L'epidemia dello spettacolo

08 febbraio, 2020 | 24 comments

Questo articolo è stato pubblicato, in versione leggermente ridotta, su La Verità di venerdì 7 febbraio.

Come molti, cerco anch’io di tenermi informato sull’evolversi dell’epidemia di Coronavirus 2019-nCoV, sulle probabilità di contrarlo e sulla sua gravità. Ma non è facile. Mentre mi districo tra gli aggiornamenti e le raccomandazioni delle autorità sanitarie, il seme del microbo ha attecchito sul terreno di un’opinione pubblica affamata di simboli e di ossessioni e da lì ha generato una foresta narrativa che nulla dice degli eventuali pericoli della malattia, moltissimo di quelli di una società imprigionata nelle trame immateriali dello «spettacolo» (Guy Débord).

I primi a muoversi sono stati gli alfieri delle vaccinazioni obbligatorie. Ancora non esiste un vaccino per difendersi dal Coronavirus cinese quindi (!), spiegava il nostro rappresentante OMS ai microfoni di Radio Radicale, «il rimedio principale è il vaccino contro l’influenza» e «a maggior ragione» contro la polmonite, cioè contro altre malattie. Massì. Se ci duole un dente fasciamoci un piede, che male non fa. Del resto, ha poi aggiunto, «noi siamo un paese vulnerabilissimo. Dal ’99, quando il Parlamento ha sospeso o attenuato l’obbligo di vaccinazione per entrare nelle scuole, ci sono decine di migliaia di giovani… non vaccinati. Queste sono vittime predestinate». Mentre cerchiamo di capire che ci azzecca con l’epidemia cinese, facciamo timidamente notare che dal 1999 al 2017 (quando fu rintrodotto l’obbligo) il tasso di adesione alla vaccinazione anti-polio-tetano-difterite è invece rimasto invariato, mentre quello all’anti-morbillosa è addirittura cresciuto di venti punti percentuali. Mais passons. Altri hanno fatto il salto ancora più lungo, brandendo il vaccino immaginario per annichilire i propri nemici: immaginari. «Desidererei,» scrive un noto virologo su Twitter, «che si trovasse immediatamente un vaccino contro il coronavirus [anche] per il piacere di vedere gli antivaccinisti implorare la vaccinazione in ginocchio sui ceci». Il riferimento di questo tecnico e olimpico auspicio è con tutta evidenza il fiabesco sottogruppo di coloro che rifuggirebbero qualsiasi vaccino siccome l'aglio i vampiri, non chi vorrebbe solo scegliere se e quali farne, o magari più semplicemente discuterne col proprio medico senza fargli rischiare la radiazione e la gogna. Giacché questo secondo gruppo ha il difetto di esistere, mal si presterebbe al copione.

Ci sono poi quelli asserragliati nel fortino dell’amore, i sempre-buoni che lottano contro il Paese incattivito e crudele. Ecco il sindaco di Firenze apparire in video con un signore dai tratti orientali per denunciare «lo sciacallaggio che alcuni fanno per trovare soltanto una scusa per l’odio e l’esclusione». Il virus è solo «una scusa», l’hashtag #AbbracciaUnCinese (sul serio). Ecco ogni aggressione o ipotesi di aggressione a persone con gli occhi a mandorla diventare un’«emergenza sinofobia», il sintomo di una «psicosi razzista» che va espiata in pubblico con apposite mangiate riparatrici di involtini primavera, a favor di Instagram sotto l'immancabile hashtag. Ed ecco i cronisti a caccia di mamme preoccupate dal rientro in classe di un compagnuccio dalla Cina. «C’è il rischio di una caccia all’untore», ammoniscono gli stessi che chiamano migliaia di bimbi sani «piccoli untori» e gioiscono se li si caccia a pedate dagli asili. Secondo l’OMS è possibile che il virus si trasmetta anche da ospiti asintomatici, ma Alberto Villani (SIP), lo stesso a cui «ha fatto molto piacere» che il trascorso governo abbia confermato il divieto di frequenza scolastica per chi non si vaccina contro malattie scomparse da decenni nel nostro Paese o per le quali non è in corso alcuna epidemia, ci informa oggi dalle pagine del Corriere che se invece incombe un’epidemia allora è ingiusto e «non ha senso» imporre una breve quarantena agli alunni provenienti dalle zone dove infuria. Perché, adesso sì, il rischio è solo «teorico» e comunque «se esiste è altamente improbabile». Sullo stesso spartito canta l'UNICEF. Nel 2018 il portavoce per l'Italia esprimeva «apprezzamento per il superamento della [sospensione del]l’obbligo vaccinale come requisito per l’iscrizione e la frequenza scolastica» e lanciava un appello affinché la «tutela della salute dei bambini – in particolare i più vulnerabili – non sia demandata al senso di responsabilità dei singoli cittadini» Oggi, non essendoci di mezzo le punture, scopriamo invece che bisogna «dire no a qualsiasi pregiudizio e discriminazione» perché «nessun bambino è un virus». E «i più vulnerabili»? Qui non servono, quindi restano in panchina.

