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lantidiplomatico

Le Banche centrali smentiscono (loro stesse) la principale fake news economica degli ultimi anni

di Pasquale Cicalese

Se le banche centrali ormai dicono che le aziende sono le principali responsabili dell'inflazione, dunque anch'essa, assieme ai temi energetici, è da offerta, non da domanda, smentiscono la loro vulgata.

Con il loro operato stanno uccidendo la già flebile domanda interna europea.

Quanto ai margini delle imprese, oggi su Milano Finanza intervista all'Ad di Poste, il quale afferma candidamente che i margini sono raddoppiati. Non è normale che Poste raddoppi in un anno i margini, se non derivante da rincari agli utenti e deflazione salariale.

Così le aziende europee. Limitandoci ai temi energetici, questi mesi hanno visto un assurdo prelievo sulle famiglie, falcidiate dalle bollette. È come se fossero imposte indirette, che colpiscono maggiormente i redditi bassi, mentre i benestanti possono pagare tranquillamente.

Come tutte le imposte indirette, anche queste, derivante dal "capitalismo delle bollette" provoca un travaso da salari a profitti e rendite, nel mentre la transizione energetica non è affatto pagata dalle aziende suddette, ma dalla fiscalità generale tramite PNNR e crediti di imposta varie.

Due volte beffati. Lo scorso anno sentii un gestore patrimoniale e lui ci azzeccò: per lui l'inflazione era uno spostamento di ricchezza dal basso verso l'alto, in nome della rendita finanziaria. La gran parte della popolazione si accolla, tramite tasse, tariffe e bollette, del finanziamento dell'asset inflation, unico strumento da decenni per fronteggiare la concorrenza asiatica, uccidendo la domanda interna. Ne pagano le conseguenze gli stessi imprenditori che hanno come spazio il mercato interno.

Dunque, il capitalismo delle bollette serve per rafforzare il mercantilismo e l'asset inflation. Davvero non so come se ne potrà uscire da questo inferno ciquantennale. Sentite, io sono per il modello cinese degli ultimi 20 anni, perché è il piu' razionale. Tariffe, tasse ai lavoratori, bollette basse. Franchigia sui redditi sotto una certa soglia, reflazione salariale pubblica e privata legata ad aumenti di fatturato.

Sanità non proprio come quella nostra di un tempo (ci arriveranno) ma esenzioni e rimborsi spese fino ad una certa somma. Alloggi pubblici, istruzione seria a tutti i livelli, colossi pubblici che fanno investimenti e da cui il governo ricava imposte sicure (era così anche da noi), imprese private libere ma che non si possono permettere di mettere becco agli affari del Paese.

Autonomi, artigiani, piccole imprese con tasse basse. Focalizzazione mercato interno, investimenti pubblici e privati, modernizzazione delle strutture pubbliche. Produttività totale dei fattori produttivi che con gli anni che passano si avvicina agli standard occidentali, rapporti di lavoro e produzione basati, a partire dal 2008, sul marxiano plusvalore relativo, con diminuzione negli ultimi anni degli infernali, prima, orari di lavoro.

Tutto ciò libera reddito per la popolazione. Non avranno la libertà di eleggere i governi, ma chissà perché, a sentire molti italiani che stanno lì. il governo è appoggiato da quasi tutti. E non per paura, ma perché li ha liberati dalla fame. Ecco, è un modello razionale. Almeno dal punto di vista economico, vincente. La politica? Sono laureato in Scienze Politiche, non ho potuto fare politica istituzionale perché dovevo vendermi. Se questa è la democrazia, che vada a quel paese.

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