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mondocane

Mosca: modello 11 settembre

di Fulvio Grimaldi

E’ relativamente indifferente se il terrorismo colpisce New York, “il Mondo Libero”, o la Russia, il “capofila delle autocrazie”. L’effetto deve riversarsi sulle popolazioni occidentali, da mobilitare verso l’accettazione degli sviluppi previsti dalle fasi finali della guerra contro l’umanità. Risultati programmati:

1°) Ulteriore stretta repressiva verso la sorveglianza capillare e totale, fatta passare per “sicurezza”, e ulteriore accelerazione verso l’ordine mondiale totalitario, priorità da cui tutte le resistenze, opposizioni, divergenze sono annichilite in virtù della preservazione della vita (vedi vaccino);

2°) Ritorno a Lepanto. Rilancio dello scontro di civiltà con l’Islam che, in attesa della resa dei conti finale con l’Eurasia, consente l’esasperazione della mobilitazione psicologica delle masse in Occidente e della conseguente militarizzazione mirata all’ esplosione di conflitti in aree idonee (Iran, Kosovo, Bosnia, repubbliche asiatiche, Africa) a garanzia della preminenza dell’apparato industrialmilitare e dei suoi profitti;

3°) Rinnovata e rafforzata identificazione della principale organizzazione di Resistenza palestinese e araba, Hamas, e dei suoi alleati islamici in Iraq, Libano, Yemen, con l’internazionale del terrore islamista ISIS.

4°) Il dato che la Federazione Russa, comprendente entità islamiche alle quali la disinformazione occidentale già tenta di ricondurre l’origine, se non la matrice degli attentati di Mosca, ha basi di sicurezza e di coesione sociale e politica molto fragili, tali da indurre nella popolazione condizioni di paura, diffidenza, alienazione. Nel caso specifico, una punizione al popolo russo per aver decretato il trionfo di Vladimir Putin alle recenti elezioni.

Storia, logica, evidenze, la grottesca mistificazione dell’autoattentato dell’11 settembre, innesco della guerra finalizzata all’Armageddon, ci confermano, al di là di ogni dubbio o manipolazione propagandistica, a chi vada attribuita l’adozione dello strumento terroristico parallelo a quello mediatico e sanzionatorio, nella guerra di classe globale.

In ogni sua manifestazione interna, ed esterna, politica, economica, sociale, culturale, militare, il terrorismo ha nelle sue insegne le monete dell’imperialismo e del colonialismo. L’unica difesa.di chi viene colpito dal terrorismo sarebbe quello di rispondere con gli stessi mezzi e metodi,.elevandone il costo a chi ha iniziato a.praticarlo. Ma gli Stati di diritto rifiutano di ricorrervi e la Russia è uno Stato di Diritto. Gli Stati fuorilegge sono tutti da questa parte.

Comments

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Mario M
Tuesday, 26 March 2024 13:11
Ci sono alcuni aspetti che mi insospettiscono:

1- attuare una strage dovrebbe essere semplice: in treno, in metropolitana, nelle piazze, nei luoghi affollati, senza rischio per gli attentatori.

2- Invece gli attentatori del Crocus hanno rischiato, e infatti sono stati catturati.

3- Sono stati catturati e interrogati in piazza con filmati che girano in rete... ma non avrebbero dovuto subito consegnarli ai servizi segreti?

4- Perché darsi alla fuga con le stesse auto, verso i confini con l'Ucraina!?

5- Il teatro che brucia e crolla perché i terroristi hanno appiccato il fuoco con... qualche litro di benzina: mi sembra inverosimile.

6- I canali russi nei teatri di guerra ci fanno vedere filmati raccapriccianti di morte e orrore, ma non ho visto cose analoghe al Crocus.
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