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CSI - Cyprus: Saving and Investment

di Alberto Bagnai

(dopo il punto di vista del cinico ragioniere, voliamo alto con la macroeconomia... per poi precipitare nel baratro del debito estero!)

È arrivato... "L'arrotino?" chiederete voi. No, il coroner.


Andiamo a vedere cos'è successo a Cipro. Perché capirete, il piddino, sapendo di sapere, è anche un espertone, e per ogni problema che rischia di incrinare il suo sogno, quel sogno che lui vuole tanto lasciare a suo figlio (non potendo lasciargli un esempio), per ogni problema, dicevo, lui ha una spiegazione, sempre diversa. Si sa, il piddino è fatto così. Gli fai vedere un albero e gli chiedi: "Scusa, ma è un faggio o una quercia?". E lui, diligente, si munisce di lente d'ingrandimento e comincia a contare le nervature di ogni foglia.

Nel disperato tentativo di non ammettere che il problema è l'euro, la spiegazione che il piddino dà del caso cipriota è veramente esilarante! Il problema, dice il piddino, sarebbe che i capitali che arrivavano a Cipro appartenevano ai perfidi oligarchi russi, e quindi, insomma, erano capitali dubbi. Quale sia il nesso che lega l'origine dubbia di alcuni capitali alla sòla che hanno preso tutti i depositanti (nel meraviglioso mondo dell'euro che tutela i risparmi) a me sinceramente sfugge. Come sfugge (sapientemente nascosto nelle pieghe di un'informazione virtualmente inesistente) chi staremmo salvando a Cipro.

Vi faccio un esempio, spero benaugurante. Ma scusate tanto: se voi, domattina, uscendo per strada, trovaste in terra un bel biglietto da 500 euro, cosa fareste? Vi chiedereste se è caduto di tasca a Jack the Ripper o a Cappuccetto Rosso? Non penso. Credo che vi chinereste con molta dignità, ostentando indifferenza, e ve lo mettereste rapidamente in tasca. E avreste (avrete) tutta la mia paterna benedizione. Perché pecunia non olet.


Fuor di metafora: ci hanno fatto una capa tanta col fatto che abbiamo bisogno di capitali esteri, il nostro presidente del consiglio andava in giro per il mondo col cappello in mano a invocare "portate soldi in Italia, compratevi le nostre aziende...". Perché quello che è un bene per noi dovrebbe essere un male per Cipro? Se ti servono soldi, che te ne importa di chi te li dà? Perché i soldi degli "oligarchi" dovrebbero essere meno buoni di quelli degli "sceicchi"? Alla fine, c'è grande probabilità che siano stati fatti nello stesso modo: col petrolio. Il problema dei soldi non è tanto da dove provengono. Se uno te li dà li prendi, no? Il problema è a chi vanno, cioè cosa ci fai. E qui, appunto, casca l'asino. Perché, come abbiamo più volte constatato studiando il romanzo di centro e periferia (aka ciclo di Frenkel), il problema, nel ciclo minskyano centro-periferia, è che a un certo punto in periferia di capitali ne arrivano troppi, così tanti che farci qualcosa di remunerativo diventa impossibile. La periferia crolla così sotto il peso dei capitali che non riesce né a restituire né a remunerare, e che normalmente sono stati presi in prestito da privati: sono debito privato estero.

È successo qualcosa di diverso a Cipro?

Naturalmente no.

Ed è una sorpresa quello che sta succedendo?

Naturalmente no: sevedeva (per usare il tormentone di Claudio Borghi), e sevedeva benissimo.

Siccome la storia l'ho raccontata diverse volte (l'ultima qui, a proposito della Slovenia), possiamo andare rapidi.

I saldi settoriali

I saldi settoriali (per i dilettanti, bilanci settoriali) di Cipro sono qui e ci raccontano la solita storia di sempre (chi non sa cosa siano può vedersi la spiegazione riferita alla Grecia qui e qui):


Le due rette tratteggiate verticali corrispondono all'entrata nell'ERM II (nel 2005) e nell'Eurozona (nel 2008), cioè a quando Cipro ha "fissato" il proprio cambio all'euro, e a quando poi ci è definitivamente entrato, con una scelta spectacularly ill-timed (per dirla con Krugman).

Il vero cambiamento strutturale è il primo, la fissazione del cambio. Come vedete, ha i tre effetti previsti dal ciclo di Frenkel:

1) arrivano capitali a manetta (la spezzata verde, che descrive gli afflussi - se positiva - o deflussi - se negativa - di capitali esteri, decolla verso l'alto);

2) questi capitali vanno a finanziare fondamentalmente il settore privato, che diventa debitore netto (la spezzata rossa, che descrive il saldo finanziario privato, sprofonda rapidamente verso un deficit di -15 punti di Pil, partendo da un +5 due anni prima della fissazione del cambio!);

3) il settore pubblico consolida la propria posizione e quindi i beoti di Bruxelles sono contenti (la spezzata blu, che descrive il saldo del bilancio pubblico, partendo da un discreto deficit passa rapidamente in surplus).

Quindi, come vedete, le traiettorie sono le solite: forte indebitamento dei privati con capitali esteri mentre il settore pubblico consolida la propria situazione. Poi arriva uno shock, il panico, i privati devono "rientrare" (la spezzata rossa torna su da -15 a -5), lo Stato interviene per sostenere i redditi e gli istituti in crisi (la spezzata blu passa rapidamente in deficit) e i capitali esteri si arrestano... ma nel caso di Cipro non tanto, e non subito, e sotto vediamo perché: fino al 2011 gli afflussi di capitali esteri viaggiano attorno al 10% del Pil, che è moltissimo.

