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Gli Stati Uniti colpiscono al cuore l'energia mondiale del futuro

di Finian Cunnigham

La perforazione prevista per questo mese del giacimento gassifero di South Pars in Iran da parte della Compagnia Nazionale del Petrolio della Cina (CNPC) potrebbe essere un preannuncio o una spiegazione di piú ampi sviluppi geopolitici.

Prima di tutto, il progetto di 5 miliardi di dollari – firmato lo scorso anno dopo anni di pressione da parte dei giganti occidentali dell’energia Total e Shell secondo le ratifiche tracciate dagli Stati Uniti – svela la principale rete futura mondiale per il rifornimento e la domanda dell’energia.

I critici hanno a lungo sospettato che la vera ragione degli Stati Uniti e di altri paesi occidentali coinvolti militarmente in Iraq ed in Afghanistan sia quella di controllare il corridoio centro asiatico dell’energia. Fino ad oggi, sembra che la chiave sia stato principalmete il petrolio. Per esempio, ci sono state rivendicazioni secondo le quali un progetto di una conduttura di petrolio, che andrebbe dal Mar Caspio via Afghanistan e Pakistan fino al Mar dell’Arabia, sarebbe la principale leva dietro la quale si nasconde la apparentemente futile campagna militare degli Stati Uniti in questi Paesi.

Ma quel che l’intesa CNPC–Iran dimostra é che il gas naturale rappresenterá una spinta ancora piú rilevante ed essenziale per l’economia mondiale, e piú specificamente il flusso bilaterale di questo combustibile da Occidente a Oriente, dall’Asia Centrale all’Europa e alla Cina.

Michael Economides, editore dell’Energy Tribune di Houston, é uno degli osservatori delle industrie in crescita convinto che il gas naturale sostituirá il petrolio come principale risorsa di energia, e non solo nei decenni che verranno ma anche durante vari secoli.

Economides si basa sulle recenti previsioni dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), con sede a Parigi, che ha fortemente corretto al rialzo le sue stime sulla possibilitá di avvicinarsi a un recupero del 100% delle riserve globali di gas naturale. Attribuisce questo enorme aggiornamento ai rapidi miglioramenti tecnologici che hanno fatto sí che si raggiungessero giacimenti di gas finora inaccessibili. Afferma che la IEA stima che le scorte di gas naturale saranno sufficienti a coprire il fabbisogno per altri 300 anni se si mantiene la domanda attuale. “Se poi si fantasticasse su un possibile contributo futuro in forma di idrati di gas naturale, sarebbe facile concludere che il gas naturale diventerá quasi sicuramente il principale combustibile dell’economia mondiale”, aggiunge Economides.

La crescente importanza del gas naturale come fonte di energia é stata stabile durante molti anni. Tra il 1973 e il 2007, il contributo di petrolio al rifornimento dell’energia mondiale scese drasticamente da 46.1 per cento al 34.0 per cento, con l’incremento dell’uso del gas naturale responsabile di questo declino, secondo i dati della IEA. Altre fonti, come quelle dell’Amministrazione dell’Informazione sull’Energia (EIA), presagiscono che il consumo del gas naturale globale triplicherá tra il 1980 e il 2030; da quest’ultima data il gas naturale diventerá molto probabilmente la principale fonte di energia sia per i fabbisogni industriali che pubblici.

Ci sono valide ragioni per le quali il gas naturale (metano) sta diventando il piú importante dei combustibili fossili. Primo, ha un valore calorifico molto maggiore sia rispetto al petrolio sia rispetto al carbone. Questo perché si produce piú calore per unitá di combustibile. Secondo, é un combustibile piú pulito, bruciando emette un 30 per cento meno di diossido di carbonio se comparato con il petrolio, e un 45 per cento meno se comparato con il carbone. Terzo, il gas é piú idoneo per il trasporto, sia come materiale grezzo in forma compressa per attraversare le condutture terrestri, sia come combustibile per guidare il trasporto.

Tutte le agenzie dell’industria dell’energia riconoscono al di sopra di tutto che le principali fonti future di gas naturale saranno il Medio Oriente e l’Eurasia, inclusa la Russia. La statunitense EIA afferma che le riserve di gas naturale in queste regioni sono rispettivamente nove e sette volte quelle totali del Nord America – essendo quest’ultima attualmente una delle massime fonti mondiali di questo combustibile.

