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L’avventurismo del Parlamento europeo punta all’escalation di guerra

di Sergio Cararo

Più che un documento parlamentare quello votato ieri a Strasburgo somiglia ad una dichiarazione di guerra totale alla Russia.

Il Parlamento europeo ha adottato ieri una risoluzione sulla guerra tra Russia e l’Ucraina. La maggioranza degli eurodeputati ha ritenuto che “gli attacchi intenzionali delle forze armate russe e dei loro alleati contro i cittadini, la distruzione delle infrastrutture civili, e altre gravi violazioni del diritto internazionale e umanitario sono tutti atti di terrore e crimini di guerra”. Per questo, dichiarano la Russia come uno stato sponsor del terrorismo che “utilizza mezzi terroristici”. La risoluzione non legislativa è stata adottata con 494 voti favorevoli, 58 contrari e 44 astensioni.

Il documento era stato proposto dalle componenti della destra del Parlamento europeo ma subito sostenuto da liberali e socialisti.

Di conseguenza tutte le forze della destra al governo in Italia, il PD e quelli di Calenda hanno votato a favore della risoluzione.

Unica eccezione tre europarlamentari del Pd (Pietro Bartolo, Andrea Cozzolino e Massimiliano Smeriglio) che hanno votato contro e gli europarlamentari del M5S che non se la sono sentita di andare fino in fondo e si sono limitati all’astensione invece di votare contro. “Indicare la Russia come Paese terrorista è un punto di non ritorno, che allontana invece di avvicinare una soluzione politica: così facendo in campo rimane la sola opzione militare” ha dichiarato l’europarlamentare Pd dissidente Smeriglio.

L’Unione Europea in quanto tale non può attualmente dichiarare gli stati come sponsor del terrorismo in modo ufficiale. Ha così affidato l’incarico alla destra presente nel Parlamento europeo per invitare l’UE e i suoi membri a creare un quadro giuridico adeguato e considerare di aggiungere la Russia a tale lista. Ciò farebbe scattare una serie di misure nei confronti di Mosca e porterebbe serie restrizioni nelle relazioni dell’UE con la Russia. In pratica nessun paese aderente alla Ue potrà negoziare in alcun modo con la Russia.

Il Parlamento europeo ha invitato il Consiglio europeo (quindi i capi di stato) ad aggiungere anche l’organizzazione paramilitare “Gruppo Wagner”, il 141° Reggimento speciale motorizzato noto anche come “Kadyroviti”, e altri gruppi armati, milizie finanziate dalla Russia nell’elenco dei soggetti terroristici dell’UE

Cosa ancora più grave il Parlamento chiede all’UE di isolare ulteriormente la Russia a livello internazionale, anche per quanto riguarda l’adesione ad organizzazioni e organismi internazionali come il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. I deputati chiedono inoltre di ridurre i legami diplomatici con la Russia e di limitare i contatti dell’UE con gli ufficiali russi al minimo indispensabile, oltre a chiudere e bandire le istituzioni statali russe nell’UE che diffondono propaganda nel mondo.

Non solo. In seguito ad un emendamento presentato dai Verdi, è stata aggiunta la frase seguente alla fine del paragrafo 9: “invita l’UE e i suoi Stati membri a vietare la pubblica apologia e la negazione intenzionali dell’aggressione militare e dei crimini di guerra russi in qualsiasi forma”.

Inoltre i Paesi aderenti alla UE sono esortati a ultimare rapidamente il lavoro del Consiglio sul nono pacchetto di sanzioni contro Mosca e prevenire, indagare e perseguire qualsiasi tentativo di aggirare le sanzioni in vigore e, insieme alla Commissione, prendere in considerazione eventuali misure contro i paesi che cercano di aiutare la Russia ad eludere le misure.

Il sito del Parlamento europeo è stato oggetto di un attacco hacker che lo ha messo parzialmente fuori uso per diverse ore. L’attacco è arrivato poche ore dopo che l’Aula di Strasburgo ha approvato la risoluzione. Dal canto suo il Cremlino ha commentato in modo sferzante il documento. Secondo la portavoce del ministero degli Esteri Zacharova, il Parlamento europeo si è rivelato lo “sponsor dell’idiozia”.

I deputati del Parlamento europeo forse non ne sono tutti o del tutto consapevoli, ma hanno votato qualcosa che somiglia ad una dichiarazione di guerra alla Russia. Se questa sfocerà in una nuova tragedia per l’Europa occorre segnarsi tutti i nomi di chi ha votato a favore di questa risoluzione, affinchè nel presente e nel futuro non possano sentirsi mai assolti dalla loro devastante responsabilità.

Comments

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Alfred
Friday, 02 December 2022 01:43
C'e' da temere sviluppi pessimi perche' il conflitto tra nazioni molto armate e anche piene di atomiche potrebbe deragliare.
Piu passa il rempo e piu mi convinco che l'occidente sta facendo subire sopratutto propaganda.
Gli ucraini crepano con le armi elargite, ma il contorno europeo e Nato e' fuffa allo stato purissimo.
Da una parte sembra che vogliano l'escalation e dissanguare la Russia, dall'altra piu passa il tempo e piu sembra che non sappiano come venirne fuori.
Sono ridicoli i commenti dei giornaloni sulle frasi di pura circostanza emesse dai cinesi.
I governi europei ci si attaccano come cozze nella speranza di invischiare i cinesi nel merdaio e di far fare a loro il lavoro di spegnimento.
La Nato e i suoi accoliti non solo non hanno colto il messaggio della maggior parte del pianeta che non prende posizione, ma dall'alto della consueta arroganza non si rendono conto che il resto del mondo osserva e valuta e annota tutti i punti deboli e le zone molli dell' alleanza atlantica.
In silenzio, quelli piu scaltri, pianificano le loro scelte anche in funzione di futuri possibili scontri e ... si preparano.
Pensavamo davvero che solo i nostri servizi di intelligence potessero valutare la Russia sottoponendola alla pressione dell'avanzata Nato?
La Nato ha idea di quanti nel mondo stanno valutando le sue balle e le sue criticita' nella gestione dell'Ucraina?
Qualcosa il resto del mondo aveva visto dopo la fuga dall' Afganistan
Un pezzo di mutande.
Adesso in molti stanno vedendo l"intero sederone di una potenza che non e' cosi agile, coordinata e furba come vorrebbe far credere.
Questo conflitto sta ribaltando i ruoli in molte cose
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