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ilcomunista

"Ipocrisia"

di Carlo Rovelli

Guerra Russia Ucraina Questa volta Hiroshima risponderaPoche volte mi sono sentito come in questo periodo, così lontano da tutto quanto leggo sui giornali e vedo alla televisione riguardo alla guerra ora in corso in Europa orientale.

Poche volte mi sono sentito così in dissidio con i discorsi dominanti. Forse era dai tempi della mia adolescenza inquieta che non mi sentivo così ferito e offeso dal discorso pubblico intorno a me.

Mi sono chiesto perché. In fondo, sono spesso in disaccordo con le scelte politiche e ideologiche dei paesi in cui vivo, ma questo è normale — siamo in tanti e abbiamo opinioni diverse, letture del mondo diverse. Anche del mio pacifismo, poi, sono poi così sicuro? Ho dubbi, come tutti.

Allora perché mi sento così turbato, ferito, spaventato, da quanto leggo su tutti i giornali, e sento ripetere all’infinito alla televisione, nei continui discorsi sulla guerra?

Oggi l’ho capito. L’ho capito proprio ritornando col pensiero al periodo della mia prima adolescenza, quando tanti anni fa la gioventù di tanti paesi del mondo cominciava a ribellarsi a uno stato di cose che le sembrava sbagliato. Cos’era stata quella prima spinta al cambiamento? Non era l’ingiustizia sociale, non erano i popoli massacrati dal Napalm come i Vietnamiti, non era il perbenismo, la bigotteria, l’autoritarismo sciocco delle università e delle scuole, c’era qualcosa di più semplice, immediato, viscerale che ha ferito l’adolescenza di mezzo secolo fa e ha innescato le rivolte di tanti ragazzi di allora: l’ipocrisia del mondo adulto.

L’istintiva realizzazione da parte della limpidezza della gioventù che gli ideali ostentati erano sepolcri imbiancati. Che i nobili valori dichiarati erano coperture per un egoismo gretto. Che l’ostentato moralismo, la pomposa prosopopea della scuola, la pretesa autorità delle istituzioni erano coperture per privilegi, sfruttamento e bassezze. Questo d’un tratto era insopportabile, per gli occhi limpidi di un ragazzo o una ragazza.

Sono passati tanti anni da allora. Il mondo mi appare infinitamente più complesso, difficile da decifrare, difficile da giudicare, di quanto non mi apparisse allora. L’illusione che tutto possa essere pulito e onesto nel mondo l’ho persa da tempo. Ma l’esplosione dell’ipocrisia dell’Occidente in questo ultimo anno è senza pari. 

D’un tratto, l’Occidente, tutti insieme in coro, ha cominciato a cantarsi come il detentore dei valori, il baluardo della libertà, il protettore dei popoli deboli, il garante della legalità, il guardiano della sacralità della vita umana, l’unica speranza per un mondo di pace e giustizia. Questo canto a quanto l’Occidente sia buono e giusto e quanto gli stati autocratici siano cattivi è un coro in unisono ripetuto all’infinito da ogni articolo di giornale, ogni commentatore televisivo, ogni editoriale. La cattiveria feroce di Putin è additata, ostentata, ripetuta, declamata, all’infinito. Ogni bomba che cade sull’Ucraina ci ripete quanto la Russia sia il male e noi il bene.

Io sarei felice di unirmi al coro, se ogni volta che condanniamo il fatto —del tutto condannabile— che una potenza militare abbia attaccato con futili pretesti un paese sovrano, mi aggiungerei al coro se ogni volta l’Occidente aggiungesse “E io Occidente quindi mi impegno a non fare mai più nulla di simile in futuro, come ho fatto in Afghanistan, in Irak, in Libia, a Grenada, a Cuba, e in tantissimi altri paesi. Lo abbiamo fatto ma ora che lo fanno i Russi ci rendiamo conto di quanto sia doloroso, non lo faremo più” .

