Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 18 aprile 2024

Zardins Magnetics di giovedì 18 aprile 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ La giostra della repressione. Un documento di Anna Beniamino a partire dal quale ripercorriamo anche la mobilitazione contro la sezione AS2 femminile de L’Aquila del 2019
✓ Un approfondimento sullo sciopero della fame in ambito carcerario
✓ Verso il 25 Aprile. Il racconto di una ribelle

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

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Giovedì 18 aprile alle 18 al pratone della Sapienza

Domani 18 aprile alle ore 18 assemblea al Pratone della Sapienza!

Contro gli accordi Italia-Israele!

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Ieri corteo alla Sapienza contro gli accordi università-Israele!

Ieri corteo di protesta alla Sapienza per la Palestina e contro gli accordi Università-Israele. Due compagni sono stati arrestati. Questa mattina presidio al tribunale dove si svolgerà il processo per direttissima!

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Il lato oscuro delle smart city/da Hebron a Venezia

Il lato oscuro delle smart city

da ilrovescio.info

La città intelligente
“Benvenuti nell’anno 2030. Benvenuti nella mia città – o dovrei dire ‘nostra città’. […] Shopping? Non riesco a ricordare cosa sia. Per la maggior parte di noi, ora si tratta della scelta di oggetti da utilizzare. Talvolta lo trovo divertente, e talvolta voglio che sia l’algoritmo a farlo per me. Ormai conosce i miei gusti meglio di me. […] La mia maggiore preoccupazione riguarda coloro che non vivono nella nostra città. Quelli che abbiamo perso per strada. Quelli che hanno deciso che tutta questa tecnologia era diventata troppo. Quelli che, quando i robot e l’AI hanno preso il posto di gran parte dei nostri lavori, si sono sentiti obsoleti e inutili. Quelli che si sono arrabbiati con il sistema politico e gli si sono rivoltati contro. Vivono vite differenti fuori dalla nostra città. Alcuni hanno creato piccole comunità autosufficienti. Altri semplicemente stanno in case vuote e abbandonate in piccoli villaggi del XIX secolo. Di tanto in tanto mi infastidisce il fatto di non avere
una vera e propria privacy. Non posso andare da nessuna parte senza essere registrata. So che, da qualche parte, tutto ciò che faccio, penso e sogno è registrato. Spero solo che nessuno lo usi contro di me. Tutto sommato è una bella vita […].”1
Queste sono le parole che Ida Auken nel 2016 – quando era parlamentare danese, Young Global Leader e membro del Global Future Council on Cities and Urbanization del World Economic Forum (WEF) – scrive in un breve articolo intitolato inizialmente Benvenuti nel 2030. Non possiedo nulla, non ho privacy, e la vita non è mai stata migliore, poi Ecco come potrebbe cambiare la vita nella mia città entro il 2030. All’epoca, il testo dove Auken immagina uno scenario venturo determinato dallo sviluppo tecnologico ricevette delle critiche: alcuni lo interpretarono come un’utopia dell’autrice, quando invece Auken – come si legge in una nota all’articolo – dichiara di aver solo mostrato un futuro possibile. Che quello descritto sia un sogno o meno, possiamo affermare che le nostre città stanno percorrendo la strada ipotizzata assumendo la forma delle cosiddette ‘smart city’.
La smart city è “un luogo che integra i sistemi fisici, digitali e umani nelle reti e nei servizi
tradizionali”2, è un luogo dove “i servizi, le infrastrutture e le strade [sono] connesse alla rete e [sono] così intelligenti da gestire i flussi di energia e di materiale, la logistica e il traffico”3. Nel 2016, ne La quarta rivoluzione industriale, Klaus Schwab – fondatore e presidente del WEF – scrive che “le città ‘intelligenti’ stanno estendendo continuamente il proprio network di sensori e lavorando su piattaforme dati che rappresenteranno lo spazio dove confluiranno diversi progetti tecnologici e dove implementare ulteriori servizi basati sull’analisi dei dati e su modelli diprevisione”4. Come prima conseguenza negativa di questo modello urbano Schwab indica la questione della privacy e della sorveglianza; come aspetto con effetti non ancora noti segnala i cambiamenti delle abitudini individuali dei cittadini. Schwab individua nella città “lo spazio dove l’innovazione viene generata”, una trasformazione di una rilevanza tale da dare luogo a cambiamenti economici, sociali e culturali. Come appunta l’autore, “la tecnologia e la digitalizzazione rivoluzioneranno ogni cosa, al punto da rendere l’espressione ‘questa volta è diverso’, spesso abusata o utilizzata impropriamente, perfettamente calzante. In parole povere, le principali innovazioni tecnologiche sono nel punto di promuovere un cambiamento epocale, nonché
inevitabile, a livello globale”. Che la tecnologia avrebbe modificato la natura stessa delle città è un dato affiorato anche in uno studio condotto dal Global Agenda Council on the Future of Software and Society5 del WEF, dove viene indicato il 2026 come l’anno di svolta per l’avvento delle smart city, inserite nella lista delle ventuno trasformazioni dovute allo sviluppo tecnologico.

