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MAGNETAR TRADE: ERUZIONE VULCANICA!

Andrea Mazzalai

C'è voluta tutta la forza devastante e spettacolare di un vulcano islandese, per farci comprendere che in fondo il nostro quotidiano e frenetico errare ha bisogno di silenzio e riflessione, che in fondo la nostra vita è nulla in confronto al quotidiano spettacolo della Natura, c'è voluta tutta la rabbia popolare possibile per far esplodere il vulcano della finanza mondiale, un vulcano che promette scosse ed esplosioni da leggenda.

Mentre un squarcio di luce luce nel fine settimana ha perforato la fitta nebbia che ormai da oltre due anni grava sulla palude del sistema finanziario internazionale, il lamento di alcuni fantasmi immobiliari torna ad affacciarsi nelle stanze dei diroccati castelli della finanza mondiale.

Si fantasmi immobiliari perchè le vicende "politiche" sono solo un tassello di quello che in realtà la "nemesi immobiliare" è in grado di creare, ma di questo ne parleremo più avanti.

Sia ben chiaro, nessuna novità per i lettori di Icebergfinanza, visto che in questi anni abbiamo vivisezionato ogni cella segreta dei castelli finanziari americani ed europei,  anche se dobbiamo ammettere che la SEC ha scelto il momento opportuno per scatenare questa autentica " tempesta perfetta " una tempesta che ha avuto il compito di rinfrescare le idee di politici e lobbisti, che si preparano ad affrontare questa settimana la madre di tutte le battaglie politiche: la riforma del sistema finanziario americano.

A fresh infusion of humility... una fresca infusione di umiltà la definisce il sito di Marketwatch, anche se loro fanno riferimento ai mercati, ma di umiltà oggi nella tracotanza della finanza, nessuna traccia.

Che poi la SEC abbia comunicato l'intenzione di intentare una causa civile a Goldman, come scriveva Bloomberg circa 9 mesi fa, aiutata nell'indagine da un nostro connazionale che dirige l'hedge fund SPQR e il mercato non ne sapesse nulla, fa sì che il momento opportuno sia stato scelto in maniera magistrale.

Un momento talmente magistrale da far sussurrare all'ex presidente degli Stati Uniti Clinton che in fondo Robert Rubin e Larry Summers non erano poi chissà quali mirabolanti consiglieri. Probabilmente il clima si sta surriscaldando è incomincia il gioco dello scarica barile, a tal punto che come vedremo anche Germania e Inghilterra sono sul piede di guerra, anche se chi è senza peccato scagli la prima pietra.

April 18 (Bloomberg) -- Former President Bill Clinton said he should have pushed for regulation of financial derivatives when he was president, rejecting the advice of top economic advisers Robert Rubin and Larry Summers.

Immagino che queste meraviglie finanziarie, i cosidetti CDO "sintetici", siano stati sottoscritti da investitori istituzionali, presumibilmente qualificati, quindi in una certa misura consapevoli di quello che sottoscrivevano, ma allo stesso tempo semplici dilettanti allo sbaraglio, accecati dall'avidità e dalla loro stessa tracotanza.

Riesce difficile inoltre immaginare che agenzie di rating compiacenti non abbiano sottoscritto ed avvallato questo immenso castello di carta, visto che vi erano in corcolazione più prodotti strutturati a tripla A che titoli sottostanti. Goldman Sachs, come vedremo, è solo la punta di un iceberg immenso, ma sarebbe interessante chiedersi anche dove stavano i revisori, i controllori, la stessa Federal Reserve che oggi dovrebbe supervisionare questo fallito sistema finanziario.

Sarebbe inoltre interessante chiedere all'attuale segretario al tesoro americano Geithner quale fosse l'attenzione in materia di derivati e prodotti strutturati, messi in piedi durante la sua permanenza a capo della Fed di NewYork.  