Per l’eurodeputata Alessandra Moretti, «se ogni Stato rimane sovrano, limita l’autorevolezza dell’Europa a essere rilevante anche per questi casi». Si chiede perciò se «saremo capaci di rinunciare… a un pezzo di sovranità anche per quanto riguarda la salute e la sicurezza sanitaria… per diffondere un sistema di tutela europeo». Chiaro: se la malattia vola sulle ali del globalismo, ci vuole più globalismo. Non manca, né può mancare, «il clima», che sta oggigiorno alle cronache come il curry alla cucina indiana: «L’epidemia da coronavirus in atto», scrive un medico sul Fatto Quotidiano, «rientra tra le conseguenze del cambiamento climatico in atto». Chi lo ha detto? Al Gore, sicché. Per chiudere il cerchio un lettore mi scrive preoccupato: «Ma il contante? Possibile che nessuno abbia ancora detto che veicola i virus?». No, ma siamo fiduciosi. Nel frattempo arriva una buona notizia, che in un istituto di Roma si sarebbe isolato il genoma del virus. Che cosa è emerso? Quali sono i risvolti pratici della scoperta? Non si capisce, non si sa, perché il vero scoop è ben altro: che la squadra di ricerca sarebbe composta da sole donne, pare addirittura «meridionali». A parte il chissenefrega, sentirlo annunciare come un fatto straordinario dai difensori della parità di genere fa sempre un certo effetto.

Più di un commentatore ha lamentato la troppa politicizzazione della vicenda, ma francamente mi sembra un understatement. Ciò che vedo è piuttosto un evitamento sistematico e centrifugo dell’oggetto, l’incapacità di considerare il suo dato e la compulsione di digerirlo in una griglia immateriale di desideri, rappresentazioni e ossessioni per deformarlo fino a renderlo irriconoscibile e inerte, prostituibile alla qualsiasi. Vedo un teatro senza finestre sulla realtà, dove della realtà entrano solo poche ombre per farsi pretesto di un copione già scritto. Come a teatro, tutto diventa appunto spettacolo con i riti collettivi clowneschi sui social, le formule ripetute in coro, i battimano a comando, le star da acclamare, i figuranti e l’azione che converge sul finale escogitato dagli autori e atteso dal pubblico, tra peripezie libere di svilupparsi senza vincoli di verosimiglianza, raziocinio e coerenza.

In questo teatro o circo ci si diverte e ci si rassicura a vicenda, si gode nell’assistere all’elegante farsi dei propri sogni sul palco. Resta però il problema della finzione che, per quanto collettiva e ripetuta, non può incidere sulla realtà a cui così liberamente si ispira. Non so quanto sia grave l’epidemia di Coronavirus, ma il fatto di non riuscire a focalizzarla nella sua sostanza tutto sommato banale segnala un problema che supera per gravità ogni eventuale emergenza sanitaria: quello di una civiltà accecata dalle proprie consolanti finzioni e sprezzantemente ignara di tutto ciò non le avvera. E perciò destinata a subirlo.


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disperato 18 marzo, 2020 13:57

Gentile Pedante, non riesco più ad accedere al suo twitter come lettore, come faccio sempre, è una disposizione voluta da Lei o dal sistema?