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Giovedì 18 aprile a Villa Mirafiori/ La Tempesta, l’imprevisto palestinese nella guerra globale

<Nella tempesta di una tendenza strutturale alla guerra, mentre tutti i cantori del dominio vorrebbero farci spalancare la bocca davanti all’imperiosa necessità della Forza, le forze in campo dimostrano ogni giorno di più il loro carattere contingente. A noi il compito di attaccare i padroni di casa nostra, cioè di spezzare le collaborazioni tra il “nostro” Stato e i massacratori del popolo palestinese. Soltanto un movimento internazionale in grado di mandare in crisi il sistema-Israele potrà dire la propria sul futuro comune delle terre e della Terra. Mentre sale la tempesta, questo numero unico vuole soffiare in tal senso.>

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21 aprile a Viareggio/ Non inermi ma in armi

Riceviamo dalle Donne in Cantiere <per un 25 aprile femminista, antifascista e antisionista.>

Iniziativa su donne e Resistenza in Italia e in Palestina – domenica 21 aprile alle 17 c/o Cantiere sociale versiliese, Viareggio

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Sabato 13 aprile 2024/Per la Palestina!

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Bologna e Venezia: città del controllo a confronto!

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Ascoltate questa sera Zardins Magnetics/ giovedì 11 aprile 2024

Zardins Magnetics di giovedì 11 aprile 2024

Questa sera ascolta Zardins Magnetics su Radio Onde Furlane, dalle ore 20 alle 21 e 30 circa.

Gli argomenti:

✓ Resistere all’istigazione al collaborazionismo dello Stato
✓ Ancora sui due dragoni dell’anarchismo d’azione, a partire da un testo di Juan sulle cause della lotta rivoluzionaria
✓ La giostra della repressione. Uno scritto di Anna Beniamino

Ascolta la diretta:
FM 90.0 MHz
https://radioondefurlane.eu/

Riascolta le trasmissioni passate:
https://zardinsmagneticsradio.noblogs.org/

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Cariche a Napoli sul corteo contro la Nato!

Cariche a Napoli su corte contro la Nato.

ilrovescio.info Riceviamo e diffondiamo:

Dai Giovani Palestinesi in Italia, il racconto di quanto successo oggi [9 aprile 2024, ndr] a Napoli (dove è in corso anche l’occupazione del rettorato).

NAPOLI CONTRO LA GUERRA: SOLIDARIETÀ AGLI ATTIVISTI IN PIAZZA CONTRO LA NATO!