Abbiamo già visto, nei recentissimi post dal titolo "ABACUS 2007: GOLDMAN SACHS" e "NORMA CDO LTD: RABOBANK & MERRILL LYNCH" quelle che sono le dinamiche che hanno portato Goldman Sachs e Merrill Lynch a strutturare due diversi strumenti finanziari, con mutui di pessima qualità come i subprime, in grado di fallire nello spazio di un istante procurando vantaggi enormi a coloro che vi hanno speculato contro.

Questa era la proporzione tra la scomessa e la reale esigenza di copertura:
Thanks to Mcclatchydc

La vicenda Rabobank, le dichiarazioni del procuratore generale del Connecticut Richard Blumenthal e il probabile interessamento del procuratore generale dello Stato di New York, Andrew Cuomo, sono solo alcuni indizi che mi portano a credere che questo è l'inizio del distacco di una cresta di neve che può provocare una valanga di dimensioni inimmaginabili.

Se inoltre vi aggiungiamo la notizia riferita da BLOOMBERG, secondo la quale anche la Germania sta valutando una causa legale e non civile contro Goldman per una serie di cioccolatini avariati ingeriti dalle sue ingenue banche, come ad esempio IKB, e che Brown voglia seguire la Merkel in questa crociata di altri tempi ( BLOOMBERG ), possiamo dire che la valanga teorica è a buon punto.

This is probably one of the worst cases we’ve seen,” Brown said on the BBC’s Andrew Marr program in London today. “It looks as if people were misled about what happened. The banks are still an issue. They are a risk to the economy.
...."Questo è probabilmente uno dei peggiori casi che abbiamo mai visto", ha detto Brown alla Bbc, " Sembra come la gente sia stata indotta all'errore. Le banche sono ancora un problema. Esse sono un rischio per l'economia. " 

OUCH...sento aria di elezioni!

Ma ancora si legge sul Sole24Ore:

«Sono scioccato - ha dichiarato Brown - per la "bancarotta morale" che emerge dalla causa della Sec».(...) 

In effetti il governo inglese ha dovuto spendere 45,5 miliardi di sterline (51,3 miliardi di euro) per salvare dalla bancarotta la Royal Bank of Scotland, controllata ora dal governo britannico, effettuando il più grande salvataggio bancario del mondo perché la Rbs era stata costretta a pagare 841 milioni di dollari a Goldman Sachs per liberarsi della sua posizione in Abacus ereditata con l'acquisto di una partecipazione di Abn Amro nel 2007. Il governo tedesco ha pure qualche conto in sospeso con la vicenda Abacus. Secondo la Sec infatti Goldman Sachs ha fuorviato gli investitori di IKB Deutsche Industriebank sul ruolo che l'hedge Paulson aveva nella collocazione dei collaterali di Abacus. Con i quali IKB perse circa 150 milioni di dollari, parte dei quali andò all'hedge che, scommettendo contro il "veicolo", raccolse in totale un miliardo di dollari di profitti. Per non far fallire IKB, la banca di sviluppo statale tedesca - KfW - intervenne con liquidità per 10 miliardi di euro nel 2008. «Chiederemo informazioni alla Sec», ha dichiarato Ulrich Wilhelm, portavoce della Merkel.

Di quale bancarotta morale parla Brown? Alle volte, quando si sente profumo di elezioni, si diventa tutti paladini dell'etica e della morale. Dove stavano i politici in tutti questi lunghi anni di orge finanziarie ed economiche?

Sin dal suo primo mese di vita, Icebergfinanza ha parlato di ETICA, prima sussurrandola e poi urlandola, percependo la compassione di coloro che leggevano, le risate, tuttora presenti, di coloro che amano questo mondo ricolmo di avidità, ipocrisia, corruzione. In fondo nel giardino del diavolo la responsabilità sociale è un optional.

Quello che sorprende è la fiducia in questo mondo, un mondo parassita che ama il sangue delle sue vittime, il sangue dell'ingenuità e dell'avidità, una fiducia sacrificata sull'altare del profitto innanzitutto. Oggi, più si sente parlare di etica e morale, più chi ama la verità dovrebbe incominciare a preoccuparsi, per l'oscuro interesse che sta dietro le parole ma dimentica l'importanza dei fatti.

