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Il primo mese di guerra narrato da un esperto vero

di Stefano D'Andrea

Fabio Mini si serve, con citazioni, del colonnello della intelligence svizzera Jacques Baud.

L’ESERCITO UCRAINO:  l’esercito ucraino, teoricamente forte di quasi trecentomila uomini, era in uno stato disastroso. “Ad ottobre del 2018 il capo procuratore militare ucraino Anatoly Matios riferì che l’Ucraina aveva perso 2.700 uomini nel Donbass: 891 per malattia, 318 per incidenti stradali, 177 per altri incidenti, 175 per avvelenamento (alcol, droghe), 172 per incauto maneggio delle armi, 101 per violazione delle norme di sicurezza, 228 per omicidio e 615 per suicidio”.

LE MILIZIE PARAMILITARI: “Sono composte principalmente da mercenari stranieri, spesso militanti di estrema destra. Nel 2020, costituiscono il 40% delle forze ucraine e contano circa 102.000 uomini, secondo Reuters. Sono armati, finanziati e addestrati anche da Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada e Francia. Ci sono più di 19 nazionalità – compresa quella svizzera”- osserva amaramente Baud. “La qualifica di ‘nazista’ o ‘neonazista’ data ai paramilitari ucraini è considerata propaganda russa. Forse, ma questa non è l’opinione del Times of Israel , del Simon Wiesenthal Center o del Centro per il Controterrorismo di West Point”.

Tuttavia, la reale natura potrebbe anche essere peggiore: “nel 2014 la rivista Newsweek sembrava associarli di più all’Isis ”. Per queste forze, la nostra stampa ha inventato la categoria dei “nazisti patrioti e perbene” che, proclamata da membri della comunità ebraica, non suona affatto bene (NOTA MIA: su youtube c’è una intervista fatta da una TV nazionale italiana a un italiano che è andato ad addestrare l’esercito ucraino ma si è rifiutato di addestrare le milizie paramilitari, perché erano “bestie” e “neonazisti”: “era troppo”).

L’OFFENSIVA: da un punto di vista operativo, “l’offensiva russa è stata un esempio nel suo genere: in sei giorni, i russi hanno acquisito un territorio grande come il Regno Unito, con una velocità di avanzata superiore a quella che la Wehrmacht aveva raggiunto nel 1940”.

L’ACCERCHIAMENTO: inoltre, “il grosso dell’esercito ucraino è stato schierato nel sud del paese in preparazione di una grande operazione contro il Donbass. Ecco perché le forze russe sono state in grado di circondarle dall’inizio di marzo nel ‘calderone’ tra Slavyansk, Kramatorsk e Severodonetsk, con una spinta da nord-est attraverso Kharkiv e un’altra da sud dalla Crimea. Le truppe delle repubbliche di Donetsk (DPR) e Lugansk (LPR) completano le forze russe con una spinta da est”.

IL PRETESO RALLENTAMENTO: “Il ‘rallentamento’ che i nostri ‘esperti’ attribuiscono alla cattiva logistica è solo la conseguenza di aver raggiunto i loro obiettivi. La Russia non sembra volersi impegnare in un’occupazione dell’intero territorio ucraino. In effetti, sembra che la Russia stia cercando di limitare la sua avanzata al confine linguistico del paese”.

LA “RESISTENZA”: i nostri media divulgano un’immagine romantica della resistenza popolare. È questa immagine che ha portato l’Unione Europea a finanziare la distribuzione di armi alla popolazione civile. “Questo è un atto criminale. In qualità di capo della dottrina del mantenimento della pace all’ONU, ho lavorato sulla questione della protezione dei civili. Abbiamo scoperto che la violenza contro i civili ha avuto luogo in contesti molto specifici. In particolare, quando c’è abbondanza di armi e nessuna struttura di comando”. In città come Kharkiv, Mariupol e Odessa, la difesa è effettuata da milizie paramilitari. Non hanno né struttura né scrupoli e “sanno che l’obiettivo della ‘denazificazione’ è rivolto principalmente a loro”.

IL BOMBARDAMENTO DEL REPARTO DI OSTETRICIA: con la questione del bombardamento del reparto ostetricia dell’ospedale di Mariupol “sembra che gli ucraini abbiano riprodotto l’episodio della maternità di Kuwait City del 1990, che fu totalmente inscenato da Hill & Knowlton per 10,7 milioni di dollari per convincere il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a intervenire in Iraq per l’operazione Desert Shield / Storm”. In sostanza, quello che fanno gli ucraini e i russi oggi, l’hanno imparato da noi. Invece di esserne fieri ce ne dovremmo vergognare.

LA PRETESA MANCANZA DI RIFORNIMENTI DELL’ESERCITO RUSSO: i russi non sono ancora passati alla difensiva “che è la prima cosa che farebbero se fossero veramente preoccupati per i rifornimenti”, ha detto Kusti Salm, segretario permanente al ministero della difesa estone. “Forse la più grande vulnerabilità tattica dell’Ucraina è la sua Joint Forces Operation (JFO), dove la maggior parte delle risorse militari dell’Ucraina sono schierate ad ovest di Donetsk e Luhansk. La Russia sta cercando di accerchiare le truppe ucraine, tagliandole fuori da Kiev e attirandole in un aperto combattimento ad armi combinate che gioca a favore della superiorità dei suoi gruppi di battaglia. Schiacciare le forze ucraine in questo modo sarebbe una vittoria tanto quanto catturare Kyiv”.

LA DURATA DELLA GUERRA: “Pochi credono che la lotta in Ucraina finirà presto. Anche nelle migliori ipotesi, questa sarà una guerra con molte pause operative”, ha detto Kaushal del Rusi (autorevole think tank inglese ) . “Una guerra fatta di scatti e partenze che probabilmente si trascinerà per molto tempo”. Considerato il volume di affari che la guerra alimenta, non è soltanto una profezia, ma un auspicio di molti.

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È chiaro ora che milioni di cittadini italiani e centinaia di politici inetti sono trogloditizzati da “esperti” da strapazzo, pennivendoli, e pochi politici “veri” al servizio degli Stati Uniti?

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