Questo pomeriggio, in zona via Toledo, gli attivisti solidali con il popolo palestinese sono scesi in piazza per contestare la celebrazione del 75° anniversario di fondazione della NATO con un concerto in collaborazione tra la banda musicale della NATO stessa e altre formazioni musicali napoletane al Teatro San Carlo, alla presenza di alti ufficiali in grado e del sindaco metropolitano Gaetano Manfredi. Il corteo è stato violentemente represso dalla polizia, causando 10 feriti di cui 2 colpiti alla testa. È inaccettabile che la nostra città, simbolo di solidarietà attiva al popolo palestinese e a tutti i popoli oppressi del mondo, ospiti un evento di questo genere: sappiamo perfettamente che la Nato, l’Organizzazione del Trattato Nord Atlantico, si rende primo attore di veri e propri scenari di guerra, con uno sdoganamento del linguaggio bellico preoccupante. Lo vediamo nel ruolo che sta assumendo all’interno del contesto globale di corsa al riarmo, a fronte della guerra in Ucraina; lo vediamo nel ruolo che l’Occidente e la sua alleanza politica e militare sta assumendo nel mondo arabo, a partire dal genocidio in Palestina fino ad arrivare in Yemen, Libano ed Iraq: il mondo occidentale sostiene fermamente lo stato d’Israele e i suoi obiettivi coloniali d’insediamento, attraverso una copertura e un sostegno ideologico ed economico da tutte le potenze. Da sempre l’occidente non ha mai smesso di sostenere in pieno il regime sionista, nonostante siano più di 34.000 i palestinesi morti ammazzati dall’IOF, nonostante a Gaza non vi siano più né ospedali né università, nonostante si stia portando avanti una campagna di arresti di massa in tutta la Palestina storica. Per questo sosteniamo fortemente la lotta delle realtà sociali e solidali di questa città, che hanno deciso di non voltarsi di fronte a chi sta portando guerre e distruzione in giro per il mondo.

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Venezia/ due incontri 12 e 20 aprile/Hebron Smart City

venezia 2 incontri

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Per Barbara/Un’altra storia

Per Barbara, domenica 14 aprile 2024 alle ore 18.00 da Zazie nel metrò via Ettore Giovenale 16a, Roma

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9 aprile ore 2024 ore 10/ presidio contro la trasformazione del sociale in sanitario

Contro il TSI Trattamento sanitario immotivato!!!

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Chi siete? dove andate?…quanti siete? che cosa portate?

Chi siete? dove andate?…quanti siete? che cosa portate?

Un fiorino!

Riceviamo da Venezia e volentieri pubblichiamo!

Dopo tanti proclami è partita l’introduzione del cosiddetto “ticket di accesso” per entrare nel museo-Venezia: un provvedimento voluto da anni da chi si è arricchito sulla turistificazione della città.

Non si fosse ancora capito lo ribadiamo qui: nessuno o quasi pagherà un centesimo di tributo, tanto ampio è il ventaglio di esenzioni previste. Chiunque dovrà però autocertificarsi. Giustificare, documenti alla mano, il motivo dei propri spostamenti, la bontà delle proprie intenzioni per varcare un checkpoint.

Proprio come fossimo in guerra.

Una nuova, ennesima frontiera, modulabile a seconda delle esigenze di turno: le calli troppo piene nei giorni di punta, il propagarsi di un contagio, una manifestazione non autorizzata. un’acqua alta eccezionale. Sarà ancora una volta un QR code, la nostra sintesi digitale, a sancire di volta in volta chi è fuori e chi è dentro. Chi potrà passare e chi no. Chi potrà pagare e chi dovrà nascondersi. Una schedatura tecnologica capillare in grado di generare milioni di pacchetti di dati ogni giorno.

Dati elaborati dall’intelligenza artificiale di quella Smart Control Room che, con l’introduzione del ticket, finirà per assolvere alla funzione per cui è stata creata: sorvegliarci, estrarre profitto e informazioni dalle nostre vite e abitudini.

A detta loro il 2024 sarà l’anno della sperimentazione.

Nostro compito è fare tutto il necessario per bloccare questo nuovo confine mobile. Boicottare il ticket, sabotare il controllo che esso impone. Ogni mezzo è buono. la creatività come unico limite diceva qualcuno.

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Venerdì 5 aprile/Per mille motivi/ Su repressione e guerra

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