Sarei felice di unirmi al coro, se ogni volta che condanniamo il fatto —del tutto condannabile— che i confini delle nazioni non sono rispettati, e la Russia ha riconosciuto l’indipendenza del Donbas, mi aggiungerei al coro se l’Occidente aggiungesse “E io Occidente quindi mi impegno a non fare mai più nulla di simile in futuro, come ho fatto quando ho subito riconosciuto l’indipendenza della Slovenia e della Croazia, cambiando i confini dell’Europa, innescando una sanguinosissima guerra civile, e strappando terre alla Yugoslavia”.

Sarei felice di unirmi al coro, se ogni volta che condanniamo il fatto —del tutto condannabile— che Mosca bombarda Kiev, ammazzando civili innocenti, adducendo come motivo che Kiev bombardava il Donbas, mi aggiungerei al coro se l’Occidente aggiungesse “E io Occidente quindi mi impegno a non fare mai più nulla di simile in futuro, come ho fatto quando ho bombardato Belgrado, uccidendo cinquemila persone, donne e bambini innocenti, adducendo come motivo che Belgrado bombardava il Kossovo”.

Sarei felice di unirmi al coro, se ogni volta che condanniamo il fatto —del tutto condannabile— che la Russia pretende di cambiare il regime politico di Kiev perché questo regime le si ribella, mi aggiungerei al coro se l’Occidente aggiungesse “E io Occidente quindi mi impegno a non fare mai più nulla di simile in futuro, come ho fatto quando ho bombardato la Libia, invaso l’Irak, destabilizzato governi del mondo intero, dal Medio Oriente al Sud America, dal Cile all’Algeria, dall’Egitto alla Palestina, ogni volta che un popolo votava per un governo troppo poco favorevole agli interessi occidentali, buttando giù governi democraticamente eletti come in Algeria in Egitto o in Palestina, per invece sostenere dittature come in Arabia Saudita quando fa comodo, anche se i sauditi continuano a massacrare Yemeniti”.

Sarei felice di unirmi al coro che si commuove per i poveri Ucraini, se questo coro si commuovesse anche per gli Yemeniti, i Siriani, gli Afghani e tutti gli altri, con la pelle di tonalità leggermente diversa, invece di lasciare fuori tutti gli altri a marcire,

O forse sarei in disaccordo, ma non così schifato, se semplicemente sentissi dire “siamo i più forti, vogliamo dominare il mondo con la violenza delle armi, per difendere la nostra ricchezza, e lo domineremo. Almeno non ci sarebbe l’ipocrisia, almeno potremmo discutere se questa sia o no una scelta lungimirante, e non sia più lungimirante smorzare lo scontro e cercare collaborazione.

E invece siamo immersi nella più sfrenata ipocrisia. Arriviamo a eccessi che rasentano il surrealismo. I nostri giornali parlano delle ambizioni “imperiali" della Cina e della Russia. La Cina non ha praticamente un solo soldato al di fuori dei confini cinesi riconosciuti internazionalmente. La Russia ne ha solo a pochi chilometri dai suoi confini. I più lontani sono in Transnistria, a poche decine di chilometri dai suoi eserciti.

Gli Americani hanno cento mila soldati in Europa, hanno basi militari in centro America, in Sud America, in Africa, in Asia, nel Pacifico, in Giappone, in Corea, praticamente ovunque nel mondo. Eccetto in Ucraina, dove pero le stavano iniziando. Hanno portaerei nel mare della Cina. Chi ha una politica imperiale? Dalle coste cinesi si vedono le navi da guerra americane, non credo che da New York si vedano navi da guerra Cinesi. Eppure i nostri giornalisti surrealisti riescono ribaltare la realtà fino a parlare della logica imperiale di Russia e Cina!

Si paventa l’uso della bomba atomica. Ma è l’Occidente l’unico ad aver usato la bomba atomica per affermare con l’estrema violenza il suo incondizionato domino, nessun altro lo ha fatto. Si dice che la Cina è aggressiva. Ma non ha fatto una sola guerra dopo la Corea e il Vietnam, mentre l’Occidente ha fatto guerre in continuazione nel mondo intero. Chi è l’impero?

