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fattoquotidiano

Guerra in Ucraina, l’Europa stacchi la spina prima che sia troppo tardi

di Paolo Ferrero

A leggere i giornali mainstream a proposito della guerra in Ucraina c’è da rimanere stupiti. Infatti il messaggio che viene dato è che la Russia, che ha colpevolmente iniziato la guerra, è in crisi nera, che l’esercito si sta sfaldando, che in Russia c’è una rivolta contro il reclutamento e che i raid delle controffensive ucraine fanno danni enormi. Il tutto per non parlare di Putin che sta messo da far paura tra follia, tumori e non so che altro.

Il quadro che ci viene presentato è che grazie ai miliardi di armi che l’Occidente sta fornendo al governo ucraino, questo sta vincendo la guerra e addirittura ci sarebbe la discussione tra i “buonisti” che vogliono permettere a Putin di salvare la faccia e i “realisti” che invece vogliono andare fino in fondo… Insomma, i buoni vincono e i cattivi stanno perdendo, la guerra e la faccia.

Guardando ai fatti la realtà appare un po’ diversa.

A Mariupol cos’era rimasto del battaglione Azov, che dopo aver dovuto rinunciare agli scudi umani della popolazione civile si è arreso ed è stato preso in consegna dalle forze armate russe?

Che la resa venga presentata come una “evacuazione” non fa altro che rendere più evidenti le frottole che vengono raccontate.

Il punto non è però solo Mariupol – che permette ai russi di unire il Donbass con la Crimea – ma anche nel resto del Donbass mi pare che la Russia stia continuando a consolidare le sue posizioni. In altri termini a me non pare che sul piano militare la situazione sia così terribile per i russi e così luminosa per l’esercito e le milizie ucraine. Mi pare che nel disastro umanitario della guerra ci sia un bel po’ di propaganda degna di miglior causa.

A questo punto però sorge una domanda: perché i governanti e i media dei paesi Nato sono così impegnati a raccontare una cosa non vera? Prima o poi la verità verrà a galla… Si capisce Zelensky: ha impostato tutta la sua azione sull’idea che la guerra si può vincere e a tal fine invece di scegliere la strada della trattativa ha scelto la strada della legge marziale, con la coscrizione obbligatoria e la messa fuori legge dei partiti di opposizione. Si trova quindi con centinaia di migliaia di uomini sotto le armi da motivare nella scelta di rischiare quotidianamente la propria vita. Non dev’essere così semplice se anche i nazisti del battaglione Azov sono passati dal “boia chi molla” alla sacrosanta resa per aver salva la vita.

Si capisce meno l’Occidente. Dopo aver provato con la fornitura di armi potrebbe prendere atto che questa strategia non funziona e che questa non determina la vittoria ma semplicemente la prosecuzione del conflitto, delle sofferenze e delle distruzioni. Se l’obiettivo dichiarato – la vittoria al fine di fare una pace giusta che garantisca il territorio ucraino – fosse vero, si tratterebbe di prendere atto del problema. Se la Nato fa finta di nulla, è evidentemente perché l’obiettivo è un altro. L’obiettivo non è vincere, in primo luogo perché gli strateghi statunitensi sanno che non è possibile sconfiggere con un po’ di carri armati e di missili anticarro una potenza militare che sta impegnando in Ucraina una piccola parte del suo esercito e che ha 6000 testate nucleari. E’ evidente anche ai bambini che Putin, se venisse anche solo reso vulnerabile sul terreno, avrebbe altri strumenti per reagire.

Il punto non è quindi vincere e liberare l’Ucraina manu militari: questo tutti sanno che è semplicemente impossibile e per questo l’unica alternativa alla trattativa è la guerra atomica… Se non è la vittoria, qual è allora l’obiettivo della Nato? A me pare che ve ne sia solo un altro possibile: la prosecuzione della guerra in Ucraina sine die.

