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cumpanis

Sotto le bandiere altrui

di Felix*

Lettera aperta ai compagni e alle compagne partecipanti alla Manifestazione per la pace, lo scorso 5 novembre a Roma

Sabato 5 novembre si è svolta, a Roma, una Manifestazione, formalmente indetta ” per la Pace “, ma che, come evidenziato fin dalle prime righe dell’ ” Appello politico e programmatico ” di convocazione della stessa, con la ” condanna dell’invasore russo” e il ” riconoscimento della resistenza ucraina “, esprime contenuti equivalenti alla impostazione dell’imperialismo USA ed UE sulla guerra in corso fra la NATO e la Federazione Russa, sul territorio dell’Ucraina e non solo.

Ecco perché diciamo che, le migliaia di persone che hanno partecipato a tale manifestazione, hanno sfilato, ieri, indipendentemente dalla loro coscienza, consapevolezza e volontà, ” sotto le bandiere altrui “, cioè dell’imperialismo USA ed UE che, tramite la NATO, sta conducendo un massiccio attacco contro la libertà, sovranità ed indipendenza nazionale della Federazione Russa.

Le ragioni di ciò, le abbiamo esposte più volte, nei mesi scorsi, partendo dalla retrospettiva degli avvenimenti che hanno portato all’attuale conflitto.

L’imperialismo USA ed UE ha avviato, nel mondo intero, una nuova ” guerra fredda “, che tale non è, contro tutti i popoli e gli Stati che non accettano più l’attuale ordinamento unipolare, mondiale, da essi dominato, e lottano per un nuovo ordinamento multipolare di pace, fondato sulla libertà, sovranità ed indipendenza nazionale ed una prospettiva, condivisa dalla umanità intera, di sviluppo e di benessere economico collettivo.

In tale contesto, rientra il conflitto in Ucraina, che, col colpo di Stato reazionario del 2014, è stata trasformata in un regime nazifascista, che ha messo fuorilegge i comunisti e le altre forze democratiche, vietato l’uso della lingua russa e perseguitato, per otto anni, fino ad oggi, le proprie popolazioni e quelle delle libere Repubbliche Popolari del Donbass, fino al limite dello sterminio di massa totale, come previsto, per il mese di marzo di quest’anno, da un piano operativo d’intervento, dello stato maggiore delle forze armate ucraine, con l’intervento di 33 brigate meccanizzate, per complessivi 150.000 uomini impiegati.

Di fronte a tale realtà, è scattata l’operazione militare speciale della Federazione Russa, a tutela delle popolazioni russofone ucraine perseguitate e del popolo delle Repubbliche Popolari del Donbass, nonché della propria integrità territoriale e della stessa propria sicurezza nazionale, di fronte alla prospettiva, con l’ingresso della Ucraina nella NATO, della collocazione nel territorio di tale Paese, di missili strategici a testata multipla nucleare, con 4 minuti di tempo di raggiungimento della capitale della Federazione Russa, Mosca.

Così stanno le cose, e cioè precisamente all’opposto di quanto indicato dagli organizzatori della Manifestazione di Roma.

E non è sufficiente a dare un segno ” diverso ” ad essa, il fatto che Letta si sia, o sia stato, allontanato durante il percorso.

Fanno fede, a caratterizzare una Manifestazione, i contenuti con cui essa viene convocata, più della buona volontà di chi vi partecipa.

Resta, in tal senso, di estrema attualità il monito di Bertold Brecht ” Alla vostra testa cammina il nemico di classe !!! ”

Se si volesse indire una vera Manifestazione per la pace, dovrebbe avere come obbiettivi di mobilitazione, ” Una Ucraina, libera, sovrana, indipendente e democratica, fuori dalla NATO, come garanzia della pace, per tutti i popoli e gli Stati limitrofi, a partire da quelli della Federazione Russa. ”

I comunisti dovrebbero sentirsi impegnati a convocare una tale Manifestazione.

Per la pace, la libertà ed indipendenza dei popoli e degli Stati, contro l’imperialismo USA ed UE, contro e fuori dalla NATO.


* pseudonimo di un noto dirigente ed intellettuale comunista italiano

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