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nicomaccentelli

«Romagna mia…»

di Nico Maccentelli

Penso che più andiamo avanti in questo paese e più ci pisciano in testa dicendo che piove.

L’ultima vicenda dell’alluvione in Romagna fa tremare le vene dei polsi. Invece di dire: scusate ora i soldi per le armi li destiniamo a chi ha bisogno urgente qui per le opere di risarcimento e risanamento, il governo “fascista” spalleggiato fino dai dem prosegue con il ruolino di marcia imposto dagli USA e dall’UE, rendendosi complice della carneficina su vasta scala in Ucraina.

Inoltre, riguardo proprio l’alluvione, sono comparsi subito dopo gli aedi della speculazione green e dello scarica barile, fino ai giovani dementi di Ultima Generazione. Un antico adagio italiano: è colpa del Vajont, si ripropone con è colpa dell’emergenza clima. Così le vere ragioni di questo disastro che combinano fenomeni non nuovi in quelle zone all’incuria generalizzata e alla cementificazione forsennata di cui sono responsabili le diverse giunte tutte PD (perché qui governano da sempre loro ma in altre zone sono gli altri) per decenni, finiscono bellamente in cavalleria. E non solo il PD, Bonaccini e Schlein si autoassolvono, ma creano le premesse per continuare lo scempio urbanistico e nel territorio, che significa proseguire con quanto fatto sinora.

Ora io non ripeterò quanto detto da fior di esperti, ma guarda caso in questa scienzaah infusa gli esperti vanno bene quando dicono ciò che al potere, alle varie istituzioni va bene, mentre diventano perfetti idioti quando argomentano con dati alla mano ciò che scientificamente emerge da lle varie situazioni: è successo con Montagner per il Covid, oscurato dai viro-imbonitori come Burioni e Bassetti, succede oggi con il fisico Franco Prodi, sbeffeggiato da ragazzetti che invocano il Papa.

Così la gente pensa che bastino le auto elettriche e farci spendere decine di migliaia di euro in cappotti termici pena la svalutazione delle nostre case per scongiurare le piene dei fiumi e le alluvioni. Stronzate neppure bene argomentate.

La verità che i “rivoluzionari” dei fondi green non diranno mai è molto semplice: i soldi delle nostre tasse vanno spesi per il territorio, per fare una manutenzione seria, per rivalorizzare il patrimonio immobiliare dismesso o che comunque già c’è, per smetterla con rotonde e passanti, per fare gli invasi giusti nei luoghi giusti, indicati dalla scienza, quella vera, dai geologi.

Ma ci vogliono miliardi di euro e quelli devono andare per la guerra, nevvero?

Fino a quando ci faremo prendere per il culo da partiti che non sono più nemmeno l’ombra di quelli che come il PCI sapeva far funzionare le cooperative nel dopoguerra, di quelle sinistre che avevano lavoratori come gli scarriolanti, partiti che oggi abitano i salotti televisivi a dire minchiate su minchiate?

Chi oggi sta ancora nell’acqua e ha perso tutto lo sa: conosce bene le cause di questa alluvione, ma la coazione a ripetere in queste terre porterà ancora a votare per degli imbecilli che sostengono gli speculatori?

Intanto nella passerella in Romagna, arriva pure la Von Der Leyen e gli amministratori PD organizzano un’accoglienza calorosa a questa guerrafondaia dalle ricette lacrime e sangue. Uno schifo così non si era mai visto. Ma c’è ben poco da sperare sull’intelligenza emiliano-romagnola alle prossime elezioni.

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renato
Thursday, 01 June 2023 19:08
perchè invece di dare dei dementi a dei ragazzi che si arrangiano come possono , dopo 40 di mutismo e di sconfitte dei grandi e valorosi anticapitalisti marxisti leninisti, non si fa un partito con tre o quattro temi fondanti e unificanti: anti militarista, anti nato, anti europa di mastricht, per il multipolarismo, la uscita lenta e graduale dalla mercificazione della produzione e della riproduzione, a fianco di tutti i comitati sindacali che lottano per l'aumento del salario. Inoltre: per la sanità pubblica e una scuola fuori dalle grinfie dei programmi demenziali computerizzati e burocratizzanti , dell' AI e della fabbrichizzazione dei saperi specialistici e vuoti tanto cari ai padroni ??? Perche stiamo ancora a vedere il pelo nell'uovo di uno contro l'altro ? Intanto c'è sempre piu' inquinamento fisico , biologico e mentale. Cosa abbiamo ancora da perdere ? L'ontologia ben scritta e spiegata ale masse?Ci stanno facendo un culo a paracqua che la metà basta . Aspettando quel Godot infinitamente sempre piu' lontano. E non ho detto tutto, per esempio sulla storia degli ultimi francesi ...
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andrea
Thursday, 01 June 2023 15:51
Ciao Nico.
Che quelli di Ultima Generazione siano dementi è fuor di dubbio (e qualcuno che lo ribadisca ci vuole, ogni tanto): non so però se siano dementi-stupidi oppure dementi-consapevolmente servi: come quelli che mi parlano di... migranti climatici, come se a spingere i poveri alla fuga sia il clima di madama la marchesa e non gli effetti dello sfruttamento pentasecolare di stampo euroamericano. Sfruttamento che tenta di perpetuarsi impedendo al mondo di sotto di usare gli stessi strumenti che servirono a noi nordatlantici per uscirne.
Ciò che preoccupa è che 'sti dementi siano corteggiati da chi si professa comunista, come a legittimare chi scende in piazza per difendere glicini di arredo urbano, ma non perché abbiamo 1000 morti all'anno sul lavoro.
L'unica cosa su cui devo dissentire con te, ma da un punto di vista tecnico, è sulle rotonde: gli ingegneri trasportisti mi hanno convinto sul fatto che, beninteso allo stato attuale, le rotonde risolvono in modo efficace i punti di conflitto dei flussi di mobilità, e portano in positivo il bilancio fra incremento dell'impiego di terreno e salvaguardia dell'incolumità di chi circola. Certo, con i flussi di mobilità degli anni '60 le rotatorie sarebbero state delle follie, ma non ovunque: alcuni urbanisti (anche seri) le avevano già concepite in ambiente urbano.
Poi, che sia il caso di rivedere il modello stesso della mobilità è vero e opportuno: ma sarebbe una scelta, giusta, per la quale non sarebbe il caso di cominciare dalla dismissione delle rotatorie.
Ci si poteva intanto risparmiare, quello sì, il Passante autostradale di Bologna: se la pianificazione della mobilità cittadina vuole davvero spostarne una bella fetta sulla bici e sui mezzi pubblici, a che serve ingrandire la tangenziale? O i piani di mobilità del PD nascono farlocchi, o è farlocca l'esigenza del Passante: tertium non datur.
Il "Passante", però, lo sappiamo, è la marchetta di una che era sindaca di periferia a mezzo servizio ma che puntava alla carriera politica, e che i mammasantissima delle autostrade, grati, stanno riuscendo a far avanzare fino ai grandi palazzi, attingendo le necessarie risorse dai risparmi sulle manutenzioni autostradali: che, solo a Genova, hanno regalato altri 43 morti.
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