Il pentagono pubblica regolarmente liste di esseri umani uccisi in ogni parte del mondo dai suoi droni. Riconosce pubblicamente che molti innocenti vengono uccisi per sbaglio. Il New York Times arriva all’orrore di scrivere un lungo articolo per denunciare il fatto che i poveri soldati americani che guidano questi droni da remoto non hanno abbastanza supporto psicologico per sopportare il duro lavoro e lo stress di dover spesso ammazzare innocenti! Lo scandalo, per il paludato organo di stampa dei padroni del mondo, non è che siano ammazzati innocenti, è che i soldati che ammazzano non hanno adeguato supporto psicologico!

Neppure l’impero Assiro ricordato nell’antichità per la sua violenza era mai arrivato a una simile arroganza e disprezzo per il resto dell’ umanità! Ma i nostri giornalisti ignorano felicemente che ogni settimana nel mondo qualcuno viene ucciso da droni americani, e ricordano piuttosto indignatissimi di una persona uccisa dai russi a Londra…. Come sono orrendi i Russi! E via via così…

La Russia si è permessa di commettere anch’essa qualcosa degli orrori che l’Occidente continua a commettere. L’Irak e L’Afghanistan non avevano fatto male a nessuno: l’Occidente li ha invasi e ha fatto molte centinaia di migliaia di morti, nelle due guerre. E si permette di fare l’anima candida con la Russia?

Che lo faccia promettendo di non invadere più nessun paese, di non infilarsi più in nessuna guerra, di non voler dominare il mondo con la violenza. Allora mi unirò anch’io al coro di condanna dei cattivi Russi.

Abbiamo sentito l’assurdo. Gli Americani invocare la corte internazionale di giustizia, che hanno sempre ostacolato e a cui non hanno aderito. Invocare la legalità internazionale, quando tutte le loro ultime guerre sono state condannate dalle Nazioni Unite e hanno fatto di tutto per esautorarle, compreso non pagare la loro parte.

Amo l’America. Ci ho vissuto dieci anni. La conosco. La ammiro. Ne conosco gli splendori e gli orrori. La brillantezza delle sue università, la vitalità della sua economia, la miseria infame dei ghetti neri e dei ghetti bianchi, le sue carceri dove tengono quasi un americano ogni cento, la violenza per noi europei inconcepibile delle sue strade.

Amo anche l’Europa, dove sono nato. Ho amato quella che mi sembrava essere la tolleranza e la cautela ereditate dalla devastazione della Guerra Mondiale. Ma non posso non vedere come questa parte ricca e potente del mondo stia sempre più chiudendosi su se stessa in un parossismo di violenza contro il resto del mondo.

Amo l’Occidente, ma per la ricchezza culturale che ha regalato al mondo intero, non per essere diventato dominante con la schiavitù e sterminando interi continenti, non per questa sfrenata violenza e ipocrisia che continuano gli orrori del passato.

Amo anche la Cina e l’India, di cui pure ho visto miserie e splendori. È stupido discutere su chi sia migliore, come se dovessimo tutti fare la stessa cosa, o come se qualcuno dovesse necessariamente vincere sugli altri. Il problema del mondo non è chi deve comandare, che sistema politico dobbiamo adottare tutti. Il problema del mondo è come convivere, tollerarsi, rispettarsi, imparare a collaborare.

Il mondo ha diversi miliardi di abitanti. La maggioranza di questi sono fuori dall’Occidente. Ce ne sono in Cina, in India, in Russia, in Brasile, nel resto del Sud America, dell’Africa, dell’Asia. Sono la maggioranza dell’umanità. Non hanno più simpatia per l’Occidente. Ne hanno sempre meno. Non partecipano alle sanzioni contro la Russia, molti si sono rifiutati perfino di votare la condanna della Russia all’ONU, nonostante fosse ovviamente condannabile. Non perché siano cattivi, perché amino la violenza, o abbiano biechi motivi. Ma perché vedono la sfrenata ipocrisia dell’Occidente, che riempie il mondo dei suoi eserciti, si sente libero di massacrare, e poi fa l’anima candida se un altro si comporta male.