Per darvi un'idea, la procedura per gli squilibri macroeconomici della Commissione Europea (tempestivamente adottata dopo aver sbriciolato e deglutito quasi tutti i paesi della periferia), prevede che ci sia un early warning quando la media mobile a tre anni degli afflussi di capitali superi il 4% del Pil. Vedete anche a occhio che da quando Cipro è entrato nell'ERM II questo indicatore ha sempre superato la soglia di attenzione. Quindi sevedeva, sestravedeva.

Per inciso: impara l'arte e mettila da parte. I dati sono qui, andate a vedere qual è il prossimo palloncino che scoppierà...

Il debitopubblico-castacriccacoruzzionebrutto-maoraarrivainparlamentolabase-cheècompostadapersonepulite-etuttiiproblemiandrannosubitoaposto

(per gli amici: debito pubblico).

E cosa faceva il nemico pubblico numero uno (a pari merito con inflazzzzione e doppie punte)? Quello che vedete in questo grafico:


Formati ai divini insegnamenti televisivi direte: aumentava! Sbajato... Prima della crisi del 2008 anche a Cipro, come ovunque altrove, il debito pubblico stava diminuendo, e abbastanza rapidamente. Era intorno al 50%, ben al di sotto della soglia di attenzione di Maastricht (60%), della quale ormai dovreste aver capito che non significa nulla. Ovviamente questo dato di stock è compatibile col dato di flusso relativo al saldo del bilancio pubblico (vedi sopra).

E così, se qualcuno vi dice che la crisi di Cipro (o qualsiasi altra crisi, di fatto) è colpa del debito pubblico, sapere che avete a che fare con una persona in malafede o disinformata (l'una cosa non esclude l'altra).

Punto.

Il debito estero

Parliamo invece del debito vero, quello estero, cioè, più esattamente, della posizione finanziaria netta sull'estero di Cipro. E anche qui gli stock ci raccontano una storia compatibile con quella dei flussi. Abbiamo detto che arrivavano capitali dall'estero, e quindi è ovvio che sia aumentato il debito estero netto, cioè sprofondata verso il negativo la posizione estera netta. Lo volete vedere? Eccolo qua:


Si poteva intuire, intorno al 2007, che c'era qualcosa che stava precipitando, no? Afflusso di capitali significa debito. Sì, lo so, Scacciavillani non lo capisce, ma lui fa parte di "FARE per fermare la contabilità nazionale".

Mi dispiace (per lui).

Diceva Satie che "Si la musique ne plaît pas aux sourds, même s'ils sont muets, ce n'est pas une raison pour la méconnaître". Ecco, magari l'amico degli sceicchi un difetto ce l'ha: non è muto, ricordate? Ma sicuramente questa non è una ragione per sottovalutare la contabilità. Contabilità la quale ci dice che lo sprofondamento del debito estero netto di Cipro è l'ovvia contropartita di tanti begli "afflussi di capitali".

La bilancia dei pagamenti

Ma perché quando nel 2008 è scoppiata la crisi non c'è stato un sudden stop, un arresto improvviso dei finanziamenti esteri? Perché Cipro ha continuato a prendere soldi in prestito al ritmo di 10 punti di Pil all'anno? Perché la spezzata verde del primo grafico non è andata a zero?

Io un'idea ce l'avrei. È la solita storia dell'Irlanda: tu attiri capitali, magari con dumping fiscale di vario tipo (basse aliquote sui redditi da capitale/impresa, ad esempio), ma poi questi capitali devi remunerarli. Guardatevi questa figura:


Il saldo delle partite correnti corrisponde agli afflussi di capitale, cambiati di segno (se le partite correnti sono negative, stanno arrivando capitali). Le sue due componenti sono il saldo commerciale e il saldo redditi, che in buona sostanza ti spiegano se ti stai indebitando con l'estero per pagare merci estere o per corrispondere all'estero interessi.

Quando arriva la botta della crisi nel 2008, il reddito a Cipro diminuisce (il tonfo è stato del -1.9%, quasi nulla in confronto a noi), e quindi c'è un'immediata correzione al rialzo del saldo commerciale (spezzata rossa), perché meno reddito = meno importazioni (come ci ha spiegato il ragioniere fotografo). Ma ovviamente la correzione dell'indebitamento (spezzata blu) è molto meno rapida, e perché? Perché bisogna pagare gli interessi sui debiti pregressi, e farlo in condizioni di spread crescente. Quindi nel 2009 la spezzata verde continua a scendere. Ancora nel 2010 Cipro pagava un 4% di Pil di interessi netti all'estero. Il dato 2011 indica un azzeramento degli interessi netti, ma è provvisorio. Scommettiamo che fra un paio di anni si scoprirà che nel 2011 il dato era più vicino a -4 che a zero?

Benvenuti nel fantastico mondo dell'euro che facilità la mobilità internazionale dei capitali. Peccato che ogni tanto questi capitali siano di oligarchi cattivi. Eh, già, il problema poi è sempre quello: quanta cattiveria, signora mia, a quesso monno, e soprattutto quanta invidia! Eh, quest'euro che ci protegge gli americani ce l'invidiano proprio tanto...

Sarà per quello che ci avevano detto che sarebbe stato meglio di no! Loro volevano fuorviarci, ma noi siamo stati fuuuuuuuuuuuuuurbi...


(fonti: per i primi due grafici il WEO, per i secondi due l'edizione CD-ROM delle IFS. Tutta robba bbona, che viene da Washington).

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