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Ricordate quando con l'influenza potevamo andare a scuola di cucina o giocare a tennis?

di Lorenzo D'Onofrio

No, anzi, non è che potevamo, ma dovevamo farlo! Tutti gli spot delle case farmaceutiche (anche Actigrip della Pfizer, per citare un nome in voga) ci invitavano a imbottirci dei loro ritrovati, per non perderci un solo momento delle nostre attività.

E potevamo tranquillamente starnutire in faccia alla gente… e chi se ne fregava se facevamo circolare i virus? Ai fragili chi ci pensava? Ovvio, perché tanto i virus so virus e fanno da sempre il cazzo che je pare…

E non che l’influenza non facesse danni, ma ci si limitava a riscontrare i fenomeni più violenti a posteriori, ben sapendo che poco ci sarebbe stato da fare:

https://www.repubblica.it/salute/2017/03/18/news/l_anno_nero_dell_influenza_morti_ventimila_anziani_in_piu_-160814115/

Ecco, a mente freddissima posso francamente ricondurre l’esperienza covid a un DELIRIO DI MASSA che si è reso complice di una orrenda STRAGE di civili operata dal Partito Unico.

Strage che con gli effetti diretti del virus poco c’entra, ma che rappresenta il compimento di un attacco alla salute degli italiani in atto da un trentennio, e che sta concretizzando il sogno più grande del Capitale: la morte definitiva della medicina di base e del Servizio Sanitario Nazionale pubblico, universale e tendenzialmente gratuito che fu ultima conquista del Trentennio Glorioso.

Insomma, la salute può diventare una enorme fonte di profitto per il grande Capitale (quello che finanzia le campagne elettorali di tutto il Partito Unico), ma il nostro Paese ha sempre resistito a questa idea criminale, grazie a quell’immenso patrimonio costituito dalla nostra storia e cultura costituzionale.

Per la salute ognuno è disposto a spendere quello che ha, o addirittura a indebitarsi, ma se lo Stato fornisce a tutti un servizio sanitario efficiente e gratuito, il grande Capitale se la piglia in saccoccia.

E così è stato finora… ma la pandemia ha chiuso un percorso e cambiato la testa delle persone.

Un fatto incontrovertibile, per chi è in buona fede, è che la scellerata gestione pandemica ha causato e sta causando ancora più morti del virus.

I numeri dei decessi da covid, peraltro, vanno decisamente ridimensionati: se n’è occupata anche Report, quindi significa che ormai se ne può tranquillamente parlare, tanto resterà tutto inosservato.

Fra morti causate da infezioni batteriche prese in ospedale (una piaga da 30-40mila vittime l’anno), la triste realtà dell’abbandono sanitario e delle cure mancate, la classificazione come decessi da covid di morti totalmente dovute alle più svariate cause (spesso con tampone fatto a posteriori), il fenomeno si può tranquillamente ridimensionare a quello di un virus nuovo che avrebbe inevitabilmente fatto i suoi danni.

I danni, tuttavia, sarebbero stati molto più limitati se solo avessimo affrontato tutto in maniera razionale.

Ora possiamo dircelo: se non avessimo fatto nulla di eclatante, il covid sarebbe stato solo la spiegazione a posteriori di un ennesimo annuale eccesso di mortalità.

E mo attaccatevi al PNRR…

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