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ilsimplicissimus

Calibano non vuole la pace in Ucraina

di ilsimplicissimus

Nei giorni scorsi ha avuto grande rilievo la notizia che Washington aveva intenzione di mandare in Ucraina alcune batterie di missili Patriot come se fossero l’arma fine di mondo. Questa fede nelle wunderwaffen americane è così radicata e ingenua che nessuna esperienza riesce a scalfirla. Vediamo… i patriot, sono quei missili antimissili che hanno fallito in modo clamoroso e imbarazzante in ‘Arabia Saudita quando non sono riuscite ad abbattere i missili SCUD di antiquariato sovietico lanciati dagli yemeniti? Tanto deludenti da spingere Riad a pianificare l’acquisto degli S 400 russi? E non sono quelli che in Polonia non sono nemmeno partiti per intercettare i missili che Zelensky o chi per lui ha voluto lanciare in territorio polacco per ampliare il conflitto o renderlo nucleare, tanto che gli operatori delle batterie patriot hanno saputo dalla televisione cosa era accaduto? Si sono proprio quelli: gioiellini il cui lanciatore costa un miliardo di dollari, mentre per ogni missile ci vogliono appena 3,5 milioni per cui più se ne devono lanciare per beccare un singolo obiettivo, più guadagna Raytheon. Si cui si può dire ciò che si diceva della Fiat riguardo all’Italia qualche decennio fa: ciò che è buono per Raytheon, è buono per l’America.

Se un vecchio tirannosauro come Kissinger, il più noto guerrafondaio a cavallo di due secoli ha di nuovo ribadito che il “conflitto deve cessare” e che occorre formate un “tavolo di negoziati” è anche per questo: il degrado occidentale coinvolge anche la sua tecnologia militare che appare in ritardo in parte a causa della spaventosa corruzione che esiste dentro l’apparato militar industriale statunitense ( e se è per quello anche nei Paesi europei: basta pensare che il nuovo Centauro 2, un inutile blindato capace di resistere solo ad ordigni artigianali, viene pagato un milione in più rispetto a un Leopard 2, il carro armato più venduto al mondo) , in parte per la fede radicata radicata in una ontologica superiorità occidentale e infine nella certezza di dover affrontare solo conflitti reali ad alta asimmetria, visto che i veri rivali si sarebbero sottratti al confronto diretto o sarebbero comunque stati sconfitti sul piano economico finanziario. Come sappiamo non è andata così: la Russia ha resistito bene all’assalto delle sanzioni e se nei primi due mesi ha perso il2,5 % del pil in seguito ha cominciato a risollevarsi e a crescere man mano che le attività produttive prima trascurate grazie alla possibilità di importazione, hanno ripreso invece slancio e questo in molti settori, da quello alimentare, alle auto, all’aviazione, alla componentistica Perciò le parole di Kissinger sono destinate a rimanere lettera morta: a questo punto la Russia non può accontentarsi di nulla di meno del territorio che ha già conquistato, della Crimea e di un disarmo del restante territorio ucraino. Mosca adesso è in grado di difendere le aree russofone conquistate da posizioni difensive vantaggiose, contro cui l’Ucraina, ma anche la Nato e i suoi mercenari perdono centinaia di uomini al giorno, L’occidente dal canto suo pur essendo sempre più stanco di mandare armi e soldi che si disperdono poi chissà dove, deve salvare la faccia, ma non può – a meno che non sia completamente pazzo – rischiare il conflitto diretto con un avversario più forte che per giunta catalizza molte simpatie in tutto il pianeta. Non adesso comunque, prima di aver annullato o quasi il gap missilistico da cui è afflitto e ci vorranno anni, sempre che sia possibile.

Queste cose uno scafato come Kissinger le sa benissimo, ma forse il suo messaggio ha più il sapore di un recupero di valori: dopotutto l’ ormai centenario Heinz Kissinger è nato a Fürth, in Baviera e forse non gli dispiacerebbe salvare l’Europa dalla bulimia e dalla disperazione americana che lui stesso ha alimentato in anno ormai lontani: gli Usa sono ormai incapaci di vivere con i propri mezzi e senza la capacità di ricatto del dollaro e/o delle armi, ma ora che i petrodollari sono al tramonto, che una sfida sul piano bellico è stata accettata, la grande rapina non può continuare e resta poco da mangiare ? Washington sta cannibalizzando l’Europa, il cui sistema produttivo funzionava grazie alle risorse a basso costo  della Russia, nel tentativo di sopravvivere un decennio in più come sovrano planetario. Anzi come Calibano fuori controllo.

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