Il mondo, nella sua vasta maggioranza, vorrebbe che i problemi comuni dell’umanità, il riscaldamento climatico, le pandemie, la povertà, fossero affrontati in comune, con decisioni prese in comune. Vorrebbe che le Nazioni Unite contassero di più. È l’Occidente che blocca questa collaborazione, perché si sente in diritto di comandare, perché ha le armi dalla sua, la violenza dalla sua.

Ora l’Occidente si sente inquieto perché la Cina sta diventando ricca, per questo la stuzzica, la provoca, la accusa di ogni cosa accusabile (e ce ne sono: scagli la prima pietra chi è senza colpe). L’Occidente cerca lo scontro con la Cina. Vorrebbe umiliarla militarmente prima che cresca troppo e questo diventi impossibile. La classe dominante occidentale ci sta portando verso la terza guerra mondiale. I problemi dell’Ukraina si potrebbero risolvere come alla fine l’Occidente ha voluto risolvere la Yugoslavia: una guerra civile che si trascina da tempo, con interventi militari esterni, che ha portato a una separazione in parti diverse. Ma Occidente non vuole una soluzione, vuole fare male alla Russia. Non fa che ripeterlo.

Alla televisione sfilano le facce felici delle riunioni dei leaders occidentali, felici delle loro portaerei, le loro bombe atomiche, le loro armi innumerevoli, trilioni di dollari di armi, con cui si potrebbero risolvere i problemi del mondo, e invece sono usati per rafforzare un predomino violento sul mondo.

E tutto questo colorato delle belle parole: democrazia, libertà, rispetto delle nazioni, pace, rispetto della legalità internazionale, rispetto della legge. Dietro, come zombi, i giornalisti e gli editorialisti a ripetere.

Sepolcri imbiancati. Su una scia di sangue di milioni di morti straziati dalle nostre bombe negli ultimi decenni. Da Hiroshima a Kabul, e continueranno.

Comments

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Eli
Thursday, 18 May 2023 17:39
Rileggo oggi con conforto, quanto scritto dal professor Revelli e i commenti (a parte quelli della setta che francamente non capisco perché siano qui e non mi interessano.....). Mi sento meno sola!
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Elena
Friday, 19 August 2022 17:40
Salve. Collaboro con Radio Pirata - La Radio nella Radio.
Vorrei chiedere il permesso di leggere il testo integrale del suo articolo. Grazie, eli the worst
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Luca
Monday, 11 July 2022 10:33
Si, egregio e caro Karlo, proprio cosÌ:
"Ecco invece uno sviluppo dell’avere come possessione caratteristica ed esclusiva sovrapposta ai valori dell’essere persona come essere sociale. Attraverso rispettive chiusure e separazioni dal comune consueto, e poi via via come continuo accumulo individualista, sempre più separato, competitivo e ‘securizzato’. Con corrispondenti sviluppi individualistici di conoscenze, potenza o potenzialità materiali o fisiche fondate sulla valorizzazione di questo Avere separato e agonistico. E non su qualità esistenziali personali, vitali ed essenzialmente incorporee. Quindi incremento di poteri di per sé conflittuali con aperte condivisioni ed usi collettivi, disponibili e non mercantili; e perciò con il sorgere nell’ambito della comunità di potenze singole o di gruppo-famiglia condiscendenti con abusi o soprusi determinati dall’Avere."
Grazie anche da parte mia..!
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Luciano Pietropaolo
Friday, 08 July 2022 23:08
Pregevoli considerazioni quelle di Carlo Rovelli sull'immensità dell'ipocrisia occidentale la cui misura non ha eguali nel corso della storia umana. Certamente oltre all'ipocrisia ci sarebbero molte altre considerazioni da fare per esempio sulla pericolosa agonia dell'imperialismo che ben si collega al macroscopico epifenomeno della sua ipocrisia.
Tuttavia Rovelli non manca di criticare l'operazione speciale russa (violazione dei confini!) a patto che l'occidente faccia ammenda per le sue guerre che hanno causato la morte di milioni di esseri umani nel mondo. È la posizione di tanta gente che ammette che la Nato da 30 anni cerca di stringere (non metaforicamente) un cappio al collo della Russia e sogna (anzi programma sfacciatamente) la sua disintegrazione, PERÒ invadendo l'Ucraina la Russia si è messa dalla parte del torto.
A tutta questa brava gente io chiedo: che cosa avrebbe dovuto fare la Russia in alternativa? Niente? Tale risposta sarebbe ridicola e inaccettabile. Avrebbe dovuto seguire la via diplomatica intavolando trattative? Già fatto, ma le hanno sempre risposto picche! Quindi, davanti al pericolo incombente di un genocidio di Russi ad opera dei nazisti in Donbass l'orso si è finalmente svegliato e ha sfoderato i suoi artigli: non si può tollerare un focolaio nazista nel cuore dell'Europa. Quando c'è in ballo la vita o la morte i sacri principi dell'intangibilità dei confini diventano -giustamente- carta straccia.

