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nicomaccentelli

La sinistra petalosa ed euroliberista fomenta la guerra dal salotto di casa

di Nico Maccentelli

Screenshot 20200510 122714 GalleryTra gatti russi “rimbalzati” a mostre feline, direttori d’orchestra russi a cui viene imposta abiura sull’operato dei suoi connazionali e messe alla gogna di Dostoevskij come all’Università Milano Bicocca, stiamo assistendo a una campagna isterica antirussa che non si ferma alla sola critica dell’operato bellico delle classi dirigenti putin-dughiniane e oligarchiche ma si estende a una messa al bando culturale che ha tutto il sapore dei righi di libri di nazista memoria. E infatti se mettiamo in correlazione il sostegno che il PD con personaggi come Pittella e la Quartapelle hanno dato al regime di Kiev bypassando gli otto anni di atrocità ucraine in Donbass e i battaglioni nazisti, con queste purghe culturali dal sapore totalitario e hitleriano, il quadro che ne emerge è veramente inquietante per quei pochi spazi di democrazia che ancora permangono dopo due anni di censura e discriminazioni sulla popolazione italiana portate avanti con la gestione criminale e lucrosa della pandemia.

Devono farsene una ragione a sinistra: chi porta avanti con il massimo livore questo schema: espungere dalla nostra società tutto ciò che parla di Russia, non sono le destre, ma una sinistra euroliberista e falsamente dirittoumanitarista che si nasconde dietro le bandiere della pace e a paragoni demenziali sulla nostra Resistenza con la parte belligerante Ucraina per seguire pedissequamente la politica guerrafondaia della Casa Bianca. Infatti, è proprio in questa situazione che si dovrebbero aprire le porte del dialogo, per non scadere nell’escalation e per dare una chanche alla pace come cantava John Lennon. Insieme alla censura isterica vengono del tutto occultatele ragioni russe, che non sono poi così aliene dal buon senso.

Si nasconde che la NATO si è allargata a est inglobando paesi dell’ex Patto di Varsavia e minacciando attraverso un regime fantoccio messo su dalla UE e dagli USA con un colpo di Stato, di installare dei missili nucleari a 180 km da Mosca. Pe non parlare della pulizia etnica e culturale fatta dagli squadroni nazisti ucraini e di questo regime che ha sdoganato nazisti nazionali come Stepan Bandera. Per inciso la stessa pulizia culturale anti-russa dei nostri dem? Meditate gente, meditate…

Se si comprendono e si prendono in considerazione queste ragioni, la soluzione a un tavolo delle trattative è molto semplice. Se invece si fa il gioco degli USA che vuole la Russia divisa dall’Euopa per evidenti ragioni geopolitiche di egemonia, allora si spiega la censura, la criminalizzazione anti-russa e l’indisponibilità a fare vere trattative, senza adottare sanzioni e rifornire di inutili armi (che non si sa poi chi le gestirà ora e in futuro) gli ucraini, ma costringendo questi a un reale accordo con la Russia che inizi con una tregua e corridoi umanitari.

Per dare l’idea di questa campagna isterica volutamente finalizzata da “qualcuno” a creare uno schieramento compatto pacifinto e guerrafondaio, prendo come esempio la “perla” dell’assessore al Comune di Bologna che dopo la “bella mossa” di vietare i libri russi alla fiera del libro per ragazzi se ne esce così:

“Non dobbiamo pretendere né dissensi né abiure, ma cancellare tutti i rapporti culturali con la Russia, così come quelli sportivi, quello sì. Se non sappiamo neanche rinunciare al divino Gergiev con che faccia guarderemo all’Ucraina che si difende da una aggressione ignobile e immotivata? Noi non scendiamo in guerra ma tutto quello che possiamo fare, le sanzioni economiche, sportive, culturali, dobbiamo praticarle con rigore. Per quanti sacrifici faremo, saranno niente rispetto a quelli di quella povera gente.”

