Lettera al Presidente Zelensky
Signor Presidente Volodymyr Zelens'kyj, ormai siamo alla resa dei conti. Per non aver voluto riconoscere l’indipendenza alle due Repubbliche di Donetsk e Lugansk e il possesso della Crimea alla Russia, lei sta per perdere mezza Ucraina. E soprattutto farà perdere alla sua nazione lo sbocco al mare, poiché, dopo aver domato gli ultimi battaglioni nazionalisti e neonazisti rimasti a Mariupol', è evidente che i russi occuperanno anche Odessa, collegando il Donbass con la Transnistria.
Non ci sarà nessuna guerra mondiale – come lei auspica, senza ritegno, sin dall’inizio della guerra –, perché in Europa ne abbiamo già avute due e sappiamo cosa vuol dire.
Se avesse accettato di denazificare il Paese e se avesse rinunciato a chiedere di entrare nella Nato, probabilmente Putin si sarebbe accontentato e avrebbe ritirato le altre richieste.
La Russia infatti ha il terrore dei missili nucleari della Nato e anche di una riedizione del nazismo, contro cui ha perduto la metà di tutti i morti nella seconda guerra mondiale.
Ora che gli ultimi neonazisti del suo Paese stanno per essere sconfitti, la consigliamo di rifugiarsi all’estero.
Faccia un governo in esilio, ma smetta di mandare in rovina il suo Paese e dia la possibilità ai civili, tenuti prigionieri dai neonazisti, di usare i corridoi umanitari.
Lei è già stato fin troppo fortunato a non avere come nemico gli americani, perché questi avrebbero bombardato a tappeto tutte le città, infischiandosene di chi sta sotto le loro bombe “intelligenti”. E di sicuro non le avrebbero permesso di tenere i suoi discorsi nei Parlamenti delle varie nazioni che la sostengono in maniera del tutto irresponsabile.
Pur di non farvi troppo male, i russi han già perso oltre 7.000 militari e quattro generali. Però la pazienza ha un limite. Si preoccupi piuttosto degli ultimi neonazisti che le sono rimasti. Loro si sentiranno traditi dalle promesse, fatte da lei, di una vittoria mirabolante a fianco della Nato. E per questa ragione, potrebbero essere disposti a fare qualunque cosa.
Forse non se ne è accorto, ma non sta girando un film di guerra. Esca dalla bolla e torni alla realtà. Faccia qualcosa di veramente utile all’umanità. Noi italiani ci limiteremo a guardare la serie televisiva “Servant of the people”, con lei come protagonista, sul canale “La7”.
Ma e' cosi difficile capire che si puo' non essere amici di Putin (di nessun impero) e provare schifo per la dirigenza ucraina e per le puntate del format di un tragico comico? Chi e' lei per giudicare?
Per lei la sinistra sinistra e' quella dei fassini e dei margheriti?
E ' un suo diritto aderirvi, ma c' e' anche gente a sinistra vede benissimo chi e' putin, cosa e' la Nato e chi ha partorito e usa gli zelenski e le cricche nazi.
Cosa le da fastidio?
Ritiene la Nato una associazione di anime belle e pure?
Oppure ritiene zelenski un vero eroe con qualche ombra di panana papers e una spruzzatina di amici nazi?
Ma soprattutto ci spieghi come secondo lei si esce da questo conflitto senza che l' ucraina si dichiari sorella gemella dell' austria (neutrale), vale a dire la condizione richiesta reiteratamente dai russi per anni.
Non e' una bella cosa che si impedisca a qualcuno di fare qualcosa, ma lei e' sicuro che la Nato non ci tratterebbe con agente orange in caso l'Italia chiedesse di uscire dalla Nato e di aderire a altra associazione di stati ?
Lei riesce a pensare a cosa accadrebbe?
Spero abbia abbastanza fantasia e non la limitino pensieri trinariciuti. Cordialita'
Le borghesie dei due paesi in guerra sono state costrette a dare le armi ai loro operai. Vedremo alla fine se sapranno e potranno farne buon uso. Sicuramente per gente del vostro stampo, che di tutto parlano tranne delle condizioni in cui si trovano i lavoratori russi e ucraini sottoposti a legge marziale, se si ribelleranno siete già pronti a dire che saranno guidati dalla nato, fate il vostro buon servizio propagandistico per la borghesia russa e anche quella occidentale, come sempre del resto, i sedicenti comunisti, revisionisti, di cui siete i nipoti, se non addirittura gli avanzi storici.
Vede riguardo a cosa ciascuno penserebbe in caso i militi rivoltassero le armi contro chi li comanda qui non credo si sia espresso nessuno. Forse a torto o forse perche' la cosa e' poco probabile. Forse a torto. Questo non vuol dire che sia il caso di mettere nelle teste altrui pensieri non espressi. Non e' solo galateo, ma semplice raziocinio. Se gli altri su una cosa non hanno fatto affermazioni supporre che pensino le cose che ci inventiamo non ci fa fare dei ragionamenti corretti.
Parlo per me, se i militi (non nazi, si spera) rivolgessero le armi contro i generali, applaudirei, su entrambi i fronti.
Subito dopo cercherei di capire se lo hanno datto perche' mossi da pensieri libertari e di sinistra o perche' hanno sostituito semplicemente i capi.
Credo che a seconda dei casi potrei continuare l'applauso o passare a commenti poco simpatici. Veniamo al presente.
A lei sembra realistico aspettarsi che le masse ucraine o russe facciano delle rivoluzioni purchessia?
A me sembra molto probabile che le armi che la Nato elargisce stiano andando in un paese in cui oltre ai nazi sono attive anche mafie e oligatchie che di rivoluzionario non hanno prprio niente. A chi stanno andando le armi? Provi a farsi un' idea, anche fantasiosa o basandosi sulla diffusione di armi a caso in stati destabilizzati per anni. Se non e' chiaro una delle conseguenze piu' assurde di questa guerra potrebbe essere una rivalutazine delle truppe russe. Se la situazione deraglia tra fazioni armate che combattono per briciole di potere (cosa che sembra sia nelle speranze Nato per sfiancare i russi) un esercito regolare per i poveri abitanti jmpauriti puo' essere ancora di salvezza.
Queste sarebbero situazioni viste in altri stati destabilizzati.
Nella situaziobe ucraina stiamo rischiando una terza guerra mondiale (lo zelenski ci ripete che questo e' solo l'inizio ogni giorno) tra due imperi. Lei pensa davvero ci sia spazio per rivolgere le baionette contro i generali?
Le sembra davvero che i lanciamissili i mitra le armi leggere se si scarena la disputa a quel livello saranno dirimenti?
Indipendentemente dalla posizione politica e' urgente trovare una mediazione che metta fine alla escalation. Bisogna essere vivi e in un mondo non contaminato per avere ancora il privilegio della dialettica e anche delle rivoluzioni.