La diffusione di notizie false e ottimiste acquista allora una sua logica: se devo convincere l’opinione pubblica a proseguire all’infinito la guerra devo dosare sapientemente notizie ottimiste sull’andamento della guerra (ci siamo quasi) e dipingere i russi come barbari e Putin come Hitler (con loro non si può trattare). Se l’obiettivo è la prosecuzione della guerra all’infinito per indebolire la Russia – come segnalano gli stanziamenti miliardari degli Usa in armi da usare in Ucraina e l’obiettivo di trasformarla in un Afghanistan europeo – tutto appare drammaticamente più logico.

Questo non ha più nulla a che vedere con la liberazione dell’Ucraina o con la possibilità del suo popolo di vivere in pace, ma solo con la determinazione degli Usa di fare la guerra alla Russia, costi quel che costi. Peccato che la guerra perpetua non coincida con gli interessi né del popolo ucraino né dei popoli europei, che da questa guerra hanno tutto da perdere.

Che Zelensky abbia deciso di mettere il suo paese e il suo popolo a disposizione degli Usa per fare la guerra è tanto folle quanto evidente. Sarebbe bene allora che l’Europa staccasse la spina prima che sia troppo tardi e che l’Italia – che in Europa è tra coloro che ha più da perdere – la spina la staccasse subito. Cosa aspettano i partiti che criticano l’invio di armi a far valere il proprio peso parlamentare? Se la Lega e i 5Stelle invece di fare solo chiacchiere sommassero i loro voti alle forze che in Parlamento – da ManifestA ad Alternativa – si sono opposte alla guerra, sarebbero maggioranza e potrebbero risolvere la partita in un minuto.

Il gruppo di ManifestA oggi presenta una mozione che chiede esplicitamente al governo di smettere di alimentare la guerra con nuove armi: visto che avete i numeri, approvatela!

Comments

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AlsOb
Sunday, 22 May 2022 06:51
La retorica dello stupore è un poco bolsa e stiracchiata, dato che fin dall'inizio si sa che il governo e presidente ukraini sono fantocci obbligati a seguire una agenda esterna e che la popolazione ukraina è considerata e usata come mera carne da cannone in una auspicata prolungata guerra contro la Russia. (In linea con il normale fatto che nel sistema capitalistico e neoliberale gli individui e le classi sociali inferiori detengono un valore solo nella misura in cui forniscono plusvalore alla classe dominante, altrimenti sono scarti).
Se si vuole un pizzico di stupore potrebbe sorgere negli ingenui davanti alla velocità supersonica con la quale una pletora di sedicenti democratici e antifascisti si è convertita (in accordo con l'esperimento del manganello e olio di ricino per imporre le terapie geniche anti virus) alla degenerata propaganda di stampo fascista e alla irresponsabile dichiarazione di guerra contro la Russia e i russi e contro l'interesse nazionale, fino a arrivare alla quasi piena riabilitazione dei nazisti, in quanto utili pretoriani del neoliberalismo. Ci manca poco che riescano pure a convertire il 25 aprile nella ricorrenza della riabilitazione del fascismo e nazismo, per la loro esclusiva prerogativa di fari, per le masse sottomesse, del capitalismo neoliberale e imperialismo monetario e finanziario.

Il Pci italiano venne definitivamente catturato dalla classe dominante negli anni 70, le sue successive evoluzioni nominalistiche e divisioni sono state in pratica soprattutto funzionali al progetto da un lato di garantirsi i voti degli strati sociali inferiori e dall'altro di portare avanti un programma neoliberale e di internazionalismo terzomondista, (che include una riduzione della sanità pubblica e del reddito per i più).
Quando gran parte degli elettori scontenti hanno maturato il sentimento di disillusione nei confronti di una sinistra doppiogiochista il voto di disagio e protesta è andato in modo numericamente rilevante a un movimento, il cui marketing politico e elettorale si è basato sulla antipolitica e sull'insulto al parlamento (e pure all'intelligenza). Anche in questo caso (da manuale) non dovrebbe generare sorpresa il fatto che gli astuti novelli salvatori della patria, nonostante il massiccio ricambio democratico di rappresentanza parlamentare, abbiano inteso la loro missione soprattutto come difesa di interessi personali e che dal punto di vista ideologico e intellettuale non potessero andare molto oltre l'opportunismo e moralismo piccoloborghese. Saldati con il Pd definiscono in modo incontrastatabile decisioni e politiche governative.


