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LA COSTITUZIONE MATERIALE DELLA CINA

Le ragioni storiche della crescita del capitalismo cinese fuori dall’economia-mondo finanziarizzata

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Formato: 135x215, 144 pagine / Luglio, 2022 / ISBN: 9788893132459
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La Repubblica Popolare Cinese non è uno tra i paesi sottosviluppati
che ha cercato di liberarsi dall’imperialismo restandone
prigionieri. Mao Zedong (1948-1976) l’ha costituita come entità
nazionale indipendente e autosufficiente, con l’impegno del
partito comunista per l’affermazione di rapporti di produzione
socialisti egalitari. Deng Xiaoping (1977-1992) ha attribuito
priorità allo sviluppo delle forze produttive per accelerare la
produzione di ricchezza, facendo del superamento continuo
della scarsità l’obiettivo del partito pur con l’aumento delle disuguaglianze
sociali. Zhu Rongij (1993-2003) lo ha perseguito
fino all’inserimento della Cina nell’Organizzazione Mondiale
del Commercio, adattando l’assetto istituzionale del paese alle
modalità richieste dall’ingresso nel mercato globale capitalistico
e dando ai mezzi di produzione controllati dal partito capacità
e forme societarie atte a sostenere la competizione su
quel mercato e a proteggersi dalle aggressioni del capitale finanziario
speculativo. Questi sono i passaggi storici sui quali si
fonda la costituzione materiale che orienta la crescita della Cina
nel nuovo millennio.

In Cina i rapporti di produzione sono capitalisti
e la produzione di plusvalore si basa
su un intenso sfruttamento della forza lavoro,
che ha scarsi spazi di resistenza. il
plusvalore è prodotto all’interno di un’area
di accumulazione separata dall’economiamondo,
governata dal partito comunista, il
quale controlla i mezzi di produzione essenziali
per lo sviluppo economico. a quest’area
affluiscono i capitali finanziari
provenienti dall’economia-mondo, che
contribuiscono alla crescita del paese producendo
in Cina per l‘esportazione e per il
mercato interno: l’ingresso invece è precluso
ai capitali finanziari speculativi.
L’elemento distintivo del capitalismo cinese
sta nel fatto che il capitale finanziario
è al servizio dell’economia reale e questo
consente una produzione di valore su scala
allargata, mentre nell’economia-mondo finanziarizzata
i capitali produttivi sono tributari
di quelli finanziari che distruggono
valore. il maggior sviluppo della produttività
e la crescita costante della produzione
di ricchezza in Cina dipendono da questo.
il partito comunista cinese ne trae legittimazione
in quanto consente di progredire
nel miglioramento delle condizioni di vita
della popolazione in controtendenza con la
generale crisi sociale del resto del mondo.
Su questo si basa il ‘socialismo con caratteristiche
cinesi’.

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