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sollevazione2

Bancarotta col botto

di Carlo De’ Coppolati*

Mentre la guerra economica, giocata con le armi, massacra l'inerme popolo ucraino, il resto d'Europa, Italia in testa, s'incammina verso una bancarotta senza precedenti... altro che condizionatori

L’Occidente si piegherà a pagare in rubli il gas e il petrolio della Russia?

Ho letto risposte e commenti da rimanere storditi.

Non uno che ci capisca una ceppa e che faccia un discorso logico.

Chi dice che ci guadagneremo. Chi dice che fra poco compreremo tutto il gas che ci serve dall’Algeria e quindi il problema non si pone. Chi dice che è un capriccio di Putin che non serve a niente. Un po’ di tutto (o di niente).

Per aver lavorato molti anni nel settore della trivellazione di pozzi di petrolio e gas e per diversi anni nel settore della compravendita di petrolio e gas (Blue Green Holding SA, in Italia presente come Tamoil) vi do un paio di informazioni.

Per le compagnie italiane non farà gran differenza pagare in una valuta piuttosto che in un’altra. Bisognerà però procurarsi quella valuta e lo si può fare praticamente solo comprando rubli dalla Banca Centrale Russa, non si trova un miliardo di euro al giorno in rubli all’angolo della strada. E si comprano rubli pagando in euro o dollari. In questo modo succede che il pagamento delle forniture va direttamente alla Stato russo senza transitare dalle compagnie petrolifere russe come la Gasprom. Si bypassano le sanzioni in pratica. Un miliardo di euro al giorno direttamente nelle casse russe e subito spendibili.

Inoltre la fame di rubli sul mercato rafforzerà la valuta russa annullando o diminuendo di molto gli effetti di svalutazione sulla moneta procurati dalle sanzioni.

Si crea un principio nuovo. Non solo euro o dollari per le transazioni internazionali ma anche rubli che saranno accettati in pagamento anche da aziende europee sapendo che sono facilmente rivendibili.

Non ci sono possibilità di approvvigionamento di gas o petrolio da altri fornitori in tempi brevi. Per portare il gas in Italia ci vogliono i tubi che NON CI SONO e quelli che ci sono, erogano già quasi alla massima portata. Per fare un altro gasdotto ci vogliono accordi internazionali e diversi anni. Per comprare il gas americano liquefatto e trasportarlo per nave ci vogliono le navi e i rigassificatori CHE NON ABBIAMO. Ovvero ne abbiamo 2 o 3, per soddisfare il fabbisogno ne servirebbero 30 o 40 e costano un sacco di soldi (circa 50 miliardi di investimenti) e ci vogliono anni per costruirli oltre al fatto che il gas americano èmolto più costoso di quello russo essendo caricato anche dei costi di trasporto, di liquefazione e di rigassificazione.

Fra l’altro ieri Biden ha detto che può darci fino a 15 miliardi di gas liquefatto. All’Europa ne servono 155 miliardi. Se ricominciamo a trivellare in adriatico possiamo tirare fuori (fra qualche anno) forse 5 o 6 miliardi di metri cubi annui. Ne servono 30, si attenua un poco il problema ma non si risolve. Per il petrolio nessuno dei grandi produttori ha accettato di aumentare la prduzione per sopperire al petrolio russo. L’Arabia Saudita nemmeno ha voluto parlare con gli Americani e si è detta neutrale e non applica sanzioni alla Russia. Il Venezuela si è schierato apertamente con la Russia. Idem gli Emirati Arabi. Idem l’IRAN.

Molti Paesi sono stanchi delle ingerenze USA in casa loro. L’IRAN non ne può più. In Venezuela per Maduro l’unico americano buono è un americano morto. Gli “amici” sauditi hanno ricevuto un po’ di sgarbi dagli americani e il giovane principe se chiama Biden nemmeno alza il telefono. Gli Emirati Arabi hanno troppi interessi russi sul loro territorio per inimicarsi Putin.

Chi ci darà il petrolio? Tanto petrolio….. Babbo Natale? Il nucleare? 10 anni. La green energy? 10–15 anni e costi stratosferici e comunque non è una soluzione definitiva e reale, Gli americani? Non possono sostenere il fabbisogno europeo. Producono tanto ma hanno anche un fabbisogno interno enorme e 330 milioni di abitanti e da soli non sono assolutamente in grado di soddisfare le richieste europee.

Il 60% del petrolio che consuma l’Europa è russo. E’ un oceano di petrolio che alimenta quasi mezzo miliardo di auto e camion. Ed è inoltre facilmente vendibile ad altri acquirenti come l’India per esempio che ne ha una fame spropositata e ha 3 volte gli abitanti di tutta l’Europa.

