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linterferenza

Le ragioni di una scelta

di Fabrizio Marchi

L’imperativo categorico alle prossime elezioni del 25 settembre è NON votare per i due schieramenti di centrosinistra (PD più cespugli e cespuglietti, Calenda, Renzi, Bonino, Fratoianni) e di centrodestra (Meloni, Salvini, Berlusconi).

Si tratta di due coalizioni falsamente contrapposte ma in realtà del tutto organiche all’attuale sistema capitalista, neoliberista e imperialista. Si differenziano – per ragioni meramente strumentali ed elettoralistiche – solo nel modo di interpretare l’ideologia politicamente corretta e neoliberale dominante, alla quale in realtà aderiscono in toto.

Il compito che queste forze sono chiamate ad assolvere, infatti, è proprio quello di tenere in piedi la finzione di una falsa dialettica all’interno di un sistema “neo-liberale” (e per questo in realtà illiberale, lo abbiamo visto in azione durante la gestione della crisi pandemica…) e sostanzialmente da tempo non più democratico. Infatti, i vecchi partiti di massa che con tutte le loro contraddizioni, rappresentavano bisogni e interessi sociali contrapposti che si confrontavano e si scontravano in una autentica dialettica politica, non esistono più.

Quelli attuali sono soltanto delle consorterie di (pessimi) professionisti della politica (con la p minuscola) chiamati ad amministrare ciò che resta della cosa pubblica per conto terzi, cioè per conto del vero padrone del vapore, il grande capitale multi-transnazionale (finanziario e non solo) e i suoi apparati amministrativi, militari e mediatici. Le Costituzioni democratiche scaturite dalla lotta contro il nazifascismo sono state completamente disattese e svuotate, la politica è stata ridotta al rango di ancella del mercato, del capitale e della “tecnica”, il nuovo orizzonte del dominio capitalista della cosiddetta “post modernità”.

Tutto ciò si traduce in una sostanziale e anche formale subordinazione di questi due schieramenti alla NATO e alle sue politiche (e guerre) imperialiste e neocolonialiste, alla volontà di potenza degli USA che sono determinati a mantenere, costi quel che costi, la loro egemonia sul mondo, alle politiche neoliberiste dell’UE che hanno mandato in soffitta le Costituzioni democratiche per portare un attacco senza precedenti nella storia contemporanea al mondo del lavoro, allo stato sociale e ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.

Il lavoro che abbiamo di fronte è durissimo e va ben oltre la prossima scadenza elettorale. Si tratta infatti di gettare le basi per la costruzione di una nuova e moderna forza Socialista, popolare, di classe e di massa, in grado di interpretare correttamente la realtà, di rappresentare tutti i ceti sociali subalterni, di comprendere (per poter al meglio combatterle) le nuove contraddizioni che l’attuale forma di dominio sociale ha creato ad arte (autoctoni contro immigrati, donne contro uomini, giovani contro anziani, “si vax” contro “no vax”, lavoratori privati contro lavoratori pubblici, lavoratori autonomi e parasubordinati contro lavoratori dipendenti) al fine di dividere e mettere le persone le une contro le altre.

A tal fine, ho scelto in questa fase di proseguire il percorso avviato nell’ottobre dello scorso anno quando scelsi di candidarmi, come indipendente, alle elezioni amministrative di Roma, con il Partito Comunista guidato da Marco Rizzo. Questo partito ha svolto un ruolo fondamentale nella costruzione della coalizione “Italia sovrana e popolare” che ha deciso di candidarmi alla Camera nel Collegio uninominale Lazio 2 Circoscrizione U03 (Latina e provincia).

Italia Sovrana e Popolare è la sola formazione politica al momento non inquinata dall’ideologia neoliberale e politicamente corretta e che non si pone problemi di sorta nel candidare tra le sue file un critico radicale della suddetta ideologia, come il sottoscritto. E’ quella che con nettezza ha assunto una posizione dichiaratamente contraria alle sanzioni nei confronti della Russia, al sostegno e alla fornitura di armi e denari al regime nazi-liberista di Kiev, che si oppone alle guerre imperialiste degli USA e della NATO, alle politiche neoliberiste antipopolari, antisociali e anticostituzionali dell’UE, che rivendica la sovranità costituzionale e democratica, la difesa della Costituzione italiana come baluardo contro il neoliberismo e le politiche guerrafondaie, la fuoriuscita dell’Italia dalla NATO e dall’Unione Europea (di fatto un satellite degli Stati Uniti), al fine della costruzione di un mondo multipolare non dominato dalla superpotenza USA.