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disperato 20 marzo, 2020 14:15

Gentile Pedante, mi pare di capire che non si tratti di censura ma di autocensura, me ne dispiaccio ma la capisco, sono tempi bui in cui avere paura.

Voglio anche invitare i lettori del blog a sentire quel che dicono sul coronavirus sia Stefano Montanari, sia Samuele Ceruti (che è un medico svizzero e ha rilasciato un'intervista molto interessante a Matteo D'Amico).

Premetto che si tratta di campane molto diverse da quelle che si sentono in tv, e personalmente credo anche molto più affidabili, se non altro per una questione di logica. Infatti in Italia i morti con coronavirus sono ad oggi 3405, anche se fossero tutti morti di coronavirus (e non di altre patologie come in molti casi è) non mi sembrano numeri da giustificare la legge marziale e la conseguente distruzione economica del paese.

Intendiamoci, vi sono delle leggi, in particolare il coprifuoco, e vanno rispettate, ma si può ancora dire che i politici (destra e sinistra non c'è differenza) stanno sbagliando tutto? Voglio dire che in Italia vi sono ogni anno oltre 600000 morti di cui 49000 per infezioni contratte in ospedale, che quindi potrebbero essere salvati semplicemente con maggiore igiene. E noi fermiamo il paese, cancelliamo i diritti costituzionali, forse portiamo il paese in default (con tutti i nostri risparmi) per poche migliaia di morti al massimo (perché insisto bisogna distinguere i morti con dai morti da coronavirus). A me sembra un delirio.

Anche perché non è che quando l'Italia sarà un paese del terzo mondo l'aspettativa di vita non avrà delle cadute verso il basso. Alla fine i morti complessivi saranno molti di più (a mio parere) di quanti non ve ne sarebbero stati lasciando andare le cose come devono andare, senza fermare niente e senza cancellare la democrazia.

Come dire: avete rinunciato alla libertà per la sicurezza, non vi meritate e non avrete né libertà né sicurezza.

Saluti.

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disperato 16 marzo, 2020 14:37

Ho ascoltato un'intervista al matematico Odifreddi in cui pronosticava milioni di morti per coronavirus, dal momento che il 6% di coloro che risultano positivi muore. Inutile provare a spiegare che morire con il coronavirus e di coronavirus sono due cose completamente diverse e che quasi nessuno muore di coronavirus.

Poi ho letto un'intervista a tale Porro su LaVerità in cui raccontava la sua esperienza e guarigione, e sembrava che avesse ricevuto la grazia dalla Madonna. Come se non bastasse il Porro ha voluto precisare di essere guarito senza l'uso della vitamina C concludendo che tale vitamina non serve a un tubo. Inutile provare a spiegare che il fatto che lui sia guarito senza vitamina C non prova assolutamente l'inutilità della stessa.

Porro e Odifreddi sono persone intelligenti, e allora perché se ne escono con simili affermazioni? Perché?

Ho l'impressione che finirà malissimo, e non sarà colpa del virus.

Saluti.

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GFR3101 02 aprile, 2020 17:27

Gentile @disperato, forse la premessa dell'ultimo interrogativo deve essere invertita!

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disperato 15 marzo, 2020 18:51

Voglio segnalare che il blog di Stefano Montanari, che mostra con competenza, numeri ufficiali alla mano, come non vi sia alcuna emergenza sanitaria da coronavirus (semmai il problema è il numero di posti letto negli ospedali), sia reso praticamente inaccessibile da alcuni giorni.

La censura sta stringendo le maglie sempre più, mi aspetto che presto oscureranno la rete così avranno il monopolio dell'informazione, del resto questo regime si regge esclusivamente sulla menzogna: a un esame appena serio dei dati (dal punto di vista sanitario, occupazionale, culturale, demografico) non c'è nessuna ragione per sostenerlo o anche solo apprezzarlo.

Se gli italiani dovessero aprire gli occhi crollerebbe su se stesso immediatamente.

Ma non credo che gli italiani, in maggioranza, apriranno mai gli occhi.