Una simile dichiarazione rende questo soggetto indegno a ricoprire l’assessorato che ha. Fortunantamente i nostri cittadini felsinei sono molto più maturi dei mentecatti che governano la città e mi limiterò a citare alcune delle tante risposte a commento di tali stronzate. Soni molto più eloquenti di qualsiasi analisi politica sulla comunicazione di massa e di semantica.

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Dov’era lei assessore quando le truppe ucraine e i battaglioni nazisti come Azov bombardavano per 8 anni le popolazioni civili del Donbass? È un ben strano pacifismo il suo. A senso unico.

Inoltre chiedere a un artista di abiurare le sue opinioni non è solo un atto fascista, allineato con la propaganda di regime, ma anche razzista, poiché è una richiesta discriminatoria, che si basa sulla nazionalità dell’artista stesso. Il fatto che una figura istituzionale come anche Sala a Milano non veda tutto questo è solo indice della degenerazione antidemocratica e totalitaria dei partiti di cui lei e altri come lei fanno parte. Siete i migliori artefici di questa escalation bellica.

Forse i governanti avrebbero dovuto prendere in considerazione cosa avrebbe significato cercare di piazzare dei missili nucleari a 180 km d Mosca. O siete complici o siete inetti politicamente. O più semplicemente vassalli di poteri più forti.

N.M.

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Come cittadina emiliano romagnola inorridisco leggendo queste sue affermazioni.

A quando l’uso della stella da applicare sulla giacca dei cittadini russi? 😱

E.G.

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Sono anch’io inorridito da quanto lei afferma. E mi pento e vergogno di avere votato affinché si formasse una giunta democratica che ha tradito i valori fondanti del vivere civile.

R.C.

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Caro assessore, per 10 anni (2005/15) ho fatto l’assessore alla cultura in Puglia. Di mestiere ho fatto il professore universitario. Vengo dalle file del Pci, che ho “perduto” quando, ahinoi, è stato sciolto. Per i casi della storia, e dei suoi misfatti, ho origine ebraica ma vivo a Bari. La mia famiglia, chi è sopravvissuto, è migrata in Israele. Dunque ho esperienze varie potrei dire. Ma in tutte, e da tutte, queste storie di vita ho imparato che la cultura, nelle sue più varie espressioni, è la patria e l’anima dell’umanità intera. È ciò che ci rende uomini e donne, sotto qualsiasi cielo, qualunque sia il colore della pelle, la nazionalità, la religione. Boicottare la cultura, dunque, è commettere omicidio, vieppiù sotto il clangore delle armi. Come è possibile che l’assessore alla cultura della civilissima e coltissima Emilia e Romagna si macchi di un assassinio di tal fatta?”

S.G.

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Un assessore alla cultura che parla di “sanzioni culturali”.

Forse non è al posto giusto.

Che imbarazzo.

L.B.

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@Assessore Cultura Emilia-Romagna un paio di giorni fa due cantanti ,una russa e una ucraina , si sono abbracciate alla fine di un’opera a Napoli. Le sfiora l’idea che sia questa la strada giusta, anziché le censure (dostojevski) e le pretese di abiure (giergiev)? Non le pare un’idea questa? Lo dica , così uno si regola

G.C.

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A quando anche in Italia il reato di opinione? Visto il parlamento che abbiamo, ormai penso potrebbe passare, così diventeremo anche noi iuna perfetta dittatura. Dai, manca poco, un ultimo passo poi possiamo strafare. Poi nominiamo Draghi monarca assoluto con potere assoluto di imperio a vita.

https://www.byoblu.com/…/repubblica-ceca-carcere…/

D.C.

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Il rigore, signor assessore, lo si dovrebbe avere nel modo di ragionare distinguendo ciò che può unire e arricchire per creare dialoghi di pace da ciò che danneghia noi e gli altri impoverendoci culturalmente e umanamente.

Lasciamo fuori dal conflitto la cultura in tutte le sue forme e linguaggi, continuiamo ad ascoltare Dvorak e leggere Dostoevskij insieme agli altri grandi che tanto hanno da insegnarci in tolleranza e non solo!