E il prezzo sta continuando a salire: il petrolio a 115 dollari (il Brent addirittura 121), il prezzo del gas a 295 euro il megavattora, il 23 febbraio era a 88 euro. Se pensavamo di impoverire i russi con le sanzioni mi pare che abbiamo sbagliato strategia. Li stiamo arricchendo spaventosamente. Il rublo ègià tornato “potabile”, dal picco di 156 rublo per un dollaro siamo già a circa 106 e ancora il “run” al rublo non è cominciato. Figurarsi. Gli abbiamo fatto il solletico. Svalutato la moneta del 20% e aumentato le loro entrate del 100%.

In definitiva non c’è alternativa credibile al momento. Fra 5 anni forse. Non fra 5 mesi. La scelta è fra il metterci d’accordo con i russi e conservare un minimo di rapporti commerciali, anche obtorto collo, oppure prendere una sberla economica apocalittica. Chiuderebbe metà delle fabbriche energivore del Paese. Ci sarebbero milioni e milioni di disoccupati. La Germania si è già espressa chiaramente: facciamo quello che volete, qualsiasi sanzione, ma lasciate stare petrolio e gas. Idem la Francia che è certo più indipendente di noi ma ha problemi identici.Più chiaro di così…

Ma lasciando stare petrolio e gas e pagando in rubli, le sanzioni è come se non ci fossero per la Russia. Fanno male solo a chi le applica. E il pagamento in rubli non è che dovremmo “piegarci” a farlo. O lo facciamo o chiudono i rubinetti. I russi possono risolvere i loro problemi di vendita in tempi ragionevoli, soprattutto il petrolio.

Noi andiamo verso la bancarotta con il botto. Sacrificando qualche pedone i russi stanno vincendo una partita di livello mondiale che cambierà gli equilibri economici del mondo. E se non si chiama scacco al Re questo (speriamo non sia un matto), non so come chiamarlo.

E in Italia c’è gente che canta vittoria e a scacchi nemmeno sa giocare.

Spero di essere stato utile e di aver chiarito le idee a tutti.


* Laureato in materie economiche e in Relazioni Internazionali, esperto di Contrattualistica Internazionale

Comments

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Enza
Wednesday, 27 April 2022 16:49
Un articolo molto utile. Brava Sinistra in rete che lo ha reperito e pubblicato.
Credo che in questo momento abbiamo fortemente bisogno di meno opinioni e di più informazioni sui fatti che incidono e potranno incidere pesantemente sulle nostre vite.
Ancora non abbiamo toccato il fondo, ma l'abisso è a un passo. E solo noi e da noi, possiamo evitarlo. Questo è chiaro.