Saluti.

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disperato 15 marzo, 2020 11:20

Stamattina esco, come consentito dalla legge marziale, per comprare il giornale, e le paste, come tutte le domeniche. Scopro che le tabaccherie sono aperte mentre le pasticcerie no. Evidentemente chi ci vuole sterminare (perché di questo si tratta, ormai è chiaro) non sa che gli zuccheri uccidono anche più del tabacco, o forse ha fatto dei ragionamenti altri che mi sfuggono.

A parte ciò, prendo atto dei numeri ufficiali, vi sono ad oggi (il dato è preso sia da Televideo Rai che da LaVerità) 1441 morti con coronavirus (non discuto quanti siano i deceduti di coronavirus perché poi ci si mette a ridere e invece la questione è tragica), mentre in Italia vi sono ogni anno 600000 morti complessivi, di cui 49000 per malattie infettive contratte in ospedale.

Se la popolazione fosse logica e razionale non servirebbe aggiungere altro, ma siccome la capacità di ragionare è in gran parte perduta, vi domando: dove sta l'emergenza sanitaria?

Posso dire che è stata creata ad arte dalla stampa e dalla televisione (e dai tagli dei posti letto con "ce lo chiede l'europa") ma che in termini sanitari non esiste? O rischio il carcere?

Quello che è certo è che alla fine di tutto moriremo in massa, non di coronavirus ma di fame.

Intanto il MES è alle porte, falliremo e compreranno tutti i nostri beni per due spicci.

Poi se qualcuno proverà a protestare sarà vaccinato, e sottoposto a 5G, così ben debilitato non avrà la forza per ribellarsi.

P.S. I vaccini contro i coronavirus, e in genere contro i virus che non danno immunità, non possono funzionare (nel senso di proteggere dall'infezione, se invece l'obiettivo è arricchire le case farmaceutiche, o ancora meglio, facendoli sporchi, danneggiare la popolazione è un altro discorso), come spiegato sia da Stefano Montanari, sia da Loretta Bolgan, sia da tanti altri.

Saluti.

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disperato 10 marzo, 2020 14:54

Tutto mi potevo aspettare tranne che ad un certo punto della vita l'unica parola di verità (che è sovversiva e pericolosa per chi la pronuncia in pubblico almeno dai tempi di Socrate) venisse da Sgarbi, uomo intelligente e spregiudicato, ma non proprio il tipo controcorrente che si sacrifica per l'interesse generale..., eppure è l'unico politico che in alcuni video amatoriali di pochi minuti racconta la situazione surreale che stiamo vivendo nostro malgrado con la "problematica coronavirus", di come la democrazia sia stata sospesa e l'economia azzerata.

Guardatevelo su Twitter, è anche divertente.

Saluti.

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disperato 05 marzo, 2020 19:00

E mentre si discute di coronavirus, ovvero di una influenza appena più preoccupante del solito, ma comunque senza che vi sia nulla di nuovo sotto il Sole, da un lato ci stanno per distruggere economicamente con l'approvazione del MES (e si sapeva), dall'altro ci stanno per uccidere fisicamente con la diffusione del 5G (e io proprio non lo sapevo). A questo riguardo segnalo il video di Sacha Stone "5G Apocalipse-The extinction event" in cui si mostrano alcuni studi sugli effetti dei campi elettromagnetici, il tutto è davvero terrorizzante (altro che coronavirus). Voglio dire che sapevo che i campi elettromagnetici interferiscono col corpo umano e possono provocare tumori, ma qui siamo davvero oltre, e il titolo "the extinction" non è per nulla esagerato. Io sono veramente rimasto sconvolto, perché non ci sarà alcun modo di sfuggire a questa trappola, salvo fare la rivoluzione e costringere i governanti a levare le antenne e proibire questa nuova tecnologia dagli effetti sugli esseri viventi veramente impressionanti.

Saluti.