Infine e per quanto osservato, se sono comprensibili, specie in uno spazio in cui sono state annichilite l'ideologia e la rappresentanza di sinistra, atteggiamenti sentimentalistici di sconforto e rivolta anti neoliberale, occorre essere cauti nel farsi dominare dall'immaginazione escatologica di spontaneismi miracolosi e nel concedersi agli slogan e denigrazione del parlamento.
Se infatti è improbabile pensare a un parlamento, inserito nell'intelaiatura del potere borghese, che dia origine a una rivoluzione comunista anticapitalista, è tuttavia nel parlamento e nelle maggioranze che ivi si formano, che al momento avvengono le battaglie centrali e i compromessi mediati per la definizione e applicazione delle scelte politiche e economiche. Il fascismo neoliberale da fine anni settanta avanza come un rullo compressore perché con la cattura della sinistra partitica la classe dominante non ha praticamente avuto opposizione in parlamento, fatte poche eccezioni. (E non che a livello sociale e di spontaneismo sia andata meglio, specie da una prospettiva di sinistra).
Purtroppo l'assenza di una effettiva e intelligente ideologia di sinistra e suoi esponenti, in grado di veicolare i contenuti di una visione alternativa che faccia presa e si strutturi in termini di proposta politica e rappresentanza classista credibile limita le opzioni e possibilità di incidere.
Al momento il problema è meno il parlamento e più l'assenza di ideologia adeguata: e questo in un contesto in cui le decisioni della classe dominante conducono a un disastro economico e sociale la grande maggioranza della popolazione.
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Fabio Rontini
Sunday, 22 May 2022 07:21
Ssì... mi trovo perfettamente d'accordo sulla ricostruzione storica, la natura piccolo borghese dei movimenti populisti, l'assenza di ideologia come primo problema ecc... però, sempre riguardo al movimento 5 stelle (a cui non aderisco e da cui mi tengo lontano) c'è qualcosa che mi sfugge.

Ricordo perfettamente che quando mattarella avanzò la candidatura di draghi al consiglio, grillo disse "fedeli a conte, non a draghi" e sembrava che il loro appoggio a draghi fosse fuori discussione... poi draghi telefonò a grillo (o almeno così scrisserò i giornali) e questi, dalla sera alla mattina, svoltò di 180° le proprie posizioni, con punte assolutamente ridicole e grottesche di adulazione ("è uno dei nostri, è più grillino di me..."), e forzando all'inverosimile la contrarietà della base e non solo di quella (l'episodio della votazione pilotata sulla piattaforma rousseau fu veramente incredibile).

Insomma, lì, in quel frangente, successe qualcosa, che non ho mai capito fino in fondo cosa, e da allora ho sempre avuto l'impressione che il movimento si trovi costretto ad accettare controvoglia una linea politica suicida, e non si capisce (o io non capisco) bene per quale motivo. L'attaccamento alla poltrona, probabilmente, spiega molto; ma non tutto!
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Alfred*
Sunday, 22 May 2022 08:10
Grazie per avere ricordato che:
"draghi telefonò a grillo (o almeno così scrisserò i giornali) e questi, dalla sera alla mattina, svoltò di 180° le proprie posizioni "
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marku
Saturday, 21 May 2022 22:39
a me invece fa specie
che il sig. Ferrero Paolo
creda ancora al parlamento ed alle forze parlamentari

Caro Ferrero
siamo pienamente nel terzo millennio
e lei crede ancora alla demokrazia parlamentare?
Forse perchè ne è stato parte integrante?