L'abbattimento di quel velo di omertà che da sempre copre la leggenda di Goldman Sachs probabilmente non mancherà di stimolare la curiosità delle migliaia di avvocati assoldati dagli investitori che hanno perso i loro capitali nella depressione immobiliare, ampliando l'orizzonte e l'attenzione anche ad altri numerosi deals, come ad esempio la storia dell' hedge fund di Chicago, Magnetar  "THE MAGNETAR TRADE", raccontata sul sito ProPublica, una serie impressionante di conflitti di interesse legali, che hanno coinvolto UBS, Merrill Lynch, Citigroup ed in maniera particolare la presunta immacolata JPMorgan.

La vicenda "Magnetar" prende origine dalla creatività di un gruppo di ingegneri finanziari che, mentre il mercato immobiliare si avviava ad un lento ed inesorabile declino, hanno pensato bene di risollevarlo creando miliardi di titoli strutturati da riemettere nelle arterie del sistema immobiliare. Inutile dire che il crollo subprime ha spazzato via qualsiasi illusione di guadagno distruggendo oltre 40 miliardi di dollari di investimenti.

Una selvaggia scommessa a senso unico sul crollo del mercato subprime, alimentata dalla creazione continua di scatole finanziarie nelle quali depositare ogni sorta di titoli strutturato il cui sottostante mutui era da tempo potenzialmente fallito.

Non dimenticate questo passaggio perchè, piano piano, ci condurrà alla risoluzione del grande enigma, i fantasmi immobiliari che continuano ad aggirarsi tra i bilanci della grande istituzioni finanziarie mondiali.

Il 96 % dei CDO targati "Magnetar" sono esplosi bruciando qualsiasi investimento, una percentuale del 96 % contro una media di circa il 68 % per prodotti similari. Nulla di illegale sembra, ma una marea di incentivi perversi e l'esaltazione collettiva ha portato ad affondare il sogno americano, riempiendo contemporaneamente di bonus stellari le tasche dei maggiori banchieri.

Yves Smith, uno dei migliori blogger americani, grande donna, sensibilità unica, che Icebergfinanza segue dal lontano aprile del 2007, ha scritto nel suo ultimo libro che senza la frenesia speculativa della vicenda Magnetar, senza la loro astuzia, la follia subprime  sarebbe stata meno estrema e con conseguenze minori sulla madre di tutte le crisi.

Ecco perchè Icebergfinanza è uno dei blogger mondiali che ha anticipato prima di chiunque altro questa crisi, perchè oltre ad una attenta analisi fondamentale ha avuto l'onore e la fortuna di conoscere e seguire delle autentiche stelle polari nel campo finanziario ed economico americano.

Ma torniamo a noi e al "Grande Enigma" dove per enigma si intende quanti ancora di questi prodotti strutturati sonio nascosti nei portafogli degli investitori privati ed istituzionali mondiali, quale è la dimensione di un fenomeno che a breve vedrà arrivare nei prossimi due anni, una nuova ondata di insolvenze e pignoramenti, di conseguenti fallimenti dalle categorie superiori a quelle subprime, ovvero Alt-A e Prime, dove, come abbiamo recentemente esaminato, un numero sempre maggiore di cittadini con buon merito di credito sta per fallire.

Non più solo subprime, scrissi un paio di anni fa, ma ora le categorie superiori, coloro che avevano miglior merito di credito, Alt-A e Prime, sono in evidente difficoltà, con il conseguente effetto a catena sui prodotti strutturati contando sul pagamento della rata del loro mutuo.