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disperato 04 marzo, 2020 17:21

Segnalo l'articolo di LaVerità a pag.9 di oggi "Quando l'Italia viveva senza isterismi" di Irene Cosul Cuffaro in cui si evidenzia come le epidemie ci sono sempre state e così i morti, solo che una volta i politici e i giornalisti essendo persone serie non gridavano alla peste e non fermavano il paese. Ad esempio nel 1969 vi furono nel belpaese 13 milioni di influenzati e 5000 morti, ma non chiusero le fabbriche e nessuno allora morì di fame (questa volta ho l'impressione che sarà diverso).

Saluti.

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disperato 27 febbraio, 2020 12:22

Riguardo a questo nuovo coronavirus mi permetto di consigliare di non ascoltare nessun giornale e nessuna tv. Nemmeno LaVerità di oggi che scrive un articolo a pag.9 "Non è soltanto una brutta influenza Bisogna sapere cosa combattiamo" di tale Puccetti in cui riporta delle cifre non credibili benché ufficiali: infatti non abbiamo la minima idea di quanti siano davvero i contagiati visto che molti sono asintomatici, né sappiamo quanti siano i morti da coronavirus rispetto a quelli con il coronavirus ma deceduti per altre patologie.

Suggerisco invece di visionare il blog di Stefano Montanari e in particolare l'articolo "Il coronavirus secondo l'ordine nazionale dei biologi" in cui si trova un video molto interessante di Andrea Del Buono immunoallergologo che riporta la discussione su dei binari di razionalità tranquillizzando e dando anche dei consigli pratici su cosa mangiare e come comportarsi per difendersi (fedele alla logica che un virus o batterio non bastano ad uccidere ma ci vuole un ambiente come detto a suo tempo da Bechamp).

Resta da capire perché hanno voluto creare il panico.

Per vendere vaccini?

Per distogliere l'attenzione dai problemi economici, a cominciare dall'approvazione del MES?

Certo che con questa classe dirigente la sfiducia è un obbligo morale.

Saluti.

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Herzog 15 febbraio, 2020 07:21

Mi scuso del copia-incolla, è solo un mio modo per "maneggiare" delle perle. Grazie!

"Vedo un teatro senza finestre sulla realtà, dove della realtà entrano solo poche ombre per farsi pretesto di un copione già scritto. Come a teatro, tutto diventa appunto spettacolo con i riti collettivi clowneschi sui social, le formule ripetute in coro, i battimano a comando, le star da acclamare, i figuranti e l’azione che converge sul finale escogitato dagli autori e atteso dal pubblico, tra peripezie libere di svilupparsi senza vincoli di verosimiglianza, raziocinio e coerenza."

"In questo teatro o circo ci si diverte e ci si rassicura a vicenda, si gode nell’assistere all’elegante farsi dei propri sogni sul palco. Resta però il problema della finzione che, per quanto collettiva e ripetuta, non può incidere sulla realtà a cui così liberamente si ispira."

"...segnala il problema... di una civiltà accecata dalle proprie consolanti finzioni e sprezzantemente ignara di tutto ciò che non le avvera. E perciò destinata a subirlo."

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Efesto 14 febbraio, 2020 09:11

grazie, l'ultimo paragrafo, da solo, vale più di tutto quanto è stato scritto e detto sulla questione fin dall'inizio

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disperato 13 febbraio, 2020 15:03

Questo è un paese dove si processa un ministro dell'interno per sequestro di persona dato che ha difeso i confini nazionali e l'ordine pubblico (che poi è esattamente il motivo per cui esiste il ministero dell'interno).

E abbiamo una popolazione che discute se è giusto o sbagliato.

Ci preoccupiamo dei possibili danni futuri dei vaccini, dei virus, dell'inquinamento, ma il problema sono i danni presenti al sistema neuronale di una fetta enorme della popolazione. E non mi si venga a dire che in realtà sanno quello che fanno ma sono in malafede, la verità è che non sanno quello che fanno e le conseguenze per tutti sul lungo termine delle loro azioni.

Qui non c'è più nulla da salvare, il paese è perduto, vi sono zombie ovunque.

Scappate, scappate, scappate. E senza voltarvi indietro, non avete altra scelta se volete un futuro.