addirittura dovremo sperare che la lega dei merdosi
o i pezzenti a 5 strati di ex indignati anti casta
facciano opposizione?
facciano cadere il governo?
rinuncino alle loro miserabili prebende e privilegi?

suvvia sig.Ferrero se ne capaciti
a mio giudizio
il parlamento
ed i parlamentari
sono il vecchio che si perpetua
l'antitesi di ogni e qualunque aspirazione
di giustizia sociale

https://www.youtube.com/watch?v=2LWsAws78sc


CHE VIVA ROBESPIERRE
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Alfred*
Saturday, 21 May 2022 23:00
Marku, grazie
Sarei d' accordo, ma contro la guerra e contro l' armiamoci e partite sono disposto anche a chiedere a lega e 5s (li detesto ampiamente entrambi) di fare il loro lavoro in parlamento.
Non per noi, ma per loro di loro medesimi.
Tutti devono e hanno il diritto di temere e sentirsi minacciati dalle guerre. Le prebende e prerogative parlamentari non li rendono meno vulnerabili alle armi ....che stanno consegnando a vari gruppi di presunti ucraini che oggi o domani ... potrebbero usarle anche con fantasia ..
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marku
Sunday, 22 May 2022 08:08
contestualizzo se può interessare a qualcuno

il mio post era rivolto di pancia al sig. Ferrero già ministro con il governo Prodi e se non vado errando con l'effimero prc al 5%

la sinistra maledetta del si alla missione in afghanistan

ancora oggi a ripresentarci e rappresentarci una triste e misera battaglia parlamentare quale riscossa delle masse avversole ingiustizie universali


forse ho sbagliato
un potente vaffanculo era più esaustivo

i governi borghesi come ben sappiamo cadono
quando le contraddizioni interne al sistema
vanno a tangere gli interessi particolari
delle classi dominanti
siano esse dei potentati economici oligarchici
che di quelli delle varie consorterie politiko/mafiose sistemiche.

Per quanto mi riguarda poi io sono
per lo zapatismo fatto sistema
cioè il contrario della democrazia rappresentativa
un insiemi di microcosmi
dove di giorno lavorano tutt*
e di sera ,dopo il lavoro,
tutt* anzichè guardare la tv
discutono delle problematiche
comuni sino a che non si trovano
le soluzioni comuni
che tutt*
serenamente fanno proprie

i grandi parlamenti, le burokrazie, i lider ed i i liderismi
sono fuori
dal mio comune sentire

o l'abisso
o la Democrazia diretta assembleare
(l'infantilismo delle genti
quale via maestra al socialismo
state già pensando vero?)

slogan che farei mio suonerebbe più o meno così

abbattere lo stato
costruire le comunità di genti indipendenti

nello stato catatonico della Sinistra Comunista attuale
quale shock inclusivo
mi dedico a scrivere

