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Strauss-Kahn: ecco la verità

di Giancarlo Marcotti

Sulla vicenda che ha portato in carcere l’ex DG del Fmi, Dominique Strauss-Kahn, ho già pubblicato due articoli.

Nel primo mi limitavo a mettere in dubbio la veridicità della ricostruzione degli avvenimenti, così come riportata da tutti i media mondiali (ma proprio tutti!!!), in altre parole mi chiedevo se Strauss-Kahn da “carnefice” non risultasse esso stesso la vittima predestinata di un perfido complotto.

Nel secondo
toglievo ogni punto interrogativo in quanto l’evidenza degli eventi era tale che qualunque persona dotata di un cervello, anche minimamente funzionante,  era in grado di giungere alla conclusione che Strauss-Kahn fosse stato fatto oggetto di una delle più barbare azioni persecutorie per motivi che, scrivevamo, “a noi risultano sconosciuti”.

Ora ritorniamo sull’argomento per dissipare anche questi ultimi dubbi: il movente c’è, eccome!

E’ sufficiente leggere l’articolo pubblicato sul giornale inglese Guardian lo scorso 10 febbraio, ecco il link che si riferiva ad un intervento dell’ex DG del Fmi ad un convegno tenutosi a Washington il giorno precedente.

Le frasi pronunciate da Strauss-Kahn erano di una tale rilevanza che avrebbero dovuto riempire le prime pagine di tutti i giornali, ed invece, nessun organo di stampa ne fa menzione (evidente era calata la censura  sui media internazionali), ha fatto eccezione il giornale inglese Guardian che, nella versione online, giovedì 10 febbraio pubblicava l’articolo dal titolo “IMF boss calls for global currency”  (Il capo del Fmi auspica una nuova divisa mondiale) a firma Heather Stewart.

A beneficio dei nostri lettori riportiamo la traduzione integrale del pezzo.

Il direttore del FMI, Dominique Strauss-Kahn, auspica una nuova divisa mondiale
 
Dominique Strauss-Kahn, Direttore esecutivo del FMI, ha auspicato l’adozione di una nuova divisa mondiale con l'intento di sfidare il dominio del dollaro e proteggere le economie contro future instabilità finanziarie.

In un discorso tenuto a Washington, Strauss Khan ha sostenuto che le riserve monetarie dei Paesi membri potrebbero essere usate, in sostituzione del dollaro, quale divisa di riferimento nel commercio internazionale. I così detti SDRs (Diritti Speciali di Prelievo ndr) potrebbero inoltre essere una valida alternativa al dollaro per le riserve in valuta estera detenute dalle banche centrali.

“ L'introduzione dei SDRs quale valuta di riferimento negli interscambi commerciali e nei futuri assetti finanziari permetterebbe di salvaguardare le economie dalla volatilità dei cambi” ha sottolineato il Direttore del FMI “ permettendo di creare una nuova classe di assets”.

Il FMI ha pubblicato un resoconto sulle proposte di Strauss Kahn da sottoporre alle valutazioni dei maggiori economisti.

Strauss Kahn, che con molte probabilità sarà in lizza nelle prossime presidenziali francesi, ha anche argomentato che i SDRs - attualmente formati da un paniere di valute comprendente dollaro, sterlina, euro e yen- dovrebbero includere altre divise quali la cinese yuan.

I governi sembrano al momento sempre più preoccupati per le continue guerre valutarie che minano le economie nazionali costringendoli ad adottare politiche monetarie che sono un freno all'uscita dalla recessione.

Strauss Kahn ha poi sottolineato come vi siano stati ostacoli ad un ruolo più determinante degli SDRs, ma ha messo in guardia che senza un'azione urgente il rischio di cadere nel caos finanziario è dietro l'angolo.

“ I rischi di squilibri globali sono di fronte a noi e i segnali sono gli stessi che si erano manifestati prima della crisi – volatilità dei mercati, pressione sui tassi di cambio, eccesso di riserve- . Lasciare irrisolti questi problemi significa seminare per una prossima crisi”, ha concluso il Direttore del FMI.

La Cina che ha nei suoi forzieri una parte rilevante di valuta statunitense si è più volte lamentata della disinvoltura con cui il Tesoro americano fissa il valore di cambio. Da parte loro i politici americani hanno più volte lamentato il fatto che la Cina trae vantaggio dalla sotto stima della loro moneta.