In Medio Oriente, l’Iran é il massimo indiscusso detentore di riserve di gas. I suoi giacimenti di gas di South Pars sono i piú estesi del mondo. Se convertito nell’equivalente di barili di petrolio, il South Pars dell’Iran ridicolizzerebbe le riserve dei giacimenti di petrolio del gigante Ghawar dell’Arabia Saudita. Quest ultimo é il piú grande giacimento petrolifero del mondo e da che divenne operativo nel 1948, Ghawar é certamente stato il centro del mondo per il rifornimento di energia greggia. Nella prossima era di dominio del gas naturale sul petrolio, l'Iran soppianterá l’Arabia Saudita come fulcro per l’energia mondiale.

Sia l’Europa che la Cina cercano di collocarsi per diventare le rotte infrastrutturali principali di gas per l’Iran e l’Asia Centrale. Giá oggi, l’infrastruttura si sta plasmando per riflettere questo modello. La conduttura Nabucco é disegnata per fornire gas dall’Iran (e l’Azerbaijan) via Turchia e Bulgaria a tutta l’Europa Occidentale (segnando la fine del dominio russo). L’iran esporta separatamente anche gas via conduttura alla Turchia e all’Armenia e sta anche seguendo affari di esportazione con i paesi del Golfo, inclusi gli Emirati Arabi Uniti e l’Oman. Un’altra grande rotta arteriale é la cosiddetta “conduttura della pace” che va dall’Iran al Pakistan e prosegue fino in India, attraverso la quale l’Iran esporterá questo carburante a due delle regioni piú popolose. Ma forse la piú allettante prospettiva per l’Iran é la conduttura di 1865 km che fornisce gas naturale alla Cina dal Turkmenistan, attraverso l’Uzbekistan ed il Kazakhstan, e che dovrebbe essere operativa a piena capacitá nel 2012. Il Turkmenistan confina a sud per 300 km con l’Iran ed ha giá in mano un accordo di esportazione con Teheran. Se le riserve di gas degli iraniani-cinesi South Pars potranno essere incorporate nelle condutture transazionali sopra citate, l’Iran sará confermato il cuore di un’economia mondiale nella quale il gas sará la principale fonte di energia. Questo é ulteriormente amplificato dalla domanda di gas che cresce rapidamente in Cina, la quale potrebbe dipendere dall’importazione per oltre un terzo del suo consumo di gas naturale entro il 2030, secondo quel che prevede la EIA.

In questo contesto di un grande riallineamento nell’economia mondiale dell’energia – un contesto in cui ci sará una continua diminuzione di ruolo per gli Stati Uniti – la retorica infuriata di Washington sulla democrazia e la pace e la guerra al terrore o alle presunte armi nucleari iraniane puó essere vista come il disperato tentativo di mascherare la paura che ha di diventare un gran perdente. Il vero obiettivo é circondare l’Iran di guerre e minacciare il possibile futuro maggiore acquirente al mondo di gas – la Cina – per quel che riguarda i rifornimenti di gas. Le azioni degli Stati Uniti sono viste piú precisamente come un intralcio per i flussi dell’energia di un’economia mondiale che non potrá piú dominare.

Un ulteriore sviluppo imprevisto in questa storia é la posizione della Russia. Con le sue vaste riserve naturali di gas, puó essere vista come un competitore dell’Iran. Probabilmente meno ben posizionata dell’Iran per rifornire sia l’Europa che la Cina, la Russia é ció nonostante il principale competitore ed ha assiduamente fatto la corte alla Cina dal 2006 con una trattativa di esportazione. Comunque, come osserva Economides, “la negoziazione tra i due paesi é stata intermittente e, specialmente, la costruzione della conduttura é stata dolorosamente lenta”.

Ma le ambizioni della Russia di espandere le sue esportazioni di gas naturale possono spiegare perché essa stessa abbia mostrato di essere un cosí volubile alleato dell’Iran. La posizione ambivalente di Mosca verso le sanzioni degli Stati Uniti contro l’Iran suggerisce che la Russia abbia il suo programma per ostacolare la repubblica islamica come rivale dell’energia della regione.

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Titolo originale: "Iran’s Natural Gas Riches: US Knife to the Heart of World Future Energy"

Fonte: http://www.globalresearch.ca
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18.03.2010

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di VALERIA TADDEI

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