Naturalmente c'è poi sempre chi in buona o mala fede denuncia le "guerre fra potenze imperialistiche" (Usa, Russia,Cina,India e giù fino alla Repubblica di San Marino) sperando che dalle future carneficine possa sbocciare la rivoluzione proletaria universale. Vivono in una sorta di transfert,come se fossimo nell'anno di grazia 1914! L'esperienza storica di un secolo non gli ha insegnato nulla.

P.S. Ovviamente non sono affatto un estimatore di Putin, anzi lo detesto se penso che era il pupillo di Eltsin ma so riconoscere il "NEMICO PRINCIPALE", come Lenin quando sosteneva l'emiro afgano contro l'impero britannico.
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Alfred*
Saturday, 09 July 2022 01:51
Non e' che per caso Rovelli vuole ricordare alla Nato e ai suoi simpatizzanti che se si opera in in certo modo (pessimo) non si e' nella condizione di fare delle prediche a chi agisce in modo analogo?
Gli Usa hanno un' cortile di casa' su cui hanno scorrazzato per secoli, dal Messico arriva alla terra del fuoco.
Una logica imperiale che quando applicata da altri (spesso neanche con analoga ferocia) su territori e paesi confinanti molto piu piccoli per analoghe ragioni (cortili di casa) fa urlare allo scandalo.
Parlo di logica imperiale per cui non ho nessuna simpatia, sia chiaro, questo e' il rapportarsi tra nazioni e loro potere.
Il tutto dopo che dal 91 in poi la Nato aveva promesso di non installare basi in paesi a ridosso della Russia. Le basi (ufficiali) tra i paesi confinanti oggi mancano solo in Ucraina e adesso anche nella Finlandia che passa alla Nato. Mi sembra che Rovelli lo dica chiaramente che bisogna smetterla di spacciare queste manovre come opere di bene e chiamarle interessi e uso della potenza militare (soprattutto occidentale, non smette di ribadirlo anche contando il numero di basi Usa piazzate nel mondo).
Ho replicato solo per un motivo. Condivido la posizione di Gino Strada : non sono pacifista, sono contro la guerra.
La condivido perche' in ogni caso (e sempre) la guerra la pagano i piu deboli e le persone mandate a crepare. Vorrei che ogni guerra si capovolgesse contro chi la comanda, ma non sono cosi folle da augurare che nascano solo per assistere a una ribellione di popolo. Ho fatto questa premessa perche' in questa sede ho ringraziato per alcuni interventi che, con diversa intensita parlavano del conflitto in ucraina con analisi e parole fuori dal coro dei media.
Da un punto di vista personale per me e' evidente che la Nato cerca di dissanguare la Russia provocando una situazione insostenibile in Ucraina. Che il fine sia la disgregazione della Russia o l' inizio delle ostilita' verso la Cina questo occidente democratico e civile e' disposto a spendere sul campo sino all' ultimo ucraino.
In parallelo vende a Erdogan i curdi per allargare l'alleanza.
Dove voglio andare a parare
E' presto detto la mia e' una posizione netta, gli articoli a cui ho detto grazie spesso non coincidono al 100%.
ma in questo momento, davanti a una guerra che sta dilaniando gente come me (che in una guerra moderna puo' solo scegliere come morire, via armi o fame, certo non su visibilissime barricate) non solo ringrazio Rovelli, ma anche il Papa e tutti quelli che vorrebbero trovare un accordo (che rispetti anche le richieste di stati neutrali ai confini russi) per farla finire.
Ipocrisia? In un certo senso si, non sono certo un fan del Papa, di Rovelli un po' di piu. Una ipocrisia dichiarata e con un fine che riguarda la vita di moltissime persone.
