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sinistra

Trump e la fine dell’ipocrisia liberista: una teoria della disvelazione

di Roberto di Luzio

Nel panorama politico contemporaneo, la figura di Donald Trump ha suscitato reazioni polarizzate, spesso ridotte a una condanna morale o a una difesa identitaria. Ma al di là del giudizio personale, Trump rappresenta un fenomeno teorico che merita attenzione: egli non è l’antitesi del neoliberismo, bensì la sua manifestazione più esplicita e disinibita. In questo senso, la sua ascesa può essere interpretata come un momento di disvelamento — una rottura dell’ipocrisia che ha per decenni mascherato la vera natura dell’egemonia del neoliberismo, di cui gli Stati Uniti rappresentano il caposaldo.

Il liberismo democratico, soprattutto nella sua versione anglosassone, ha costruito un’immagine di sé fondata su valori universali: libertà, diritti, meritocrazia, efficienza. Ma questa narrazione ha sempre convissuto con pratiche imperiali, diseguaglianze strutturali e una mercificazione crescente di ogni aspetto della vita. Trump, con la sua retorica brutale e il suo decisionismo economico, non fa che portare alla luce ciò che era già presente: l’identificazione tra mercato e società, tra potere e profitto, tra nazione e dominio.

La sua politica estera, i dazi, il disprezzo per le convenzioni multilaterali, non sono una deviazione dal modello liberista, ma la sua radicalizzazione. In questo senso, Trump rompe con l’ipocrisia del soft power e rivendica apertamente il primato dell’interesse nazionale, del potere economico e della cultura americana come forma di egemonia globale. È una forma di “americanismo” senza maschera, per usare un’espressione cara a Costanzo Preve. 

Ma proprio questa uscita dall’ipocrisia ha un effetto paradossale: mette a nudo le contraddizioni interne del neoliberismo. Quando il sistema non può più fingere di essere universale, neutro o moralmente superiore, si rivela per ciò che è — un progetto politico fondato sulla competizione, sull’esclusione e sulla concentrazione del potere. E allora, la sinistra non può limitarsi a denunciare la volgarità trumpiana: deve interrogarsi sul proprio ruolo nella costruzione di quell’ipocrisia, e su come ripensare radicalmente il rapporto tra economia, cultura e democrazia.

In fondo, Trump non si oppone al neoliberismo: ne è piuttosto una versione distorta e rivelatrice. Come uno specchio che non abbellisce, ci obbliga a vedere il sistema per quello che è, senza maschere né giustificazioni.

Questa fase storica, per quanto inquietante, può diventare un’occasione preziosa: non solo per ripensare le categorie con cui interpretiamo la politica, ma per iniziare a costruire un’alternativa concreta — che vada oltre la semplice condanna morale e affronti le radici strutturali del problema.