Come ripeto, il lavoro più duro e complesso comincerà proprio dopo le elezioni, ma intanto abbiamo questa scadenza da affrontare. La forte affermazione di una forza democratica, costituzionale, antiliberista e antimperialista (“antisistema”, come viene mediaticamente definita), con una importante presenza comunista al suo interno, può favorire il processo di costruzione di quella grande forza Socialista di cui c’è urgente necessità.

Comments

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Fabrizio Marchi
Sunday, 04 September 2022 16:17
Vorrei chiarire, tanto per evitare equivoci e rispondere a quelli che pensano che le ragioni di una candidatura consistano nella speranza di essere eletti.
NON ho NESSUNA possibilità di essere eletto, intanto perchè ben difficilmente ISP raggiungerà la soglia del 3%, e poi perchè sono candidato soltanto in un collegio uninominale, peraltro impossibile come quello di Latina. Per una lista minore la possibilità remota di essere eletti c'è soltanto nel momento in cui si è candidati anche e soprattutto nel famoso "listino", cioè nel proporzionale, o plurinominale, come si chiama. La possibilità, dunque, che il sottoscritto venga eletto è pari allo 0 (zero).
Le ragioni per cui ho scelto di accettare la candidatura che mi è stata proposta sono quindi di natura squisitamente politica. ISP è l'unica lista (escludendo ovviamente a priori il centrodestra...) che non sia completamente imbevuta di ideologia politicamente corretta, neoliberale e femminista. Il sottoscritto, come alcuni sanno in questo pregevole sito, è un radicale critico della suddetta ideologia, avendoci scritto anche un libro (mi permetto qui di segnalare alcune recensioni): http://www.linterferenza.info/interferenza/contromano-critica-dellideologia-politicamente-corretta-2/
Ho tentato di portare avanti le mie posizioni in altri ambienti e formazioni della sinistra cosiddetta antagonista ma sono stato ignorato, quando andava bene, censurato quando andava meno bene, insultato e bollato con le solite sciocchezze che vengono ripetute a chi si discosta dalle solite scontate liturgie, quando andava male.
Il PC di Marco Rizzo, e anche i compagni di Risorgimento Socialista (che però hanno fatto la scelta di tornare all'ovile di Potere al Popolo, formazione intrisa di ideologia politically correct e femminista) sono gli unici che mi "hanno dato udienza", che mi hanno dato diritto di parola, che hanno accettato di relazionarsi dialetticamente con il sottoscritto e che in una gran parte dei casi si trovano anche d'accordo con le tesi da me sostenute.
Essendomi già candidato alle scorse elezioni comunali di Roma, come indipendente, con il PC di Rizzo, ho ritenuto utile (politicamente parlando) proseguire questo percorso per avere degli spazi ove diffondere le mie idee senza essere censurato, silenziato o scomunicato con idiozie come reazionario, maschilista, misogino, criptofascista, negazionista, maschietto frustrato ecc. ecc. ecc.
Queste sono le (modeste) ragioni che mi hanno spinto ad accettare la propsota di candidatura.
Mi auguro che dopo questa ennesima tornata elettorale (molto probabilmente destinata ad essere l'ennesima debacle per le forze cosiddette "antisistema"), si possa finalmente aprire una riflessione a tutto campo fuori da tutte le liturgie, i dogmatismi, gli steccati ideologici e le varie messe cantate che caratterizzano la risacca di questa sinistra che di realmente antagonista ormai non ha più nulla se non i proclami e le dichiarazioni di intenti.
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marku
Saturday, 03 September 2022 21:49
e io rido a crepapelle

...ma come ridi
la sinistra
perde e prende colpi e tu ridi
non riesce ad unirsi e tu ridi
nella società civile
esistono una miriade di sinistre
sparse come atolli in mari tutti diversi
e non comunicanti
e tu ridi

e certo che rido

rido perchè voglio vedere
marco rizzo famoso acchiappapoltrone
e una pletora di entristi ambidestri
dove vogliono arrivare


L'elezione all'Europarlamento
Nel 2004 viene eletto deputato del Parlamento europeo nella circoscrizione Nord-Ovest, ricevendo oltre 10 000 preferenze[7]. Il PdCI aveva dato indicazione di voto per eleggere europarlamentari Armando Cossutta e Iacopo Venier, ma le preferenze li videro piazzarsi: Cossutta secondo nel Nord-Ovest, e Venier terzo nel Centro. Rizzo non rinunciò al seggio guadagnato a favore del Presidente del partito, cosa che fece Diliberto rinunciando a favore del secondo, Umberto Guidoni[8]. Rizzo si dimette quindi dalla Camera e si iscrive al gruppo parlamentare della Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica.