invito a non perdere troppo tempo a cercare le eventuali incongruenze in articoli emozionati come questo di Rovelli, vista la disinformazione generale e' gia molto che queste prese di posizione ci siano e instillino almeno dubbi, rabbia e voglia di opporsi.
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romke
Sunday, 10 July 2022 13:33
black jack ha ragione, Alfred è il portavoce di Putin in queste chat. Basta confrontare i discorsi della propaganda putiniana con gli interventi di Alfred: i temi coincidono, in tutte le chat qui dentro. I commenti di Alfred sono sempre ipocriti (ad esempio il cuoricino piange per le persone mandate a morire, il suo amico Putin sta liberando migliaia di persone per sempre !). Signor Rovelli, che ci dice dell'ipocrisia di Putin & Co.? Vuole aggiungere una lista della spesa? Naturalmente se sei sbilancia in tal senso, comprendiamo tutti che non vuol dire che abbraccia la Nato.
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Àlfed*
Sunday, 10 July 2022 21:21
Capisco che cercare di chiarire serve a poco. Nei miei commenti ho sempre sostenuto la simpatia per il Donbass, l ' antipatia per putin (che molto prima del conflitto trovavo abominevole) , ma riconosco che i cani che latrano verso la russia e l ' avanzata delle basi Nato ai suoi confini ... non potevano non generare una risposta.
Gli Usa avrebbere massacrato il Messico per molto meno e hanno minacciato Cuba quando si volevano mettere i missili urss in casa.
Che io approvi (non approvo) o sia ostile a queste dinamiche la mia voce e quella di molti altri non ottiene risultati. Cerco di partecipare ad attivita' contro la guerra perche' le guerre ci riguardano, non solo questa. Il 90 % di chi muore nelle guerre moderne e ' un civile (fonte emergency) gente come me e lei ( a meno che lei non sia tra i militari) ha una altissima probabilita' di morire in caso di allargamento (probabile) di questa guerra. A lei sembra che non abbia abbastanza motivi per oppormi senza una paghetta di putin? siccome questa guerra non finira' se non sara tenuto in considerazione quanto promesso ai russi nel 91 (niente basi Nato a ridosso della russia) quello che la Nato ha promesspo e ignorato saranno i russi a prenderselo ( cercheranno di farlo) e sara' la realta' a dirci quanto pesante-mortale sara' per noi o molti come noi.
Comunque se lei pensa altro pensi pure quel che le pare io non ho niente da spartire con puntin, coltivo i miei mediocri interessi di sopravvivenza e ho un lavoro che mi permette di non avere bisogno di paghette integrative.
Se ne faccia una ragione
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Alfred*
Sunday, 10 July 2022 23:56
Ps: sono tra quelli che pensano che la politica estera russa non sarebbe diversa anche con altri al posto di Putin.
Per questo mi concentro molto su quello che la parte del mondo in cui sono seduto decide di fare anche in nostro nome (cosa che odio).
Se ancora non avete avuto modo di informarvi sul nuovo concetto stegico della Nato stilato a Madrid vi invito a farlo. Con la ricerca strategic concept nato si trova il sito con il documento ufficiale in inglese. Queste sotto sono due letture recenti. Servono anche a giustificare la mia convinzione che il conflitto e' destinato ad allargarsi e temo che la cosa ci coinvolgera'(militarmente, intendo) tra qualche mese.. spero di sbagliare ...