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Franco Trondoli
Wednesday, 27 April 2022 17:50
Gentile Enza, l'informazione informa i fatti, e non sui fatti; diceva il buon Carmelo Bene, e credo che avesse ragione.
Con Stima
Cordiali saluti
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Elisabetta Moretti
Wednesday, 27 April 2022 15:26
"...recitano una stantia farsa che nel giro appunto di pochi mesi prenderà a sberle e a calci nel fondoschiena coloro che si presenteranno per essere rieletti." Speriamo vivamente che sia così, anche se i media nazionali fanno di tutto per 'orientare' su un unico pensiero le menti di chi li segue!
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Maurizio
Wednesday, 27 April 2022 12:15
Il livello del cosiddetto occidente è quello rappresentato il "Don't Look Up": saremo gli unici a subire il Grande Reset ed il resto del pianeta passeggerà sopra le nostre macerie rimembrando quanto eravamo presuntuosi ed imbecilli.
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Alfred*
Wednesday, 27 April 2022 12:54
Il problema e' che se le ceneri sono radioattive nessuno gioira' e ricordera' quanto eravamo presuntuosi, imbecilli e anche peggio.
Chi sopravvive (se qualcuno sopravvive) potra' stramaledirci tutti i giorni, ma non fara' una bella vita.
Se succede che ci suicidiamo con il nucleare spero solo di capitare nel centro di una esplosione e evaporare tra i prjmi. Immagino quelli che andranno nei rifugi (classi dirigenti in primis) a fare la vita dei topi e riemergere in un mondo di solitudine e distruzione. Forse alcuni anche contenti di esserne causa. Una cosa che vorrei evitare di vedere. Fatemi scendere o meglio... lottiamo per evitare che succeda, almeno ci avremo provato
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Franco Trondoli
Wednesday, 27 April 2022 12:03
Da quando è nato Marx ad adesso il Capitalismo è diventato un "Sistema" Mondiale. Credo che bisognerebbe prenderne atto. Le condizioni di vita delle popolazioni sottomesse devono venire progressivamente livellate. Gli oggetti dei conflitti sono, appunto, le condizioni del livellamento e la conquista delle materie prime. Le competizioni e i relativi scontri sono tra i vari gruppi dominanti su Scala Mondiale. Tutto il "resto", compreso il consenso, viene "usato" come merce senza nessuna possibilità di decidere nulla. Il risultato di tutto questo è la "guerra" in tutte le sue varianti. Lapalissiano. Ma sembra che, anche da "prima" del Capitalismo, il genere umano si comporti in questo modo. Le questioni sono, purtroppo per noi, più complicate di quello che normalmente si pensa.
Cordiali Saluti
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Alfred*
Wednesday, 27 April 2022 12:14
Ciao,
Sono d'accordo, la tendenza generale esiste, ma a noi e' dato vivere in casi particolari, di cui siamo variabili +/- attive o esistenti/ectoplasmatiche. Pur contemplando dinamiche generali e' nel nostro particolare luogo e tempo che dobbiamo meditare e agire.
purtroppo l' ansia per eventuali sviluppi nucleari mi sta divorando e ho ripreso a commentare.
Saluti
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Franco Trondoli
Wednesday, 27 April 2022 12:57
Ciao,
Ho esattamente le Tue stesse ansie. Per quanto riguarda me sono irrisolvibili.
Dovremmo avere le capacità mentali di "liberarci" dall'ossessione "dell'Io".
D'altronde è dalla fine della 2°guerra mondiale che gli Europei Occidentali sono messi direttamente alla prova psichica e materiale di possibili duri cambiamenti di condizioni di vita. Guerra compresa naturalmente. Per quello che credo di essere un "piccolo borghese", mi permetto di dire, con vaghe simpatie "aristocratiche e dandy" che vorrebbe vivere in pace e tranquillità con tutti. Ma la vita non è così..
Grazie
In Bocca al Lupo
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Franco Trondoli
Thursday, 28 April 2022 07:13
Per liberarci "dall'ossessione dell'Io" intendo il fatto di accettare serenamente quello che ci accade..
Grazie
Cordiali saluti
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Alfred*
Wednesday, 27 April 2022 09:43
Sinceramente mi aspettavo che la nostra confindustria e le equivalenti europee (a parte polacchi e pochi altri) impacchettassero l'Ucraina e la vendessero alla Russia in cambio di materie prime. Sarebbe nell interesse economico non solo dei nostri riscaldamenti casalinghi, ma soprattutto delle loro industrie (che poi sono anche i nostri posti di lavoro malpagati).
Apparentemente non sembra che i nostri industriali abbiano uno spiccato spirito di sopravvivenza anche se molti tra loro non hanno interessi con la produzione di armi o beni che si vendono bene in caso di guerra. Quindi si sono rassegnati a chiudere bottega e fallire? e' una domanda che mi pongo da quando e' iniziata questa deriva.
hanno vinto la guerra di classe nei confronti di noi lavoratori, cosa li spaventa o cosa si aspettano in cambio del seguire la politica suicida della Nato a trazione uk-usa?
L'unica voce liberale che si oppone (per motivi pacifisti, sembra) e' il prof Orsini che chiede di uscire dalla Nato in caso che il conflitto si estenda e preme per una Italia mediatrice tra le parti.
Il suo e' uno dei pochi e sensati attacchi a draghi diffusi sui media.
L' industria che da una guerra di questo tipo ha tutto da perdere trovera' il coraggio di schierarsi?
Si, dovrei preoccuparmi dello schieramento della nostra classe che presto sara' alla fame, al freddo e anche armata di moschetto e scarpe di cartone sul fronte russo, again.
Se pero' riusciamo a farci anche un'idea di come butta in casa dell'imprenditoria, la cosa non guasta
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renato
Wednesday, 27 April 2022 09:00
Molto chiaro, logico , da stampare e mettere alle fermate dei bus e metropolitane , treni ecc . D'altronde forse l'unica associazione politico economica che osa alzare il dito e lancia qualche debole segnale è proprio Confindustria. Tutti gli altri al potere democratico e libero inossidabile, o non sanno nulla di tutto cio' , ma dubito, o fanno finta di niente e recitano una stantia farsa che nel giro appunto di pochi mesi prenderà a sberle e a calci nel fondoschiena coloro che si presenteranno per essere rieletti. Purtroppo tutto ciò che viene deciso di strategico, non nasce nei parlamenti nazionali e nemmeno a Bruxelles , ma in quell'edificio a forma di pentagono , di la dal mare. Li siamo in buone mani da oltre 70 anni. Oggi piu' che mai , lo si vede dai fatti della guerra in ucraina dal 2014 in avanti, per non parlare delle figuracce e delle amiche bombe in iraq e in afganistan(non citando le altre decine di guerre iniziate o finanziate dai pentagonisti con le loro depandance nato...). Ricordo ancora, per cronaca recente: tutti quelli che si erano espressi per un cambio dal petrodollaro ad altro sono rimasti stecchiti in poche settimane o mesi, si chiamavano Gheddafi e Sadam Hussein. Come diceva mia nonna , non buttare mai via le maglie e le calze vecchie , possono arrivare degli inverni lunghi , oltre all'inferno della vita quotidiana.
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