caratteristiche, come ad esempio Ebola si sono fermate nella zona in cui sono esplose.

Ma proviamo a fare un’ipotesi su un prossimo possibile virus, che potrebbe essere un nuovo coronavirus o altro.

1- Potrebbe trattarsi di una mutazione del Sars Cov 2 ma questa sarebbe un’eventualità improbabile in quanto secondo un percorso evolutivo naturale i virus diventano sempre meno letali anche se più contagiosi come spiegato qui nell’articolo Omicron, la fine (prevista) della pandemia.

2- Potrebbe trattarsi di un nuovo coronavirus ma in questo caso sarebbe statisticamente improbabile, a distanza di pochissimi anni un secondo salto di specie con mutazioni specifiche farebbe legittimamente pensare ad una manipolazione con le ormai note tecniche di gain of function e l’attenzione su questo punto è ormai alta.

Anche dal punto di vista delle cure ormai molti medici hanno imparato che contro i coronavirus si può procedere con terapie precoci limitando i danni anche se queste non dovessero essere riconosciute ufficialmente.

Certamente però una eventualità del genere sarebbe comunque in grado di ridare slancio a provvedimenti restrittivi e allo strumento del Green pass.

3- Potrebbe trattarsi di un virus influenzale particolarmente letale, anche in questo caso sarebbe del tutto ingiustificato un nuovo allarme perché la statistica è contro tale eventualità mentre sono invece noti degli studi effettuati per ottenere artificialmente un incrocio tra l’influenza aviaria H5N1 e quella suina H1N1, al riguardo se ne parlò qui su CS il 4 maggio 2012 Sindrome di “Samarcanda”: creare il virus che si teme.

Ricordiamo che al riguardo il Corriere della Sera titolò : Creato il virus che può uccidere la metà della popolazione mondiale.

Una nuova e letale influenza sarebbe anch’essa molto sospetta ma probabilmente i media aggredirebbero chi lo facesse notare allo stesso modo in cui venne fatto con quelli che fecero notare i servizio su TG Leonardo che nel 2015 parlava di una chimera ottenuta in Cina tra un virus del topo e uno del pipistrello.

Le cure sarebbero quelle tradizionali contro l’influenza ma la mortalità crescerebbe quanto basta a riprendere, confermare e prevedibilmente potenziare, tutti i provvedimenti sociali messi in campo per la Covid 19.

4- Potrebbe essere una febbre emorragica come Ebola o come il Lassa oppure il virus Marburg del quale alcuni casi sono stati segnalati nel corso del 2021 e per il quale l’OMS raccomanda la stessa strategia impiegata per il Sars Cov 2.

Ma i virus emorragici hanno dimostrato di avere una diffusione limitata, l’ultimo grande allarme venne lanciato nel 2014 (ne parlammo qui su CS Ebola: un affare di Stato) paventando un’esplosione esponenziale dei contagi, come riportato su Science, ma come abbiamo visto l’espansione di un virus molto letale che contagia solo per contatto fisico dei sintomatici è fortemente auto limitante e in natura non si verifica.

Anche i virus emorragici sono stati oggetto di attenzione da parte di ricercatori militari e non, l’URSS ne studiò la possibile applicazione come arma dagli anno ’80, un articolo del 2003 pubblicato sull’autorevole BMJ Lassa fever: epidemiology, clinical features, and social consequences, denunciava questo pericolo.

Per una curiosa analogia con il Sars Cov 2 l’epidemia di Ebola del 2014 partì da una città, Kenema, dove era presente un laboratorio che si occupava proprio di lavorare sui virus.

Virus come Ebola potrebbero diventare molto più contagiosi e quindi pericolosi solo se la diffusione passasse da quella per contatto a quella tramite via aerea, questa sarebbe tra l’altro la modifica su cui dovrebbe lavorare un laboratorio militare come dichiarato sempre nel 2014 da fonti russe Ebola can be turned into bioweapon, Russian & UK experts warn

Come vediamo non esiste malattia infettiva il cui agente patogeno non sia stato sottoposto ad esperimenti di ingegnerizzazione, operazioni di grande pericolosità che sfuggono ad un controllo efficace e dei quali i media non si preoccupano.

Queste sono le possibilità per l’insorgere di una nuova e più devastante pandemia, secondo l’allarme lanciato da Gates, il cui verificarsi a breve andrebbe però contro ogni probabilità statistica.

L’allarme che Gates dovrebbe lanciare è quello sul potenziamento dei virus, si dovrebbe chiedere un’inchiesta internazionale e il bando di queste operazioni di manipolazione, se veramente ci fosse a breve una nuova emergenza pandemica le cause andrebbero cercate in qualche laboratorio e non in improbabili incroci tra pipistrelli e pangolini o nei mercati di qualche paese esotico.

Qulle sulle manipolazioni dei virus sono informazioni ampiamente disponibili, ignorare questo problema e insistere su un allarme generico è una scelta.

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