4 luglio 2022 - 07:12

Fake news: ecco come arriva in Italia la propaganda russa sul web

di Milena Gabanelli e Simona Ravizza

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News-Front.info è un’agenzia di stampa che nasce in Crimea il 25 novembre 2014, pochi mesi dopo l’occupazione russa. Il fondatore e direttore dell’agenzia è Konstantin Knyrik, 33 anni, che è anche il capo del partito ultranazionalista filo-Cremlino Rodina, che in russo significa «Patria», e ha una divisione in Crimea. L’email del partito Rodina cherednichenko83@mail.ru è la stessa di Mediagroup News-Front, la società che pubblica il sito. Entrambe hanno sede in Crimea nel distretto di Bakhchisarai. L’indirizzo IP assegnato a News-Front è di proprietà della Storm System LLC con sede a Mosca. Il Tesoro americano segnala che Konstantin Knyrik agisce per conto dell’Fsb, ex Kgb (qui il documento). Per questa ragione è stato sanzionato da Usa, Ue e Uk. Sanzionati da Usa e Uk pure il cofondatore di News-Front Mikhail Sinelin, il vicedirettore Yevgeniy Glotov, e il finanziatore Yuriy Fedin.
La potenza di fuoco

Da febbraio 2022 a fine maggio, in concomitanza con l’invasione russa dell’Ucraina, News-Front.info, che pubblica i contenuti in 11 lingue, ha avuto 26,5 milioni di visualizzazioni. I siti che più lo citano e vi indirizzano maggior traffico (checked backlinks) sono per il 35,5% in tedesco; 20,2% in russo; 13% in spagnolo; 9,3% in slovacco; 7,8% in inglese; 4,6% in olandese; 3,2% in bulgaro; 1,7% in portoghese; 1,3% in francese e 2,4% in altre lingue. La fascia più numerosa di lettori è quella compresa tra il 25-34 anni (20,95%). Secondo NewsGuard, società indipendente che certifica l’attendibilità dei contenuti online, è un sito di propaganda e disinformazione perché non dichiara come si sostiene, quali sono le fonti degli articoli e non presenta le evidenze sui fatti narrati. Facebook ha sospeso la pagina il 30 aprile, Twitter e Youtube il 20 maggio.

La tela dalla Crimea alla Russia

I collaboratori di News-Front.info («Tutti volontari in giro per il mondo», è scritto sul sito nella sezione about us) lavorano anche per Anna-news.info, altro sito fondato da Knyrik, che ha la sede principale a Mosca e pubblica in russo, inglese, tedesco, francese e spagnolo. Nell’agosto 2021 il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, sulla base della decisione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale, ha firmato un decreto sull’«applicazione di misure economiche speciali personali e altre misure restrittive» contro Anna-news. Si presentavano solo in inglese invece Summurynews.com e Realbomb.info, attivi fino a inizio 2021, ma il codice sorgente di entrambi è in russo e i contenuti erano gli stessi di News-Front.info (sito mirror). Con l’aiuto della società di cybersicurezza Swascan, guidata da Pierguido Iezzi, vediamo tre esempi di come la disinformazione di News-Front arriva e si diffonde in Italia.

Nei Paesi democratici fortunatamente ognuno può pubblicare ciò che crede, ma il lettore quando apre un sito di informazione dovrebbe essere messo in grado di capire da dove arrivano le notizie che sta leggendo.

Il rimbalzo sui siti italiani

Primo esempio. Il 12 maggio 2022 alle 13.23 News-Front.info pubblica in lingua tedesca la notizia che preannuncia una «Destabilizzazione dell’ordine mondiale liberale» (qui). Poche ore dopo Controinformazione.info, con una traduzione dal russo di Luciano Lago, ripubblica lo stesso pezzo dal titolo «In arrivo la destabilizzazione dell’ordine mondiale liberale» (qui). Lo stesso giorno la notizia di Controinformazione.info viene resa visibile in modo automatico su 11 siti: alle 16.39 su freeanimals-freeanimals.blogspot.com, alle 16.51 su decamentelibera.blogspot.com; alle 16.58 su dadietroilsipario.blogspot.com; alle 17.18 su oitavomandamento.blogspot.com; alle 17.54 su malaalde.blogspot.com; alle 18.03 su sadefenza.blogspot.com; alle 18.07 su oshoite.blogspot.com; alle 18.59 su hrpereubu.blogspot.com; alle 19.13 su itruffatori.blogspot.com; alle 19.27 su unlungosogno.blogspot.com. Il 9 giugno la notizia è ripresa anche da parliamodi.news.
Secondo esempio. Il 21 marzo alle 8.17 News-Front pubblica in spagnolo «Estados Unidos quiere prolongar la crisis en Ucrania para aumentar las ganancias de los fabricantes de armas» (qui). Il testo compare il 23 marzo su lapekoranera.it con il titolo: «Gli Usa vogliono prolungare la crisi in Ucraina per aumentare i profitti dei produttori di armi» (qui). Il 16 aprile il contenuto rimbalza su parliamodi.news (qui) e il 2 maggio su tudonoticia.org (poi rimosso).
Terzo esempio. Il 26 gennaio Sakeritalia.it traduce un articolo pubblicato da News-Front il 24 gennaio, il 27 gennaio lo riprende tal quale Appelloalpopolo.it con il titolo «L’Ucraina trarrà vantaggio delle forniture di armi dagli USA e dagli Stati Baltici?» (qui).