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Aristide 13 febbraio, 2020 20:55

Gentile @disperato,

Sanno benissimo quello che fanno. Il loro è un habitus caratteristico, che li distingue e che difficilmente possono dismettere o nascondere. Se uno vuole scappare libero di farlo, ma se scappi una volta lo farai sempre. E' quello che vogliono: apolidi, senza identità e senza radici. La retorica dell'uomo globale è solo cacca. Quando sei nella tua comunità con persone che parlano la tua stessa lingua e hanno la tua stessa cultura, semplicemente sei a casa. La battaglia è iniziata, è da fare qui, adesso.

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disperato 14 febbraio, 2020 11:03

Gentile @Aristide, sanno quello che fanno come lo sapeva Robespierre o qualche dirigente dell'unione sovietica.

Non si rendono conto che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, banalmente, quindi non sanno che stanno scavando la fossa per tutti, loro compresi.

Poi io non scappo semplicemente perché non è ho la possibilità, e resto qui a lottare (che poi vuol dire votare Lega, comprare LaVerità, cercare di non farsi fregare dalle banche, evitare i vaccini e poco altro), ma credo che un giovane neolaureato faccia bene a scappare a Londra o in Svizzera per salvarsi, salvo poi tornare magari tra vent'anni. Saluti.

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Herzog 15 febbraio, 2020 14:28

Gentile @Aristide, nell'eterna battaglia tra dominanti e dominati, di cui lei parla, a me sembra che anche oggi si possa identificare nella strategia dei dominanti l'uso attualizzato del metodo "panem et circenses". E ho scarsa fiducia nel buon esito della battaglia per i dominati.

Trascrivo, a proposito di panem e circenses, un brano tratto da Étienne De La Boétie, Discorso sulla servitù volontaria (1549). (Si parla di Ciro il Grande fondatore dell'impero Persiano).

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Herzog 15 febbraio, 2020 16:10

Ops! è saltato la trascrizione del brano tratto dal Discorso sulla servitù volontaria. Lo aggiungo qui:

"...L'astuzia dei tiranni nell’abbrutire i propri sudditi più che in ogni altro caso si è manifestata in modo evidente nel trattamento che Ciro riservò agli abitanti della Lidia, dopo essersi impadronito di Sardi, capitale di quella regione, e dopo aver fatto schiavo il ricchissimo re Creso che si era rimesso nelle sue mani. Giunse notizia a Ciro che gli abitanti di Sardi erano scesi in rivolta. Avrebbe potuto ridurli in un attimo ai suoi voleri; ma non volendo distruggere una così bella città e neppure essere obbligato a tenervi di guardia un esercito, per garantirsene la sottomissione, ricorse a questo espediente: vi fece collocare bordelli, taverne e giochi pubblici e bandì un’ordinanza con cui i cittadini erano autorizzati a farne uso come volevano. E questa specie di guarnigione gli rese così buon servizio che da allora non ci fu più bisogno neppure di un solo colpo di spada contro gli abitanti della Lidia. Questi poveracci si divertivano a inventare ogni tipo di gioco a tal punto che i latini, per indicare ciò che noi chiamiamo passatempi, trassero dal loro nome il termine “ludi”. ..."

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Aristide 16 febbraio, 2020 00:12

Una geremiade copia/incolla. Complimenti.

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disperato 21 febbraio, 2020 20:16

Gentile @Aristide, forse sono stato troppo precipitoso a consigliare Londra e comunque l'Inghilterra. E' vero c'è stata la Brexit, ma questo non significa che lì ripristineranno la democrazia. Anche lì il liberismo con le sue ancelle, femminismo e politicamente corretto, si è probabilmente spinto troppo oltre.

Ad esempio a Bristol pare che abbiano deciso di punire il reato di opinione con l'esclusione dalle cure mediche, che è un modo come un altro per sopprimere ogni forma di dissenso e magari anche il dissidente stesso. Anche perché, e lo dico solo in quanto protetto dall'anonimato, nei paesi anglosassoni nella selezione per l'accesso all'università si va per quote, tanti uomini, tante donne, tanti di un'etnia...e quindi c'è la possibilità concreta che se uno vuole farsi curare da un bianco (e non da uno di colore) o da un uomo (e non una donna) non sia per razzismo ma perché sa che per il maschio bianco la selezione è stata molto più dura e basata su criteri oggettivi. Un po come mi risulta succede in India dove ho letto che chi va in ospedale non vuole farsi operare da medici di casta inferiore perché sa che sono diventati medici per diritto di quote e non necessariamente per merito. Alla fine il femminismo e il politicamente corretto danneggia in primis le donne e le persone di colore davvero capaci, che ci sono, ma che il sistema non permette di distinguere dagli altri.

