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Hanno tutti ragione | Nulla è vero, tutto è complotto. La realtà parallela dei rossobruni d'Italia

Hanno tutti ragione | Nulla è vero, tutto è complotto. La realtà parallela dei rossobruni d'Italia
Questo è il numero di venerdì 13 maggio 2022 della newsletter Hanno tutti ragione, firmata da Stefano Cappellini. Per attivare l'iscrizione clicca qui.
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La guerra russa in Ucraina ha prodotto una specifica ondata di rossobrunismo, inteso come la convergenza di opposti estremismi su temi e azioni comuni. Convergenza anche stavolta non simmetrica: storicamente è quasi sempre il bruno che annette il rosso. Perché sia il bruno a mangiare il rosso è evidente. Un antimperialismo rancido e strabico, il "rosso", è totalmente messo al servizio della narrazione bruna: le democrazie liberali sono in fondo peggio delle dittature, la propaganda Nato più pervasiva di quella russa, in quanto occulta. E ancora: i dittatori, pur dittatori, combattono anche in nome della libertà dal Grande Capitale e dal Grande Reset e, in realtà, comprimendo i diritti civili del loro popolo lo accudiscono e lo preservano dalla schiavitù occidentale. Una visione squisitamente fascista.
 
Ha destato scalpore che la serata santoriana Pace proibita sia finita anche su Byoblu, network specializzato in complottismo e negazionismo diretto dall'ex 5S Claudio Messora, famigerato ai tempi per aver rassicurato Boldrini sulla sua non stuprabilità. Michele Santoro si è giustificato spiegando che il segnale era libero (vero), ma nessuno dei "pacifisti" si è interrogato sul punto, e cioè perché una realtà come Byoblu si sentisse così in sintonia con la serata da prenderne la diretta.

Come i 5S, Byoblu è un laboratorio rossobruno. Sulle sue pagine ha trovato spazio l'umbro Moreno Pasquinelli, già leader dell'ambiguo e screditato Campo antimperialista ai tempi dell'invasione americana dell'Iraq. Anche Pasquinelli è passato attraverso la fase No Vax. Ha fondato il Fronte del dissenso (Fronte è parola connotata a destra). Sulle pagine di propaganda No Vax, si trovano i suoi dialoghi in video con l'ineffabile "filosofo" pseudomarxista Diego Fusaro, uno degli influencer rossobruni più presenti e seguiti, sempre impegnato a rivestire di nastrini bolscevichi contenuti chiaramente reazionari. Pasquinelli, ovviamente, in sé rappresenta poca cosa. Ma le teorie che vogliono il popolo ingannato da poteri occulti e sovranazionali, e che fondono anticapitalismo di matrice comunista e antimondialismo di stampo sovranista, non sono più confinate in nicchie estremiste. Anzi la principale caratteristica del rossobrunismo contemporaneo è proprio l'uscita dai vecchi ghetti ideologici e sperimentali e la produzione di un "senso comune" che, se si volesse scimmiottare il lessico indigeno, si potrebbe definire "mainstream".
 
Il rossobrunismo di matrice complottista ha origini in Italia nei tardi 70, quando una frangia del neofascismo teorizzò l'unione di rossi e neri contro il Sistema, maiuscolo ovviamente, entità indefinita che riassume il potere economico, finanziario e mediatico. Ne nacque anche un gruppo terroristico, Costruiamo l'azione, peraltro largamente infiltrato dai Servizi. Secondo Costruiamo l'azione il Sistema era felice che i giovani di opposta fazione si sparassero tra di loro, mentre la soluzione era cominciare tutti a sparare sul Sistema, annullando tutte le differenze in nome del comune nemico (uno dei leader di Cla, Sergio Calore, praticò il rossobrunismo anche in chiave matrimoniale: sposò infatti un ex brigatista rossa prima di essere misteriosamente assassinato a Tivoli nel 2010 con un colpo di piccone, circostanze mai chiarite). L'annullamento delle differenze di campo giustificato dal disvelamento del complotto che tutti ci opprime è un passaggio chiave del rossobrunismo attuale, la cui influenza sull'opinione pubblica contemporanea è facilmente misurabile.
 
La destra vincente a livello mondiale non è più quella legge e ordine, di tipo reaganiano. È quella che nega ogni vincolo sociale, anarco-individualista, che relativizza ogni fenomeno, che pratica l'antiscientismo e rimuove i problemi reali ascrivendoli a complotti, intrighi, mistificazioni eterodirette dell'alto. Si è è visto chiaramente con la pandemia e la guerra. Il risultato finale effettivo è che non esiste ragione reale di essere Sì o No Vax, pro Putin o pro Ucraina, sono considerate tutte contrapposizioni artificiose provocate dall'alto, distinzioni fasulle. Dunque: tutto quello che pensi è falso e siamo vittime, come direbbe Orsini, di "quello che non ci dicono". Chiaro che, su queste basi, non ha più senso nemmeno la divisione destra-sinistra, teoria che infatti è il cavallo di battaglia dell'esperimento rossobruno di maggior successo, quello del Movimento 5 Stelle.

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