Disarmare il virus della violenza. Annotazioni per una fuoriuscita nonviolenta dall’epoca delle pandemie

Pasquale Pugliese

Filosofia, Libri

ebook 6,99€ | cartaceo 13,99€

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Descrizione

“Chiunque abbia avuto occasione di riflettere sulla storia e sulla politica non può non essere consapevole dell’enorme ruolo che la violenza ha sempre avuto negli affari umani, ed è a prima vista piuttosto sorprendente constatare come la violenza sia stata scelta così di rado per essere oggetto di particolare attenzione: nessuno mette in discussione o sottopone a verifica ciò che è ovvio per tutti.” Hannah Arendt, Sulla violenza.

La violenza è l’oggetto di questo libro. L’obiettivo dell’autore è proprio quello di disarmare il virus della violenza che, come scrive Hannah Arendt, ci accompagna nel quotidiano. Il lettore è quindi trasportato in un percorso ragionato sui temi cruciali del nostro tempo. La crisi globale che è seguita alla pandemia ha reso ancora più esplicite le contraddizioni del mondo in cui viviamo. La crisi è anche l’occasione per cambiare strada e aprire prospettive differenti, a cominciare dalla cultura, dalla formazione e dall’educazione.

Autore

Pasquale Pugliese, filosofo di formazione, si occupa di educazione e politiche giovanili. Impegnato per il disarmo militare e culturale, è stato segretario nazionale del Movimento Nonviolento fino al 2019. È autore di Introduzione alla filosofia della nonviolenza di Aldo Capitini (goWare, 2018) e cura diversi blog: pasqualepugliese.wordpress.com e su azionenonviolenta.it e ilfattoquotidiano.it.

Ne parlano

In queste pagine […] si mettono a tema, fenomenologicamente, alcuni esempi di violenza culturale, nel linguaggio, nei media, nella narrazione pubblica della pande­mia, di violenza strutturale, a cominciare dalla contraddizione tra le minacce reali e le difese approntate […]. E si propon­gono alcune uscite di sicurezza dall’epoca delle molte “pande­mie”, non solo da virus, delle piste di lavoro per impegnarsi nel disarmare la violenza culturale. Azione nonviolenta in rete

Eppure la violenza e la sua ovvietà, il suo essere l’implicito culturale da non mettere in discussione è il problema fondamentale della condizione umana, tanto sul piano personale che collettivo. Pressenza Italia

Assistiamo ad un conteggio quotidiano dei morti dentro a un’inedita rappresentazione mediatica della morte, quella vera, quella che ci coinvolge in prima persona. Azione nonviolenta in rete

L’aggiunta continua di armi alle armi già presenti non solo getta benzina sul fuoco in un incendio che divampa, ma allontana, anziché avvicinare, il momento del cessate il fuoco e della pace, perché dà forza agli oltranzisti anziché ai negoziatori. Sapere Ambiente

Vi invito, per esempio, a leggere quanto propone tutti i giorni Pasquale Pugliese (soprattutto in questi giorni), e a consultare cosa scrive e fa il Movimento nonviolento su  Azione Nonviolenta, sia negli archivi sia nella campagna di obiezione alla guerra nel nome, appunto, di Pietro Pinna .
Quello che posso fare, e lo faccio grazie al libro di Pasquale Pugliese, Introduzione alla filosofia della nonviolenza, è pubblicare, oggi e domani, le 20 ragioni della nonviolenza di Capitini. Lipperatura

“Siamo completamente immersi all’interno di quel sistema di violenza che Johan Galtung ha definito triangolo della violenza, composto dalla violenza diretta, dalla violenza strutturale e dalla violenza culturale. La violenza strutturale e gran parte della violenza diretta non sarebbero possibili senza la violenza culturale che legittima e rende un implicito culturale – da non mettere in discussione, ossia ovvio per tutti – l’uso della violenza, la costruzione dei mezzi a essa necessari e lo spreco di risorse pubbliche a questo scopo.” leggeretutti

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