Come ho scritto in... IN ATTESA DELLA SECONDA ONDATA sembra proprio che l'onda della depressione immobiliare, l'onda dei pignoramenti, un'onda che non fa distinzione, un'onda egalitaria, che  travolge indistintamente qualunque classe sociale, dopo aver vissuto la sua alba "Subprime", ovvero aver travolto il sogno americano delle classi emarginate e con basso merito di credito americane, stia per raggiungere la parte alta della "middle class" americana, sino a colpire anche i mutui prime e jumbo.

Realty Trac si attende una nuova ondata di potenziali pignoramenti per mutui stipulati con cinque milioni di affidamento, un ulteriore urto depressivo, dopo quello che ha visto protagonisti mutuatari con debole merito di credito o un elevato rapporto di indebitamento in relazione al reddito.

Nel corso dei prossimi anni insolvenze ed  inadempienze diffuse colpiranno tutti coloro che hanno un miglior merito di credito, ovvero le categorie intermedie Alt-A e l'eccellenza Prime, ed in particolare coloro che hanno ottenuto prestiti senza la necessità di dover documentare il proprio reddito.

Come ha scritto recentemente il  WSJonline, "Foreclosures Hit Rich and Famous", ora il ricco e il famoso, hanno qualcosa in comune con centinaia di migliaia di famiglie americane appartenenti alla classe media o povera, in quanto le banche sono in procinto di pignorare anche le loro case. Le case con prestiti superiori ai 5 milioni di dollari, vedranno probabilmente un forte aumento dei pignoramenti, secondo lo studio di Realty Trac.

Il lettore di Icebergfinanza ben ricorderà, come negli ultrimi mesi si sia intensificato il fenomeno delle cosidette "vendite allo scoperto" di un immobile, le quali avvengono quando ormai il proprietario di un immobile è considerato "underwater", ovvero il valore della sua casa è decisamente inferiore al mutuo residuo. Questa era la situazione per settore al gennaio dello scorso anno, situazione che non è certamente cambiata nelle sue proporzioni:



 

Qualche illuminato analista sussurrerà che in fondo è un problema marginale... Certo anche il fenomeno "subprime" lo era e poi sappiamo tutti cosa è  accaduto. Un problema marginale, perchè molti di questi prestiti e mutui in scadenza stanno per essere rinegoziati a tassi molto favorevoli.

Certo, peccato che si tenda a dimenticare come in questi anni, le varie opzioni ARMs consentivano di evitare il pagamento di una parte della quota interesse, o addirittura la maggior parte. Supponiamo che un mutuatario abbia stipulato un mutuo per l'acquisto di una abitazione di circa 200.000 dollari, acquistando cinque anni fa (Opzione ARMs 5) un'abitazione che oggi mediamente vale un 30 % in meno ovvero 140.000 dollari. Pagando in tutti questi anni solo la quota interesse, la quota capitale è rimasta invariata e quindi, all'atto della rinegoziazione, sarà difficile non optare per il fallimento strategico, che in America ti consente di consegnare le chiavi alla banca o di concordare un prezzo al ribasso che ti permetta di uscire dalla transazione senza troppi oneri di liquidazione.

Questi sono alcuni link aggiornati disponibili per comprendere la dinamica in corso:

 Fitch: U.S. Prime RMBS Delinquencies Pass 10%; Subprime Late-Pays  Moody's Puts $48 Billion In Alt-A RMBS On Watch For Downgrade Fitch: New Year, No Improvement as U.S. Prime Jumbo RMBS Moody's Puts $48 Bln In Alt-A RMBS On Watch For Downgrade - WSJ.com

Questa è stata invece la dinamica delle insolvenze nella categoria Alt-A presentata da Standard & Poor's nel 2008 sui mutui Alt-A...


 

...e questa è quella attuale ...