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Comments

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lisa d.
Wednesday, 27 August 2025 06:49
💰 L'influenza del VC tecnologico nella politica
Spese politiche del settore tecnologico : i VC del settore delle criptovalute e della tecnologia sono stati i maggiori spendaccioni politici nelle recenti elezioni.
Obiettivi in ​​superficie :
Tasse più basse
Regolazione leggera
Limitare la supervisione FTC/SEC
Ma alla base di tutto c'è un programma radicale per sovvertire il sistema democratico statunitense e sostituirlo con micro-governi gestiti dalle aziende.
🧱 Ideologia: Tecno-Libertario-Futurismo
Punto di vista : l'America è in declino; le élite devono costruire nuove società partendo da zero.
Soluzione : “Uscire” invece di riformare, creando “stati di rete” privati ​​e governati dalla tecnologia.
🔥 Cifre chiave
Peter Thiel : miliardario VC, uno dei primi sostenitori di Trump, architetto ideologico.
Elon Musk : usa le piattaforme per promuovere narrazioni anti-establishment.
JD Vance : senatore dell'Ohio, finanziato da Thiel e strettamente allineato all'ideologia di Yarvin.
Curtis Yarvin : blogger pseudonimo "Mencius Moldbug", sostenitore dell'autoritarismo aziendale.
Balaji Srinivasan : autore di The Network State , promuove la creazione di città-stato basate sulla crittografia.
📖 Idee e Progetti
🌐 Stato della rete
Proposta di Balaji Srinivasan : territori decentralizzati e governati dalla tecnologia, costruiti attorno a valori condivisi, che alla fine acquisiranno terra e sovranità.
Praxis : un tentativo concreto di costruire una città del genere, finanziato da Thiel, Balaji, Andreessen e altri tramite Pronomos Capital .
Altri tentativi di stato della rete: Próspera , Afropolitan , Itana , Metropolis , Yung Drung City .
🧬 Patchwork
L'idea originale di Curtis Yarvin : smantellare gli stati nazionali in migliaia di mini-paesi societari per azioni gestiti senza il consenso dei governati.
Promuove la sorveglianza biometrica , lo spostamento di massa dei poveri e la sovranità aziendale .
🏛️ Agenda politica: allineamento con il Progetto 2025
Il Progetto 2025 è un vero e proprio progetto conservatore per rimodellare il governo in caso di vittoria di Trump.
La Rivoluzione delle Farfalle (il manifesto di Yarvin) fornisce un quadro radicale parallelo:
7 passaggi per installare un'autocrazia supportata dalla tecnologia:
Campagna sull'autocrazia : inquadrare la dittatura come efficienza.
Eliminare la burocrazia : attuare RAGE — mandare in pensione tutti i dipendenti pubblici. Rispecchia il programma F di Trump.
Ignorare i tribunali : ignorare le sentenze della Corte Suprema tramite decreto esecutivo. Sentenze recenti (ad esempio, Trump contro Stati Uniti ) aprono la strada.
Cooptare il Congresso : insediare i lealisti; usare i miliardari per finanziare le campagne dei fedeli.
Centralizzare il potere della polizia : federalizzare la Guardia nazionale e le forze dell'ordine.
Chiudere i media e il mondo accademico : distruggere “la cattedrale” (termine con cui Yarvin definisce le istituzioni d’élite).
Mobilitare le masse : utilizzare proteste di massa e il potere nelle strade per rafforzare il controllo politico.
🧪 Esperimenti nella vita reale
Seasteading Institute : il primo tentativo fallito di Thiel di costruire città sovrane in mare.
Contea di Solano / California Forever : un tentativo di costruire nuove “Città della Libertà”.
Il piano di Trump per le "Città della Libertà" : città con statuto sostenuto dal governo su terreni federali.
🧠 Paralleli fascisti
Il movimento unisce il futurismo libertario e il nazionalismo cristiano sotto una più ampia struttura fascista .
Come il fascismo storico, è per sua natura flessibile e incoerente, in grado di assorbire molteplici ideologie radicali per raggiungere fini autoritari.
🧩 Termini chiave da tenere d'occhio
“Stato di rete” : nuova forma di governance che combina criptovaluta, governance privata e filosofia secessionista.
“La Cattedrale” : termine con cui Yarvin definisce le istituzioni liberali d’élite (media, università).
“Sionismo tecnologico” : la visione di Balaji di riconquistare le città “isolato per isolato”.
“Butterfly Revolution” : il progetto autocratico di Yarvin per sostituire la democrazia statunitense.
“Progetto 2025” : il piano di transizione della Heritage Foundation per un futuro governo conservatore.
🧨 Conclusion
Questo movimento è ben finanziato , a lungo termine e coordinato .
Il suo obiettivo non è solo la deregolamentazione: è sostituire la governance democratica con la sovranità tecnologica privata .
Anche se può sembrare marginale, molti componenti sono già in atto , con finanziamenti attivi, acquisizione di terreni e influenza politica a Washington.
🔗 Letture consigliate / Risorse
Il blog di Gil Duran : sull'influenza della tecnologia nella politica
Lo Stato della Rete di Balaji Srinivasan
Patchwork di Curtis Yarvin
La rivoluzione delle farfalle
Piano di transizione del progetto 2025
https://outcry.cc/websites/videos/techno-feudalism-and-techno-fascism-discussion-event-fromlimicon-2025/
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