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Commento critico a L'imperialismo oggi: che cos'è e dove va di Guglielmo Carchedi

di Antonio Pagliarone

http://www.sinistrainrete.info/estero/6501-guglielmo-carchedi-l-imperialismo-oggi-che-cos-e-e-dove-va.html

Non si capisce cosa c'entrino i riferimenti all'imperialismo di Lenin con il resto dell'articolo. Viviamo nel nuovo millennio e si insiste nel blaterare di imperialismo quando ciò che sta accadendo mostra il totale stravolgimento delle banalità del passato. Ma oltre a ciò viene presentato il seguente grafico che illustrerebbe l'andamento della produttività in Germania e Italia.

Si tratta di una clamorosa cantonata.

La produttività in Germania ha avuto negli ultimi anni una fra le crescite più basse del mondo (vedi ad es. Lapavitsas e vedi il grafico sottostante a quello che Carchedi ha tratto dall'articolo di Giussani sull'Eurozona apparso sul n 1 di Countdown, dove ci sono assieme il saggio di accumulazione netto tedesco e il tasso di variazione della produttività della Germania - i quali, guarda caso, vanno insieme-, che sono anche più basse della Grecia. Esattamente come l'accumulazione in capitale fisso che è pressochè zero. Cose che sono state notate da tutti al mondo.

Tasso di crescita della produttività del lavoro (PIL/L) in Italia e Germania
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Germania. Saggio netto di accumulazione e tasso di variazione della produttività del lavoro. 1971-2012.

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Suggerirei anche di visionare il grafico 12 relativo agli investimenti netti in Capitale fisso in Germania. 1951-2012 presente sempre nell'articolo di Giussani “L’Euro e la crisi dell’Eurozona”.

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Giussani così commenta: “La diminuzione del saggio del profitto può spiegare il declino del saggio di accumulazione solo fino all’inizio degli anni ’80 (grafico 9). Dopo, il movimento del saggio di accumulazione assume una sua propria fisionomia discendente che lo porta a formare nel tempo una notevole massa di capitale monetario eccedente (grafico 11).L’interessante sarebbe capire come questo capitale è stato impiegato. Ma la Germania è altra cosa dagli Stati Uniti, e, in omaggio alle sue grandi tradizioni di libertà, tolleranza, circolazione delle idee, spirito critico e efficienza, non possiede statistiche pubbliche degne di tal nome, ergo dei flussi di capitale e reddito dell’economia tedesca sappiamo poco o nulla”

Suggerisco una lettura di tutto il poderoso articolo di Giussani che smentisce tutti i luoghi comuni sulla zona Euro che circolano regolarmente. Leggiamo meno i quotidiani pseudo economici e cerchiamo di andare a fondo alle questioni.

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