Discriminare un intero popolo ed i suoi artisti crea premesse nazionalistiche che puzzano di razzismo.

G.R.

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Mantenere i rapporti culturali, artistici, sportivi è proprio quello che occorrerebbe in questo momento. Come si è già fatto in passato in momenti altrettanto se non più difficili.

M.G.

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le suggerirei di dimettersi seduta stante, lei è un pessimo esempio per le persone che dovrebbe amministrare culturalmente.

G.M.

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Ma non si vergogna? Mi dica, assessore, quante manifestazioni culturali o sportive ha cancellato quando gli USA O la NATO hanno attaccato paesi sovrani distruggendoli, ad esempio l’Iraq, l’Afghanistan, la Siria….provocato primavere più o meno colorate, finanziato gruppi terroristici come l’Isis, Al Nusra….finanziato con miliardi di dollari Israele che da decenni opprime il popolo palestinese? Mi dica ASSESSORE, ha messo per caso la bandiera della Palestina quando durante Piombo fuso o Protective Edge lo Tsahal bombardava e uccideva migliaia di innocenti palestinesi tra cui centinaia di bambini? Lei mi fa orrore, per la sua protervia e anche per la sua ignoranza. Nella mia regione, nella giunta che io ho votato non voglio fascisti, e mi stupisco del presidente Bonaccini che le permette questi obbrobri…e, visto come lei sragiona e si comporta, a quando la stella gialla sui vestiti dei malcapitati russi?

E.C.

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Come agevolare la pace. Come aiutare e sostenere i cittadini russi che, a repentaglio della loro sicurezza, stanno protestando in Russia o portano fiori e lettere di sostegno all ambasciata Ucraina in Russia.

Complimenti
veramente
complimenti
Siete senza vergogna.

D.F.

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Queste posizioni non sono nuove, sono le stesse dei Cian e dei Romagnoli e criticate da Gramsci già negli anni ’10. A forza di rinnovarvi siete arrivati ad assomigliare ai vecchi nazionalisti a cavallo tra’ 800-‘900, oltre a far rivoltare per l’ ennesima volta Gramsci nella tomba. La coerenza di traditori è l’unica che vi rimane.

M.P.

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Ma cosa sta dicendo???? Ma come si può cercare la pace e il bene dei popoli in questa maniera , ma che colpa hanno le persone che vivono in uno stato di guerra ????

Ma abbiamo perso ogni senso civico . Che tristezza .

S.L.

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“Cancellare tutti i rapporti culturali con la Russia”?!? Vogliamo lasciare la parola ai missili? E poi, su quali basi, l’equazione Russo=Putin? Ma si rende conto di quello che scrive?

M.L.M.

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Lei, assessore, purtroppo non dimostra di essere in grado di far distinzione alcuna tra i governi che optano per la guerra e la societa’ civile che subisce tale decisione.

Governi e popoli sono entita’ diverse.

Forse lei pensera’ che abbiamo tutti l’anella al naso, ma chi e’ informato sui fatti della Storia sa bene che cosa si sta consumando in Ucraina dal 2014, per cui rifiuto ogni forma di manicheismo nei confronti de gli Ucraini e pure dei Russi: di qua “i buoni” e di la’ “I cattivi”. Chi occupa incarichi pubblici ha la responsabilita’ di offrire modelli culturali alternativi al conformismo gregario di massa nutrito a base di facili semplificazioni narrative. Sanzioni basate sull’esclusione anche nel campo culturale costituiscono una preoccupante regressione di civilta’, che va a fomentare e ad acuire nella popolazione sentimenti di ostlita’ e di separazione; non le basta la guerra sul posto? Non le basta l’invio di armi?

O.V.

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E potrei andare avanti. Questi commenti mi rincuorano e mi fanno pensare che nel nostro paese è ancora tanto forte ciò che ci ha ispirato a combattere 80 anni fa il nazifascismo e una cultura della democrazia e della fraternità universale, che insieme alla costruzione di una società di giustizia e uguaglianza sociale sono gli unici ingredienti per bandire la guerra dal consorzio umano.

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