Sono articoli di ambienti molto diversi e altri potete recuperarli in rete

http://www.altrenotizie.org/primo-piano/9699-nato-salvate-il-soldato-ryan.html

https://www.analisidifesa.it/2022/07/la-nato-dopo-madrid-cosa-hanno-incassato-europa-e-litalia/
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Alfred*
Saturday, 09 July 2022 01:50
Non e' che per caso Rovelli vuole ricordare alla Nato e ai suoi simpatizzanti che se si opera in in certo modo (pessimo) non si e' nella condizione di fare delle prediche a chi agisce in modo analogo?
Gli Usa hanno un' cortile di casa' su cui hanno scorrazzato per secoli, dal Messico arriva alla terra del fuoco.
Una logica imperiale che quando applicata da altri (spesso neanche con analoga ferocia) su territori e paesi confinanti molto piu piccoli per analoghe ragioni (cortili di casa) fa urlare allo scandalo.
Parlo di logica imperiale per cui non ho nessuna simpatia, sia chiaro, questo e' il rapportarsi tra nazioni e loro potere.
Il tutto dopo che dal 91 in poi la Nato aveva promesso di non installare basi in paesi a ridosso della Russia. Le basi (ufficiali) tra i paesi confinanti oggi mancano solo in Ucraina e adesso anche nella Finlandia che passa alla Nato. Mi sembra che Rovelli lo dica chiaramente che bisogna smetterla di spacciare queste manovre come opere di bene e chiamarle interessi e uso della potenza militare (soprattutto occidentale, non smette di ribadirlo anche contando il numero di basi Usa piazzate nel mondo).
Ho replicato solo per un motivo. Condivido la posizione di Gino Strada : non sono pacifista, sono contro la guerra.
La condivido perche' in ogni caso (e sempre) la guerra la pagano i piu deboli e le persone mandate a crepare. Vorrei che ogni guerra si capovolgesse contro chi la comanda, ma non sono cosi folle da augurare che nascano solo per assistere a una ribellione di popolo. Ho fatto questa premessa perche' in questa sede ho ringraziato per alcuni interventi che, con diversa intensita parlavano del conflitto in ucraina con analisi e parole fuori dal coro dei media.
Da un punto di vista personale per me e' evidente che la Nato cerca di dissanguare la Russia provocando una situazione insostenibile in Ucraina. Che il fine sia la disgregazione della Russia o l' inizio delle ostilita' verso la Cina questo occidente democratico e civile e' disposto a spendere sul campo sino all' ultimo ucraino.
In parallelo vende a Erdogan i curdi per allargare l'alleanza.
Dove voglio andare a parare
E' presto detto la mia e' una posizione netta, gli articoli a cui ho detto grazie spesso non coincidono al 100%.
ma in questo momento, davanti a una guerra che sta dilaniando gente come me (che in una guerra moderna puo' solo scegliere come morire, via armi o fame, certo non su visibilissime barricate) non solo ringrazio Rovelli, ma anche il Papa e tutti quelli che vorrebbero trovare un accordo (che rispetti anche le richieste di stati neutrali ai confini russi) per farla finire.
Ipocrisia? In un certo senso si, non sono certo un fan del Papa, di Rovelli un po' di piu. Una ipocrisia dichiarata e con un fine che riguarda la vita di moltissime persone.
invito a non perdere troppo tempo a cercare le eventuali incongruenze in articoli emozionati come questo di Rovelli, vista la disinformazione generale e' gia molto che queste prese di posizione ci siano e instillino almeno dubbi, rabbia e voglia di opporsi.
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black jack
Friday, 08 July 2022 16:51
Signor Carlo Rovelli è vero, il mondo è complesso e difficile da decifrare, del resto lo è stato sempre.
Lei, per misurare questi mondi, la gioventù del '68 o la guerra attuale, o altro chissà, ha scelto il metro dell'ipocrisia. Dato che le idee non cadono dal cielo, la sua scelta ha buone radici nella sua esperienza di vita e di pratica sociale, fatti che non conosco e che non mi interessano.
Commento solo le conseguenze di tale metodo che considera il mondo fatto da più ipocriti e meno ipocriti.
Innanzi tutto l'ipocrisia è all'origine della sua lista della spesa con addebiti all'Occidente perchè, preciso nel riferire i fatti occidentali, dimentica tanti altri fatti delle altre parti in causa. E per ciò le sono arrivati subito i calorosi ringraziamenti da Mosca, tramite il loro bot Alfred attivo nelle chat.
Ma con l'impostazione che ha dato, lei è condannato a rimanere nel limbo del non interventismo, sino a quando la lasceranno fare, ammantato da un pacifismo dubbio come lei stesso riconosce.
Una situazione disperata in cui si è messo per voler dare ragione, non ne vedo il motivo, a una delle parti, preferibilmente quella occidentale che le è più consona, purchè faccia atto di contrizione. Situazione disperata perchè in quel modo non ha via di uscita ma rischia anche, non sarebbe la prima volta nella storia, di passare da neutralismo a interventismo.
Se lei invece adottasse il metodo materialista , per esempio di Anassimandro – devo a lei l'averlo conosciuto – avrebbe ben chiaro che ipocriti o non ipocriti siamo tutti agli inizi di una fase di scontro più acuto fra borghesie imperialiste per ridisegnare una gerarchia mondiale. Di questa situazione ne stanno facendo già le spese a vario titolo e in vario modo tutti i lavoratori nel mondo: troverebbe che loro sono la soluzione, quella da che parte stare. In qualche momento dello scontro interimperialista si creerà un varco che, se lo si saprà riconoscere e forzare, rimetterà all'ordine del giorno la liberazione dalla schiavitù del salario e l'annichilimento del capitalismo generatore di mostri.
Dia retta ad Anassimandro.
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Alfred*
Friday, 08 July 2022 20:34
Il bot Alfred* lamenta mancati pagamenti da mosca stop lamenta anche mancata copertura stop un certo acutissimo blak jak agente nemico stop ha fatto il bot.to stop
Urge inviargli una bambolina come ricompensa stop
Urge mandare a me fornitura certa di gas per inverno stop
Altrimenti passo a occidente stop promettono inverno alle Maldive stop e dopo questa mia stop diventero' bot Dimitri stop molto anonimo stop anzi prosit