CHE VIVA ROBESPIERRE
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Alfred*
Saturday, 21 May 2022 21:09
L'Europa sembra in uno stato catatonico.
Chiaramente cosi come da anni non si aggiornavano i piani pandemici (perche' preoccuparsi? Vuoi che tra noi popoli superiori ci siano ancora pandemie? Meglio smantellare anche il ssn, tanto in giro ci sono fin troppi centenari ... sono osservazioni ironiche ..non scaldatevi.)
i governi europei hanno anche pensato che allargare la Nato a est (nonostante le promesse fatte dopo la dissoluzione urss) fosse una scampagnata innocua. Vuoi mai che i russi reagiscano? Non hanno certo le zanne degli Usa che se gli piazzi qualcosa a Cuba minaccia sfracelli nucleari. I russi (e alcuni eminenti italiani non si risparmiano nel dirlo) sono in primo luogo poveri (difetto della scuola che non insegna piu la geografia fisica e politica o ignoranza professa?) poi beoni e sicuramente tontoloni. Quindi, come dice Barbero in un recente incontro con liceali, si puo' anche credere che la Nato aveva delicate e buone intenzioni. Piu difficile e' capire, come mai a fronte delle rimostranze russe nelle sedi internazionali non si rendessero conto che l' avanzare avrebbe avuto delle conseguenze (quali conseguenze vuoi che ci siano per gli algidi e superiori occidentali? Chi osa?).
Dico questo perche' oggi sia Nato che europa sembrano rispondere a problemi che non avevano valutato e con reazioni che danneggiano piu' loro stessi che la Russia.
Solo oggi si valutano le interdipendenze e si capisce che noi non possiamo vivere senza il gas e altre materie prime (fertilizzanti e molto altro) e che anche gli Usa importano il 20% del loro uranio trattato dalla Russia e un altro 20% da alleati dei russi.
Per non parlare della morte per fame che si prospetta nel cosidetto terzo mondo perche' noi siamo convinti che comunque vada con il grano russo e ucraino bloccati, noi mangeremo... mi chiedo se su questo punto esista un piano ... di aprovigionamento o se andremo a rubare nei granai dell'india e di altri stati, magari armati ..
Non so se ci stiamo rendendo conto che stati produttori stanno bloccando le merci (per garantire stabilita'interna), ma noi continuiamo a essere convinti di poter comprare quello che gli altri non vogliono vendere?
Non penso che i governanti Nato siano rettiliani penso che una guerra per interposta Ucraina fa molto schifo ed e' inunana, ma soprattutto che chi l'ha forzata e la sponsorizza e' totalmente inetto e non ha piani ne' di breve ne' di lungo periodo e forse e' anche incapace di formularli.
Quindi si, invitiamo i partiti a votare contro questa deriva, ma muoviamo anche i nostri culi da sedia e tastiera, perche' trovare governanti meno stupidi e incapaci di uno come mario e simili non e' cosa difficile. Ognuno di noi conosce qualcuno capace di buon senso e un minimo di calcolo/ razionalita' con un pizzico di umanita' e scaltrezza.
Saluti
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renato
Saturday, 21 May 2022 16:14
Il grosso della questione è : esiste ancora una catena del valore e della sua risproduzione europea,o oramai, vista l'interconnessione globalista, dipendiamo come stati nazione capitalistici dal comando del valore americano? Se esiste ancora un minimo spazio di trattativa tra questi settori di influenza , allora saranno , in parole povere i padroni europei a convincere quelli del pentagono/casa pocobianca, a smetterla e a trovare un accordo. Altrimenti la guerra proseguirà , con la conseguente recessione che piegherà per un bel po di anni i proletari e i loro datori di lavoro. Per quanto riguarda le probabilità che siano le forze parlamentari , compresa la lega e i 5 stelle a mettere la prima parola fine su questa sporca guerra totale, siamo a livello estrememamente basso. Credo sia piu' facile, da parte di berlusconi e della sua mezza truppa , interferire e forse deviare o sospendere le politiche del Draghismo, ma piu' per motivi elettorali che di vera voglia ed etica politica alternativa al dramma della borghesia a cui stiamo assistendo per l'ennesima voglia. (dei nostri drammi è meglio non approfondire...). Vedremo poi , gli appelli e le chiamate a lottare a sinistra (forse riunita) quanto peseranno. Io da 35 anni , non mi faccio piu' illusioni. Siamo dentro ad un vero disastro e sarà difficile convincere e vincere. Per ora possiamo tentare di alzare la voce in tutte le occasioni che si presentano. Quando si sente parlare di tramonto dell'occidente, non si pensa mai alle estreme conseguenze. Bene si stanno affacciando , in tutta la loro nuda brutalità.
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Fabio Rontini
Saturday, 21 May 2022 16:00
Già perchè i 5 Stelle sostengono il governo Draghi?
Per lo stesso motivo per cui l'hanno sostenuto fino ad ora, e cioè per lo stesso motivo per cui hanno permesso che nascesse, e cioè... non si sa, ma così è.
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Enza
Sunday, 22 May 2022 15:48
Rischio di essere banale e scontata ma lo dico : i 5 Stelle sostengono il governo Draghi ma potrebbe essere anche il governo Vattelapesca, pur di completare la legislatura e assicurarsi cinque anni di " posto" ben remunerato e altri vantaggi/ privilegi non specificati.
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Fabio Rontini
Sunday, 22 May 2022 17:46
Come ho già scritto in un altro commento a questo articolo, l'attaccamento alla poltrona spiega solo il motivo per cui i singoli parlamentari 5s continuano a seguire singolarmente le decisioni dei propri capipartito, nell'appoggio al governo (tra l'altro neanche di tutti, perchè molti, da allora, sono usciti dai 5s, per confluire in altre formazioni).