https://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Rizzo

benchè Antonio La Trippa
non mi dispiaccia affatto

vota e fai votare
ROBESPIERRE
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Michele Castaldo
Saturday, 03 September 2022 07:54
Vota Antonio La Trippa
Diciamoci una volta tanto la verità: ma perchè insistere tanto su candidarsi a tutti i costi inventando volta per volta un nome diverso nella speranza di essere votati a rappresentare cosa? chiedo in modo particolare a certe persone che si definiscono di sinistra? Non è il caso di fare il processo alle intenzioni, anche se molto spesso ci si azzecca. Non si tratta di essere astensionisti e ancor meno di principio, solo di guardare in faccia - una volta tanto - la realtà e leggerla per quella che è: disarmante, confusa, caotica senza orrore di se stessa, per dirla con Ettore Pretolini nel personaggio di Gastone.
Cosa si andrebbe a fare nel Parlamento (parola composta da parla-mento, mentire nel parlare), nelle migliori intenzioni di qualcuno? A ululare alla luna? A fare “battaglia politica” al cospetto di chi? Ma veramente si pensa che sono le parole e i pensieri a smuovere le masse? Non c’è niente che si muove in questa stasi mefitica dunque cosa si andrebbe a rappresentare se non il fetore ammorbante di uno scoraggiamento generalizzato in ogni dove?
A meno di non aver individuato un “personaggio” degno di una causa nobile, come quell’Antonio La Trippa, e allora si, si vota con piena convinzione La Trippa Antonio!
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Moreno
Friday, 02 September 2022 18:37
@Franco Tondoli
perchè scrivi "facendo anche quelli che si credono i più di sinistra"? Questi non sono di sinistra. Italia sovrana e popolare è dichiaratamente né di destra né di sinistra. Anzi, si è formata con personaggi e movimenti che vengono anche dell'estrema destra (o destra sociale) o che hanno spesso e volentieri strizzato l'occhio a temi di estrema destra (o da destra sociale).
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Franco Trondoli
Friday, 02 September 2022 15:08
In generale è in particolare penso che sia un grave errore culturale/politico quello di presentarsi alle elezioni; per che si proclami di sinistra; in pre condizioni così disastrate come in questo periodo Storico.
Vale sia per gli individui/e che per i gruppi.
Nelle migliori delle ipotesi, credere di prendere voti facendo anche quelli che si credono i "più di sinistra" programmi possibili è un errore idealistico che secondo me la dice lunga sulla crisi Storica, Strategica e Concettuale/ Linguistica dei soggetti, individuali e collettivi, che ritengono di dover cambiare lo stato di cose presenti. Se la partecipazione alle elezioni diventa la chiusura del cerchio di una Visione Culturale ovviamente ben più profonda e complessa, vuol dire, secondo me, che quella visione fa acqua da tutte le parti; e la sconfitta è sempre certa. Una eterna coazione a ripetere gli errori che non cambia mai.
Mentre tutto e tutti vengono tritturati dal collasso, questo si progressivo, dell'intera realtà che io chiamo ancora impropriamente società umana.
Cordiali Saluti
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Jure Eler
Friday, 02 September 2022 20:53
"Se la partecipazione alle elezioni diventa la chiusura del cerchio di una Visione Culturale ovviamente ben più profonda e complessa, vuol dire, secondo me, che quella visione fa acqua da tutte le parti".
Condivisibile, a patto di accettare la tua visione della Politica.
A parere mio, sei tu quello che ha preso la cantonata: il fine non è quello di "prendere voti", non siamo al mercato delle vacche. E se non arrivi a capire questo mi spiace per te. L'obiettivo è prendere voti buoni, non voti qualunque. L'obiettivo è la selezione sia di una classe dirigente solida e coerente ed altrettanto di una corrispondente solida e coerente base, per la costruzione di una forza realmente alternativa al sistema vigente. Che non si fa col marketing, come tu sembri considerare il mestiere della politica (in minuscolo). Ragionaci.
Jure
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Franco Trondoli
Friday, 02 September 2022 21:44
No. Ti sbagli, non è come pensi tu.
Con le elezioni non ci si può fare nessuna illusione.
Tanto meno quella di formare una fantomatica "classe dirigente solida e coerente".
Saranno i tumultuosi e drammatici processi sociali indotti dal collasso del modo di produrre e vivere Capitalistico che formeranno semmai una "classe dirigente" all'altezza della situazione. Ma anche questo non è affatto scontato.
Attualmente, nel medio periodo, realisticamente, è più prevedibile il caos generalizzato.
Cordiali Saluti
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Franco Trondoli
Friday, 02 September 2022 17:21
"In generale e in particolare".
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