Per avere invece una dimensione del fenomeno ARMs, ovvero di mutui stipulati con la flessibilità tipica dei mutui in cui si rimborsa solo la quota interesse o addirittura neanche una parte di quella presupponendo un ammortamento negativo, diamo un'occhiata alla dinamica di origine dei mutui a tasso variabile con opzioni esotiche, originati negli anni che vanno dal 2000 al 2006:


Ora, visto che per comprendere a fondo le possibili dinamiche della prossima ondata di reimpostazioni bisogna conoscere a fondo anche le dimensioni di ogni singolo sottosettore relativo all'universo immobiliare americano, date un'occhiata qui sotto; il fenomeno subprime è stato solo una piccola parte del problema, specialmente in relazione all'impressionanate massa di CDO o CDO al cubo o quadrato sintetici, riempiti di derivati all'inverosimile,  creati negli anni di ordinaria follia:


Thanks to t2partnersllc

Se avete un po di tempo e voglia di comprendere sino in fondo quello che è accaduto la T2 PARTNERS LLC mette a disposizione due grandi rappresentazioni grafiche a QUESTO e QUEST'ALTRO indirizzo.

Tralascio ogni considerazione sulle dimensioni del "Commercial Real Estate", il settore immobiliare commerciale, in quanto Icebergfinanza è pieno di analisi che testimoniano l'ennesima bomba ambientale disseminata nell'oceano dell'economia americana e mondiale; non posso fare a meno di ricordare al lettore che, ormai, oltre l' 80 % delle banche regionali che regolarmente ogni venerdi della settimana finiscono sul NECROLOGICO della FDIC denunciano asset e titoli strutturati, commerciali immobiliari sostanzialmente falliti.

E' importante comprendere che, mentre le grandi firme della finanza americana e mondiale firmavano l'incredibile fenomeno subprime e tutto ciò che riguardava il settore immobiliare residenziale, le banche regionali concedevano credito alle migliaia di iniziative commerciali sparse in tutta l' America, anch'esse spesso decisamente subprime o njnia, no job, no income e no asset, visto che nessuna documentazione di alcun genere era richiesta.

Detto questo, queste sono le potenziali perdite stimate  in relazione ai vari settori, perdite che devono naturalmente essere assimilate dalle migliaia di strumenti strutturati esistenti nei portafogli di molte investitori isitituzionali e no, che si ostinano ancora oggi a valutare al prezzo di origine strumenti potenzialmente falliti.


Si tratta di stime probabilmente non aggiornate, ma al di la delle stime questa è la recente realtà testimoniata dal New York Times, una realtà che guarda ben oltre il fenomeno immobiliare, perchè non dobbiamo dimenticare che i nostri CDO, i prodotti strutturati sintetici, imbottiti anche dei famigerati Credit Default Swap, erano costruiti pure con prestiti "secchi" ovvero quelli come ad esempio le carte di credito o il credito al consumo, sui quali, se non onorati, difficilmente si riesce a recuperare un qualsiasi valore come invece in teoria avviene per un immobile!





Inoltre non si possono dimenticare anche i cosidetti CLO, ovvero quei titoli strutturati riempiti di mutui emessi per sostenere le varie scorrerie dei private equity negli anni d'oro degli abbordaggi finanziari, mutui tutti essenzialmente "leveraged" come le operazioni che li hanno originati.

Comunque sia l' onda è in viaggio, un'onda che raggiungerà un suo primo picco nel mese di settembre, per poi scendere e raggiungere il suo picco massimo alla fine del 2011, come questo grafico gentilmente messoci a disposizione dal  CREDITSUISSE dimostra.

Come nella legge della conservazione chimica - Lavoisier, ci dice che nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma - anche nella finanza il debito che si crea non si distrugge, ma si trasforma, si trasferisce.

Lavoisier fu catturato e processato come traditore dai rivoluzionari francesi, ghigliottinato all'età di 51 anni, per una vendetta personale, pur essendo uno dei pochi liberali presso la corte. Dirà poi Joseph Louis Lagrange, matematico torinese di origine francese: "Alla folla è bastato un solo un istante per tagliare la sua testa; ma alla Francia potrebbe non bastare un secolo per produrne una simile".

Si....alla finanza è bastato un solo istante per provocare la madre di tutte le crisi e probabilmente non basterà un intero decennio per uscirne dignitosamente.

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