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contropiano2

Ucraina, gli Usa si preparano alla guerra mondiale. Noi che facciamo?

di Fabio Marcelli*

Catlin Johnstone fa riferimento anche a un articolo molto recente, pubblicato dalla rivista mainstream di relazioni internazionali Foreign Affairs, che è stato significativamente intitolato “Could America Win a World War? What It Would Take to Defeat Both China and Russia“, che perora con convinzione la causa del riarmo in vista della guerra contro i due antagonisti.La giornalista australiana passa poi ad illustrare una serie impressionante di prese di posizione di studiosi delle relazioni internazionali pubblicate su media importanti come il Washington Post, Foreign Policy, il New Yorker e altri, che convergono sulla necessità per gli Stati Uniti di prepararsi alla guerra contro Cina, Russia e anche Iran.

Secondo Alberto Bradanini, che è stato ambasciatore d’Italia a Pechino, “le pontificazioni elencate costituiscono l’evidenza che l’esercito della grande menzogna è pericolosamente uscito di senno. Il suo verbo obbedisce alla narrativa degli strateghi occulti che valutano l’ipotesi di un conflitto globale non solo possibile, ma persino naturale, e che nessuno può evitare”.

Ovviamente tutto ciò non viene neanche preso in considerazione nel nostro paesucolo governato da servi del potere occidentale e abitato da circa 60 milioni di poveri cristi e povere criste, intenti in grande maggioranza a sbarcare il lunario con difficoltà e assolutamente ignari della catastrofe che si sta preparando sulla loro pelle.

Citando lo storico Andrea Graziosi, Bradanini ci dà un quadro purtroppo veritiero dell’Italia scrivendo che “la cultura politica italiana è irrilevante e provinciale ed è concentrata su aspetti periferici, in una logica capovolta rispetto alle priorità e agli stessi interessi dell’Italia, un paese desovranizzato, marginale e asservito agli interessi altrui”.

Il minestrone immangiabile che i media dominanti (i cosiddetti giornaloni, cioè praticamente il complesso della stampa quotidiana italiana, con l’unica rilevante eccezione del Fatto Quotidiano) ci ammanniscono quotidianamente, prosegue Bradanini, “le nazioni autocratiche (il regno del male) costituiscono una minaccia per le democrazie occidentali (il regno del bene)”.

Una narrazione ultra-semplificata e mistificatoria della situazione attuale, che scimmiotta ridicolmente propositi e ideali della coalizione antinazista che vinse la seconda guerra mondiale.

Scimmiottamento tanto più ridicolo se si pensa che di tale coalizione faceva parte l’Unione Sovietica e che oggi gli stessi stati occidentali hanno votato contro una risoluzione di condanna del nazifascismo all‘Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Narrazione però che, forse proprio per la sua forma primitiva e grottesca, ha avuto indubbiamente il merito di coagulare attorno a sé le cosiddette classi dirigenti europee e quella italiana in particolare. Impresa peraltro non troppo difficile dato il livello culturale estremamente basso di tali classi dirigenti, composte da personaggi mal fabbricati in vitro che non hanno vissuto alcuna vicenda storica significativa durante la loro insulsa esistenza.

Del tutto condivisibile anche l’affermazione dello stesso Bradanini, secondo il quale “nell’era dell’arma nucleare dovrebbe invece prevalere il principio di massima cautela moltiplicando gli sforzi a favore del dialogo e del compromesso, della de-escalation e della distensione”.

Ma quale dei nostri dissennati politici sarebbe oggi in grado di capire il senso di questa affermazione? Forse solo Sergio Mattarella, ma beninteso a giorni alterni.

Il verbo e la prassi della guerra dilaga del resto in tutto il mondo, come dimostrano le aggressioni turche al Rojava, quella israeliana alla Palestina, quella saudita allo Yemen, quella marocchina al Sahara occidentale, per limitarsi ai casi più noti. Prima la Nato (che come rivelato dal Fatto ha preparato l’attuale conflitto a partire almeno dal 2014) e poi la Russia hanno fatto scuola.

Quindi stiamo messi male. È il caso di levare con forza la voce del dissenso pacifista per dire basta al riarmo, all’escalation e alla guerra. Questo contagio potrebbe estendersi agli altri paesi europei, agli Stati Uniti e ai paesi direttamente coinvolti nel conflitto ucraino, la stessa Ucraina e la Russia; ma solo questi paesi sono in grado di operare quella svolta oggi indispensabile e urgente per salvare la civiltà umana.

Cominciamo quindi a lavorarci dichiarando la nostra netta dissociazione dalla Nato e dalle logiche belliciste, a iniziare dalla manifestazione delle donne prevista sabato prossimo 26 novembre a Roma.


* dal blog su Il Fatto Quotidiano

Comments

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Alfred
Tuesday, 29 November 2022 22:32
Correzione
Oppure la guerra convenzionale la Nato e' NON in grado di farla, o di aiutare i suoi succubi a farla.
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Alfred
Tuesday, 29 November 2022 22:31
Indubbiamente siamo nelle mani di gente fuori di senno.
Indubbiamente non ci resta che lottare per la pace.
In questi giorni i giornaloni piangono la miseria delle scorte di armi che gli amici dello zelenski stanno ...esaurendo..
O la Nato ha spinto i suoi succubi in un vicolo cieco senza neanche considerare sino a quando bastavano le scorte..
O la Nato sta cercando un modo ' elegante' per dire allo zelenski che, purtroppo, non potra' sostenerlo causa forza maggiore, ma vorrebbe tantissimo, se solo fosse in grado di sostenere il consumo di munizioni sui fronti ucraini...
Oppure la guerra convenzionale la Nato e' in grado di farla, o di aiutare i suoi succubi a farla.
Cosa sta raccontando dei Paesi Nato ai russi questo comportamento dissociato per cui un giorno i russi sono persi e in ginocchio e l' altro invece sono in grado di masticare tutta la produzione di armi convenzionali occidentali senza muovere ciglio?
Se veramente vuoi appoggiare un paese confinante con la Russia per farne un paese Nato ti attrezzi prima. Fai qualche calcolo, qualche somma, vai a vedere cosa puoi permetterti di fornire e garantire.
Non si puo ascoltare uno come lo Stolto che pontifica sulla Russia che .. usa l' inverno?
Ma davvero?
Ma va?
Mai sentito parlare di un certo Napoleone o dell' avanzata e ritirata nazista?
O questo e' un programma tragicomico o ci si deve chiedere se la loro terribile propaganda per convincerci a combattere i russi e' tutta qui.
Perche' se non si e' ancora capito: ai russi, alla Cina, all America latina e al mondo intero la Nato, gli Usa e l' europa stanno mostrando un quadro disastroso di prime linee di comando insulse (per non dire di peggio), disorganizzazione e uso di paesi cosidetti 'protetti' per i peggiori tentativi di stanare un cosidetto nemico scaltro e che si e' preparato.
Si, la russia non sono i talebani e l'occidente armato che pretende di sostenere gli ucraini sta mostrando al mondo la sua inconsistenza e nullita'
Questo e' grave, perche' anche lo Stolto e gli altri come lui lo sanno.
E visto che lo sanno e' probabile che non possano perdere la faccia e che quindi ... gli scappino le atomiche.
Come stalker qualsiasi che davanti a un fallimento sentimentale o di altro tipo passano all'omicidio suicidio.
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