IDEATO E DIRETTO
DA ANTONIO CANTARO
E FEDERICO LOSURDO

IDEATO E DIRETTO DA ANTONIO CANTARO E FEDERICO LOSURDO

Guerra all’umano

C’è una lezione negli avvenimenti spaventosi di queste settimane. Gli errori si pagano, prima o poi. Anche quando in realtà sono crimini. Crimini contro la vita, come cantava Pierangelo Bertoli. Da quarant’anni non si fa altro: contro la natura e l’ambiente; contro il diritto e l’umanità; contro la vita, sempre più ridotta a merce; contro l’intelligenza e lo spirito. Tutto ciò ha un nome: guerra.

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Morti sul lavoro, morti di lavoro

Continua, incessante la guerra al lavoro. Non solo gli incidenti nei cantieri e nelle officine, i morti sul lavoro.  Ma quella più invisibile e sottile, ma altrettanto disumana, che consuma quotidianamente le nostre vite. Morti di lavoro. Ne parleremo l’intera giornata di venerdì 19 aprile nel secondo modulo della Scuola di educazione alla politica Vivere la Costituzione, a partire da un film del grande regista e intelettuale Ken Loach.

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Essere uomini, essere in-relazione

Il Tu è più difficile da pensare che l’Io, quasi che l’io per essere vero debba prescindere dall’altro. Ideologia. Il primo atto comunicativo non è lo scambio economico, ma il pianto. Il rapporto sociale primario è il bisogno inerme e il dono gratuito.

Intelligenza artificiale. O della “guerra all’umano”

L’IA è sempre più una meta-tecnologia in guerra con l’umano che ci comanda di “Agere sine Intelligere”. L’uomo connesso è sempre meno un uomo relazionale. Nessun Dio ci salverà, solo una mobilitazione collettiva può farlo.

Perché disumanizziamo?

Contro l’umano che disumanizza. L’uomo è il prodotto di se stesso, delle condizioni nelle quali è posto e degli strumenti e delle istituzioni sociali che produce e dalle quali è prodotto. E quindi la sua umanità è sempre in crisi, è sempre una ri-conquista.

Intelligenza artificiale e principio personalista

L’improbabile scenario di una ribellione delle macchine. E i rischi reali di una riduzione dell’uomo a quantità fungibile, classificabile e “computabile”. Potenzialità e limiti dell’approccio europeo a fronte delle logiche commerciali delle grandi multinazionali.

Vizi e virtù del regolamento UE sull’intelligenza artificiale

Al di là del trionfalismo con cui l’Unione europea ha annunciato l’approvazione del regolamento, in realtà, come tante volte accade, “la montagna ha partorito il topolino”. La domanda elusa: guerra all’umano o guerra dell’uomo contro sé stesso? Come e a quali fini regolamentare.

Critica alle magnifiche e progressive sorti dell’IA

Si discute dell’utilità dell’intelligenza artificiale, per non parlare del vero tema: il suo utilizzo perverso, predittivo e previsionale. Per non parlare di un mondo governato da un tecno-capitalismo che lo desidera inchiodato ad un eterno presente. Senza imprevisti, senza politica, senza più gli uomini.