L'idea dei SDRs risale al 1969, ed era parte integrante degli accordi di Bretton Wodds, ma nel giro di qualche anno l'esperimento fallì e il ruolo degli SDRs fu dimenticato. Fu concesso così agli stati membri del FMI di scambiare le loro valute di riserva in caso di necessità.

Strauss Khan ha sottolineato, in margine al suo intervento, che il FMI valuterà i modi per rafforzare il coordinamento a livello internazionale, con lo scopo di monitorare squilibri internazionali.

Alla luce di quanto letto le vicende che hanno interessato Strauss-Kahn negli ultimi tempi rivestono una luce del tutto nuova, ma prima di commentare a mia volta l’accaduto, vi segnalo chi lo ha fatto ben prima di me con lucidità e precisione, giungendo a conclusioni che, visti gli sviluppi successivi, possono tranquillamente essere definite profetiche.

Mi riferisco a quanto scritto dal Prof. Attilio Folliero che pubblicava l’articolo “Verso il tramonto del dollaro: anche Dominique Strauss-Kahn, segretario del FMI, chiede l’abbandono del dollaro”  sul proprio blog, domenica 13 febbraio.

Attilio Folliero è un professore italiano che insegna a Caracas presso l’Università centrale del Venezuela, ora voi tutti sapete come io sia la persona al mondo più distante dal Venezuela e dal regime che attualmente governa quel magnifico Stato sudamericano, ma ciò non ha alcuna rilevanza, probabilmente diverse cose mi dividono dal Prof. Folliero, non certo l’intelligenza e la lungimiranza.

Ebbene, raccolgo alcune riflessioni che il Prof. Folliero ha magistralmente espresso nel suo scritto, innanzitutto “l’inevitabilità” della caduta del dollaro. I tassi di crescita delle economie emergenti e soprattutto il peso economico sempre crescente che gli stessi hanno, rende  praticamente certo il ridimensionamento che il dollaro dovrà subire come moneta utilizzata per gli scambi internazionali.

A “cascata” la crisi della valuta avrà un impatto disastroso sull’economia statunitense che probabilmente si troverà a dover fronteggiare un problema spaventoso come quello dell’inflazione (forse iperinflazione).

Ma soprattutto voglio soffermarmi sulle tre ipotesi che il prof. Folliero preconizzava all’indomani delle parole che Dominique Strauss-Kahn pronunciava in quello che definirei lo “storico” discorso tenuto a Washington.

Attilio Folliero, chiedendosi cosa ci fosse dietro le parole di Strauss-Kahn, formulava tre ipotesi: la prima è che ci fossero gli Stati Uniti stessi, intenzionati, prima del tracollo della propria moneta, a sostituirla con una nuova (scaricando così il più possibile il problema inflazione al di fuori dei propri confini).

La seconda è che il Fmi si stesse  “sganciando” dal controllo degli Usa (ricordiamo che al  Fondo partecipano ben 187 Stati e gli Usa detengono attualmente “solo” il 17,75%).

La terza è che Strauss-Kahn avesse espresso la propria “libera opinione sulla realtà esistente”, non preoccupandosi delle possibili conseguenza alla propria persona, bensì tormentato da ciò che egli ben esprimeva in questo passo della propria conferenza:  “I rischi di squilibri globali sono di fronte a noi e i segnali sono gli stessi che si erano manifestati prima della crisi – volatilità dei mercati, pressione sui tassi di cambio, eccesso di riserve- . Lasciare irrisolti questi problemi significa seminare per una prossima crisi”.

C’è di che rabbrividire, la sola cosa che possiamo aggiungere è la nostra fervida speranza che si stesse sbagliando, o perlomeno, che avesse ingigantito il problema di fondo.

Ma voglio terminare questo terzo e definitivo articolo riguardante la vicenda Strauss-Kahn con le parole scritte dal Prof. Folliero il 13 febbraio scorso, a conclusione del proprio articolo. Egli scriveva, che, qualora si rivelassero fondate la seconda o la terza ipotesi da lui formulate:


”è facile aspettarsi una reazione da parte degli USA, potenza in decadenza che non accetterà facilmente di farsi da parte. Gli Usa, in questo momento sono come le bestie ferite che lottano disperatamente fino alla fine. Dominique Strauss-Kahn, uno degli uomini più potenti del mondo, con questa sua esternazione potrebbe essersi giocato il suo futuro”.


Profetico …

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