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La discriminazione sanitaria è legale: così parlò la Consulta

di Redazione

La Corte Costituzionale ha respinto tutte le undici questioni di incostituzionalità sollevate da cinque giudici del tribunale di Brescia, Padova e Catania, oltre che dal TAR della Lombardia e dal Consiglio di giustizia amministrativa siciliano, che avevano ritenuto non infondate le motivazioni dei sanitari, docenti e amministrativi che, essendosi rifiutati di fare da cavie alla sperimentazione criminale dei pericolosissimi farmaci genici sperimentali (e per nulla sperimentati, come la stessa Pfizer ha dovuto ammettere, prima di essere iniettati a milioni di ignari cittadini) denominati ‘vaccini Covid’, sono stati privati del diritto al lavoro e sospesi per mesi senza percepire stipendio. Soltanto per aver fatto valere un proprio elementare diritto.

Così parlò la Consulta presieduta da Silvana Sciarra: «La Corte ha ritenuto inammissibile, per ragioni processuali, la questione relativa alla impossibilità, per gli esercenti le professioni sanitarie che non abbiamo adempiuto all’obbligo vaccinale, di svolgere l’attività lavorativa, quando non implichi contatti interpersonali.

Sono state ritenute invece non irragionevoli, né sproporzionate, le scelte del legislatore adottate in periodo pandemico sull’obbligo vaccinale del personale sanitario.

Ugualmente non fondate, infine, sono state ritenute le questioni proposte con riferimento alla previsione che esclude, in caso di inadempimento dell’obbligo vaccinale e per il tempo della sospensione, la corresponsione di un assegno a carico del datore di lavoro per chi sia stato sospeso; e ciò, sia per il personale sanitario, sia per il personale scolastico.»

Crollano le speranze dei sanitari di ricevere gli stipendi estortigli con la forza dal regime di apartheid sanitaria di Mario Draghi, crollano le speranze di una commissione d’inchiesta seria sull’Operazione Covid, crollano le speranze di non essere più discriminati e vessati sulla base di una libera scelta sanitaria. L’unica certezza è che se un domani il governo italiano deciderà nuovamenre di obbligare i cittadini a una sperimentazione sulla propria pelle, lo farà in maniera conforme alla costituzione, e che l’Italia non può più definirsi uno stato democratico. L’obbligo vaccinale si salva, e muore per sempre la Costituzione italiana.

Comments

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Duilio
Sunday, 04 December 2022 17:22
Su un giornale di destra, al soldo di Berlusconi, un articolo che spiega in poche parole la differenza tra la nostra Corte e quella americana per quanto riguarda l'obbligo vaccinale per alcune categorie di lavoratori : la prima ha messo al sicuro Speranza ; la seconda ha difeso la Costituzione.
Ora, sappiamo le falle della democrazia Usa specie quando la vuole esportare...ma noi la surclassiamo con pupazzi in toga agiti da politici.
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