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piovonorane

Di che cosa parlare, ad esempio

di Alessandro Gilioli

Carissimi Giuliano Pisapia, Pier Luigi Bersani, Nicola Fratoianni, Pippo Civati, Maurizio Acerbo, Anna Falcone e Tomaso Montanari 

come sapete, ieri il Censis ci ha detto che sono più di 12 milioni le persone che in Italia, nell'ultimo anno, hanno rinunciato o rinviato le cure mediche di cui avevano bisogno: 1,2 milioni in più rispetto a quello precedente.

Sono 7,8 milioni invece le persone che si sono curate ma dando fondo a tutti i propri risparmi o addirittura indebitandosi: con le banche, con amici o parenti, quando va peggio con i cravattari.

Oltre che per motivi economici, la rinuncia alle cure avviene per i tempi di attesa sempre più lunghi: 122 giorni per una mammografia, 93 per una colonscopia, 80 per una risonanza magnetica. Ovviamente, se invece lo si fa con la sanità privata, si ottiene tutto subito.

Non parliamo poi della cura dei denti, diventata un lusso di chi non è stato ingoiato nelle fasce sociali sommerse: secondo l'Istat ormai il 36 per cento degli italiani rinuncia ad andare dal dentista per via dei costi eccessivi.

Sto seguendo con interesse e mai perduta speranza - in questi giorni - il dibattito che si sta svolgendo attorno alle liste e alle prospettive elettorali della sinistra: appelli, incontri, partiti, movimenti, assemblee; qualche volta (pare) anche veti e controveti, e magari anche calcoli per arrivare al mitico 5 per cento. Ci sta, intendiamoci, è la politica: voi la sapete fare, io molto meno, e proprio per questo spero di avere qualcuno da delegare con gioia e sicurezza, alle urne, affinché siano fatte le cose che vanno fatte.

Non è questa quindi una lettera polemica (lo scopo a sinistra dovrebbe essere ridurre le polemiche, non incrementarle) né tanto meno è aggressiva: anzi, siete proprio tra quelli che spero di poter delegare, in qualche modo; e per quelli tra voi che conosco di persona ho vera stima, fiducia, talvolta anche affetto.

Ed è appunto da vostro potenziale elettore (e da sicuro elettore di sinistra) che oggi condivido con voi e con i miei quattro lettori i dati di cui sopra. Con la speranza che nei prossimi giorni (settimane, mesi) di questo parliate, di questo facciate una delle principali "issue" di campagna elettorale e di successiva azione politica: universalità reale delle cure, incluse quelle dentistiche. Su questo spostare il dibattito politico, su questo portare la risposta anche quando ai talk show vi chiedono di sigle, veti, alleanze e altre sciocchezze.

Perché sono certo che della questione vi siete già occupati - e dalla parte giusta - e tuttavia mentirei se dicessi che essa emerge (specie in questi giorni) come elemento forte, caratterizzante e determinante dell'identità politica, specie in un'era in cui politica e comunicazione sono diventate una cosa sola.

Ecco: di queste cose - più che di Renzi, 4 dicembre, Grillo e 5 per cento - vi consiglio (se posso, e non richiesto) di occuparvi e di spostare il discorso dal mattino alla sera. E a questo appunto vi vorrei delegare, abbastanza certo che se lo farete (in questa come in altre issue sociali altrettanto urgenti) anche altri vi delegheranno volentieri.

Un caro saluto e in bocca al lupo. 

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