E quindi in conclusione non resta che la Svizzera, o forse ha ragione Lei, anche per il giovane tanto vale restare a combattere in Italia, poiché si tratta di una guerra terribile comunque e quindi tanto vale farla nel proprio paese (coronavirus permettendo, che non ho ancora capito come tutti quanto è grave, e questo, cioè l'impossibilità di avere informazioni attendibili, è il vero problema e il segno più tangibile della decadenza dei tempi).

Saluti.

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disperato 24 febbraio, 2020 17:35

Gentile Aristide a conferma che l'Inghilterra non è più uno stato di diritto (come l'Italia) e non è detto che ritornerà mai ad esserlo (come del resto l'Italia) segnalo il blog di Stefano Montanari e più precisamente l'articolo del 24 febbraio 2020 "Bobby" in cui si mostra che anche lì, come qui da noi, vi sono dei casi Bibbiano (forse, se possibile, anche peggiori).

Ormai tutto l'occidente è diventato l'impero del male, non abbiamo nulla da invidiare alle purghe staliniane.

Bisogna prenderne atto tutti, come prima cosa.

Come seconda... non saprei, ma è evidente (da come vota la popolazione) che siamo molto lontani da una presa d'atto collettiva, per cui intanto cerchiamo di realizzare il primo punto, diffondendo le informazioni che il regime nasconde.

Saluti.

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Mario M 09 febbraio, 2020 19:42

Il virus non ha metabolismo, vita propria. Secondo Arthur Baker essi sono il prodotto o le scorie del processo di distruzione delle cellule che il nostro organismo mette in atto

https://www.medicinenon.it/bfd_download/il-mito-della-teoria-dei-germi

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disperato 09 febbraio, 2020 15:46

Caro Pedante io ho rinunciato da tempo alla speranza di capire cosa sta succedendo a livello geopolitico globale. Continuo ad ascoltare tv e leggere quotidiani ma sono consapevole che purtroppo la realtà è altra cosa, ed è fuori dalla mia portata.

Certo l'idea di poter trovare un vaccino per un virus nuovo nel giro di pochi giorni sa più un barzelletta che altro, un vaccino andrebbe quantomeno testato per valutarne l'efficacia e gli effetti collaterali, quindi servirebbero, mi pare, come minimo anni (parlo a livello farmacologico, non legale, perché sappiamo che da un punto di vista giuridico i vaccini sono considerati presidi medici e per legge non vengono testati, e questo è un altro problema) .

Quanto all'idea che i bambini non vaccinati non debbano entrare a scuola mentre quelli che vengono da zone a rischio non possano essere limitati neppure per pochi giorni mi sembra una politica che si commenta da se, ma che è in linea con le pseudologiche degli ultimi decenni.

Infine il contante veicola virus? L'hanno detto, non per questo specifico, ma l'hanno detto. Mi ricordo di un articolo di giornale in cui si magnificavano le magnifiche sorti e progressive della Svezia dove il contante sta scomparendo, e si evidenziava come i soldi cartacei sono sporchi e veicolano malattie, vuoi mettere la carta di credito?

E se poi ti bloccano il conto? Cazzi tuoi.

Saluti.

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Aristide 09 febbraio, 2020 13:57

Gesù disse di perdonare 70 volte 7, mica all'infinito.

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Roxgiuse 08 febbraio, 2020 22:31

Il contante veicola il virus...Ma cosa fa Pedante? Lei istiga. Già coronavirus evoca una valuta. Comunque davvero, si sono perse le relazioni tra le cause e gli effetti. Esistono solo reazioni emotive completamente avulse dagli stimoli che le hanno generate. Una vera psicosi collettiva.

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