Ma non spiega perchè Beppe Grillo, che non è esattamente un poveraccio, e non è neanche parlamentare, decise improvvisamente di sostenere il nuovo governo in formazione, dopo una telefonata di Draghi, contraddicendo la propria precedente direttiva del giorno prima ("fedeli a Conte, non a Draghi"), contrariando la maggior parte della propria base e provocando una spaccatura con altri dirigenti (es.Casaleggio) che si è protratta per mesi.

Una decisione giustificata in modo ridicolo ("Draghi è uno di noi, è più grillino di me") e, soprattutto, suicida (la perdita di consenso del m5s, da allora, è rilevantissima).

Mi sorprende di non essermi mai imbattuto in una spiegazione convincente, anche ipotetica, di quella decisione.
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ndr60
Thursday, 26 May 2022 11:19
Che il M5S sia un tipico esempio di canalizzazione del dissenso (o, come si usa dire oggi, di gate-keeping) è evidente, e del resto è stato lo stesso Grillo a rivendicarlo.
Però un voltafaccia così repentino è stato talmente smaccato da far sospettare qualcos'altro: ho il sospetto che c'entri qualcosa col caso del figlio e del processo per stupro.
Come nelle migliori tradizioni, in politica più sei importante più devi essere ricattabile.
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Enza
Monday, 23 May 2022 10:02
Non ho la risposta esatta, ma ci arrivo. A parte i grillini all'assalto della Mesa Verde, potremmo concludere con "i soliti accordi" tra lo scaltro capo e il Draghi, che poi attengono ad incalcolabili miserie umane ( Pirandello ne I vecchi e i giovani).
Mi ricordo che qualche anno fa un mio amico commentando il successo dei pentastellati, disse che il movimento era stato un capolavoro del mondialismo, attento ad una colonia quale è l'Italia solo per le sue dépendance logistico-militari.
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Aniello Galasso
Sunday, 22 May 2022 22:48
beppe grillo se si colgono alcuni particolari ( tipo
quando si fa ritrarre con un occhio coperto ) ha svolto sempre il ruolo di galoppino delle elite ed
i 5stelle idem pronti ad approfittare del vuoto politico di destra e sinistra ( che quando ci sono
lavori sporchi da fare tipo precipitare il paese
in una gestione sanitaria criminale e economicamente dolosa ) defilate ma pronte
ad inserirsi all'occorrenza ( vedi amnesie politiche
e autogol clamorosi dei 5stelle chiaramente voluti)
per quanto riguarda salvini e la meloni anche loro
assoggettati alle elite non faranno mai nulla che
non gli venga ordinato come la maggioranza
del parlamento ( tutto !?) , draghi e i ministri
da chi sono stati messi ? Da dove arrivano ?
Quale è la loro carriera li ci sono le risposte .
Quindi mi viene da pensare che il conflitto
in corso ( o quello che è ovviamente non in
termini di vite perse e danni vari ) abbia la
stessa matrice di cui sopra .
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Fabio Rontini
Monday, 23 May 2022 11:25
Bene, grazie per le delucidazioni
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