Ps sig black jack lei dimentica Anassimene e molti presocratici ... non so cosa abbiano detto (sembra si trovino frammenti), ma sicuramente e' utile citarli, in societa' fanno fare sempre bella figura
Sara' contento: cosi si seppelliscono i bot, no , non quelli emessi dallo stato, ma me bot di me medesimo.... tolgo il disturbo, almeno dagli spazi in cui commenta lei
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Karlo
Wednesday, 06 July 2022 18:25
Bé, non restiamo così timidi, dai.
Più cresce l'offensiva della delinquenza oligarchica, oltre a constatare che "siamo immersi nella più sfrenata ipocrisia (e) arriviamo a eccessi che rasentano il surrealismo" dovremmo pur percepire ed ammettere sempre più che siamo probabilmente entrati in un'epoca storica umana determinante, solo comparabile all' "evoluzione" neolitica da comunità e società fondate sul Buon Vivere nei e coi Beni comuni (*) verso civiltà dell'appropriazione privata (**) di questa ricchezza comune fondamentale, esistenziale.
Con una evoluzione ormai finale, detta comunemente capitalismo.

L'Avere, possedere privato, individualista, 'classista' sta raggiungendo livelli così allucinanti - biodigitalizzazione del "capitale umano"..., neuroscienze di controllo personale, e tutto il resto che stiamo scoprendo con l'offensiva 'covid' - ed estremi, che non possono che risvegliarci e dirigerci o spingerci di nuovo verso una civiltà dell'Essere, non dell'Avere, come etica determinante.

(*)
Oggi Alfonso Maurizio Iacono sull'ex-quotidiano comunista: "Ci salva solo l'idea di Bene Comune, perchè contempla il fuori e il dentro di noi, il clima e l'ambiente: una 'famiglia' di viventi e non viventi, di umani e non umani". Famiglia nell'Essere, non nell'Avere, dico io...

(**)
https://sinistrainrete.info/sinistra-radicale/14499-karlo-raveli-proprieta-patriarcato-e-criminalita-ecologica-cop24.html
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Alfred*
Wednesday, 06 July 2022 16:36
Grazie !!!
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