Quanti lettori

Controinformazione.info da marzo a fine maggio ha avuto quasi 1,3 milioni di visualizzazioni. A partire dal 24 febbraio il sito ha tradotto da News-Front.info ben 32 articoli, rimbalzati a loro volta su altri 30 siti. Sempre da marzo a maggio, lapekoranera.it ha contato 1,65 milioni di visualizzazioni. La notizia sulla volontà degli Usa di prolungare la guerra per aumentare il business sulle armi è rimbalzata su un altro sito con 165.100 visualizzazioni (parliamodi.news). Nello stesso periodo, Sakeritalia.it, con a capo Andrei Raevsky, definito TheSaker e che pubblica contenuti anche in francese, tedesco, spagnolo e russo, ha ottenuto 415.100 clic. Risultano tradotti da News-Front 11 articoli come :«Le folli azioni del regime di Kiev hanno provocato caos e anarchia nelle strade di città pacifiche» (qui) pubblicato su News-Front il 7 marzo, oppure «La religione ucraina con i suoi falsi profeti» (qui), uscito su News-Front il 28 maggio. Appelloalpopolo.it, che ha ripubblicato a sua volta, ha avuto altre 61.100 visualizzazioni. Anche Vietatoparlare.it (qui), che usa News-Front come fonte, ne ha raccolte 78.200. Complessivamente i siti italiani su cui sono state ripubblicate notizie dell’agenzia diretta dal capo del partito Rodina hanno realizzato oltre 18 milioni di visualizzazioni in soli tre mesi. Senza contare i rilanci sui social, in particolare su twitter e nitter (social contro la censura simile a twitter), dove gli articoli tradotti da Controinformazione.info hanno avuto ampia eco. Per esempio quello del 16 febbraio: «Provocazione in stile “caschi bianchi”: l’#Ucraina prepara un disastro chimico nel #Donbass», o quello del 7 marzo: «I metodi del Terzo Reich: Zelensky e i “partner occidentali” dell’Ucraina portano le persone al massacro».

Quello che il lettore non sa

Nei Paesi democratici fortunatamente ognuno può pubblicare ciò che crede, ma il lettore quando apre un sito di informazione dovrebbe essere messo in grado di capire da dove arrivano le notizie che sta leggendo. Il 16 giugno a Bruxelles è stato presentato il nuovo Codice di buone pratiche (qui) con il quale i motori di ricerca e le piattaforme devono tutelare i loro utenti dalla disinformazione. Dovrebbero contrassegnare con una spunta verde il sito affidabile e con un punto esclamativo in rosso in caso contrario. E poi accompagnare con un browser tutte le informazioni relative agli indicatori specifici: attendibilità delle fonti, distinzione fra fatti e opinioni, se vengono ripetutamente pubblicate notizie false o titoli ingannevoli, chi finanzia il sito. Ma di fatto, denuncia NewsGuard, solo Microsoft sta andando in questa direzione, mentre tutti gli altri motori di ricerca (Google, Yahoo, DuckDuckgo ecc.) e le piattaforme social Meta (Facebook), Twitter e TikTok, non stanno facendo nulla. Il problema è che le Linee guida Ue del maggio 2021 (qui) raccomandano di aiutare gli utenti a orientarsi, ma non c’è nessun obbligo a farlo. Controinformazione.info si presenta così ai suoi lettori: «Siamo un pugno di persone che non si accontentano delle verità di comodo dell’apparato dei media ufficiali e che operano su un percorso di ricerca e di cognizione libera di idee, concetti e di visione alternativa delle informazioni e della realtà che ci circonda». Nessuno, però, dice al lettore che le notizie riportate pari pari da News-Front.info provengono da un sito diretto dal capo di un partito ultranazionalista direttamente legato al Cremlino.

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