venerdì 26 aprile 2019

PERCHE' LA GREEN CHEMISTRY NON TIRA


 
C'erano una volta le piogge acide. La desolforazione dei carburanti per autotrazione, la riduzione del carbone come fonte energetica e il controllo sulle emissioni delle centrali, effettuato di concerto (più o meno) in tutta Europa risolse il problema, e i marmi dei monumenti striati di nero divennero perlopiù un ricordo, da noi.
C'era una volta il buco dell'ozono. Principale colpevole: i clorofluorocarburi utilizzati nei circuiti refrigeranti (e non solo), e quindi anche in ogni frigorifero in ogni casa. Vennero messi sotto controllo gli Ozone Depleters e il buco dell'ozono venne dichiarato praticamente richiuso, o sulla strada della richiusura. Poi però... https://www.bbc.com/news/science-environment-44738952
All'inizio del millennio chi si occupava di chimica di processo a causa delle sacrosante normative introdotte doveva vedersela con una serie di questioni correlate, quando si trovava per le mani una sintesi su piccola scala da trasformare in processo industriale. Selezione del solvente, che deve evitare solventi tossici e clorurati, per via delle emissioni di VOC (Volatile Organic Compounds), a loro volta da controllare. Controllo e/o abbattimento delle emissioni gassose. Evitare tensioattivi e simili negl scarichi acquosi destinati al depuratore (ammazzano i batteri del depuratore stesso, cosa non buona). E via dicendo.
Non solo. Ci fu un breve momento di gloria della Green Chemistry nella chimica farmaceutica: lavorare per ottenere una maggiore atom efficiency (cioè per produrre meno rifiuti) e in generale soluzioni creative per abbassare l'impatto ambientale. C'erano grandi farmaceutiche che istituivano premi, al riguardo.
Quindi, chi dice: "negli ultimi 40 anni per l'ambiente non è stato fatto niente" dice un'idiozia - sempre che marmitte catalitiche e benzina verde vogliano dire qualcosa. Non abbastanza? Senza dubbio. Ma era in corso un processo, forse non abbastanza veloce, che però i risultati li aveva dati.
Ma poi rapidamente questo apparve un inutile lusso. Non solo. Tutta la legislazione di controllo dell'inquinamento apparve un enorme handicap. Perché? The brave new globalized world, l'ingresso della Cina nel WTO e via dicendo.
Perché c'era chi se ne strafregava, e quelli che se ne strafregavano (India e Cina) stavano diventando i big player globali delle produzioni chimiche, quali che fossero, e venivano lasciati con le mani libere (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2018/07/la-globalizzazione-della-chimica.html). E questo non è sembrato vero, al grande capitale occidentale, che è stato il primo promotore dell'offshoring e dell'outsourcing verso l'Asia. E se tutta la "quota carbonio" dell'occidente fosse semplicemente trasferita altrove il clima ne gioverebbe? Non credo: capirete che qualsiasi politica ambientale giocata soltanto in occidente è perdente in partenza. Perché il danno non verrebbe ridotto, ma semplicemente spostato.
Una nuova normativa ambientale fa diventare una produzione troppo costosa? La produzione viene spostata in Cina o India - o arriva il produttore cinese o indiano a vendere a costo ribassato un prodotto ottenuto da un processo più inquinante di quello occidentale. Nessun problema.

Come esistono i paradisi fiscali, esistono i paradisi sindacali (quelli dove i sindacati non ci sono e la manodopera è ricattabile all'infinito) e i paradisi ambientali (dove i vincoli ambientali di fatto non esistono o non sono rilevanti). E finché ci sono paradisi del genere, inutile stare a discutere di cosa dovremmo o dobbiamo fare noi, qui. Qualsiasi sforzo messo in opera sarà vanificato.

(Branding e rebranding ambientale arrivano dopo la repressione e l'uscita di scena del movimento che portò alle proteste contro WTO del 1999 a Seattle - https://en.wikipedia.org/wiki/1999_Seattle_WTO_protests - e a quelle del 2001 per il G8 a Genova - macelleria messicana compresa nel prezzo; Al Gore e il capo dell'asset management di Goldman Sachs fondano Generation Investment Management LLP nel 2004 - https://en.wikipedia.org/wiki/Generation_Investment_Management -, nel 2007 Gore ottiene il Nobel per la pace)

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