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american thinker

Il 2010 sarà peggiore

di Monty Pelerin*

Il 2010 sarà probabilmente l'anno di svolta in cu igli esperti smetteranno di riferirsi alla recessione e cominciano a parlare apertamente di depressione.

Il problema economico è piuttosto semplice da descrivere: c'è troppo debito rispetto al reddito e / o alla ricchezza prodotta. Di seguito è riportato il grafico che rappresenta la situazione dell’ economia americana, nel quale viene mostrato il debito complessivo degli Stati Uniti come percentuale del PIL dal 1870 in avanti. I dati sul debito comprendono tutti i debiti pubblici e privati e  non comprende gli oneri legati al mandato del governo, come la Social Security e la Sanità, che non vengono finanziate.

(Nota: Secondo i depositari di questi fondi fondazione negli Stati Uniti il valore attuale delle passività sarebbe di circa 106 mila miliardi di dollari, che se venissero incluse farebbero aumentare il rapporto Debito/PIL fino al 1.000%).

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L'ammontare percentuale del debito in rapporto al PIL dal punto di vista storico è veramente sconcertante. Vale la pena di fare alcune considerazioni sul grafico:

  •       Sul lungo periodo la "norma" del rapporto sembra essere di circa il 150% e le linee rosse delimitano la "norma" compresa tra il 130% e 170% rispettivamente.
  •       Il rapporto non è mai superato la fascia superiore eccetto due periodi di impennata: nel 1920 e nel 1980,.
  •       Ogni intersezione delle linee ha comportato un enorme boom nel settore del credito. Il primo si concluse con la Grande Depressione. Il secondo produrrà una catastrofe simile se non peggiore. (siamo solo agli inizi).
  •       L'espansione del credito che ha portato alla Grande Depressione non è stata così rilevante come quella attuale.
  •       Il picco del credito si è verificato dopo che la depressione era cominciata. L’andamento della spesa pubblica e la contrazione del PIL hanno continuato a condizionare il rapporto fino all'inizio della Grande Depressione.
  •       Dopo la pubblicazione di questo grafico, il rapporto è cresciuto ed attualmente ha raggiunto quasi il 380%, quasi il doppio del livello raggiunto dagli Stati Uniti all’inizio della depressione.
  •       Mentre sembra che i prestiti privati abbiano raggiunto attualmente il picco, l’enorme finanziamento del disavanzo pubblico continua a far innalzare il rapporto , così come la contrazione del PIL.


Nessuna teoria economica riesce a razionalizzare una vera e propria "norma", ma intuitivamente, sappiamo che un tale valore limite esiste. Il debito non deve superare una certa percentuale di reddito, altrimenti non vi può essere un prestito. Per oltre un secolo il settore bancario ha utilizzato il concetto dei rapporti equivalenti come criterio per l’erogazione di prestiti ai singoli e alle imprese. Per varie ragioni, nel corso degli ultimi due decenni le banche hanno trascurato queste linee guida contribuendo notevolmente alla bolla del credito.

Il governo ha deciso che la cura per l'eccessivo indebitamento consiste nel fare più debito. Questa soluzione non può funzionare, soprattutto quando il credito è già così sovraesposto. I redditi e la ricchezza prodotta non possono sostenere gli attuali livelli di indebitamento. Il credito tornerà ai livelli medi, indipendentemente dagli intenti del governo, che questo avvenga attraverso il pagamento ordinato o l’insolvenza, la riduzione del debito sarà inevitabile.

Ludwig von Mises ha affrontato i limiti del credito nella Teoria della moneta e del credito, originariamente pubblicato nel 1912. In lavori successivi così si esprimeva sulla questione:

"Non vi è alcuna possibilità di evitare il collasso finale derivante dal boom dall’espansione del credito [debito]. Una alternativa vi è solo se la crisi dovesse arrivare prima, come il risultato di un abbandono volontario di ulteriore espansione del credito [debito], o più tardi come una catastrofe finale e totale del sistema monetario in questione."

Nel 2009, non è stato possibile finanziare le richieste di capitale negli Stati Uniti attraverso i mercati tradizionali. Il governo è stato in grado di finanziare il suo deficit del 2009 solo attraverso Quantitative Easing(1) esplicite (e occulte) della Fed. In Discutendo del 2009, Zerohedge ha dichiarato:

"Vi è stato un credito enorme e una crisi di liquidità, e poi c'era il Quantitative Easing, questo'ultimo equivale per la Fed al band-aiding(2) di uno zombie e di un organismo infettato dagli schemi di Ponzi, meglio conosciuto come “l'economia americana”. Ha funzionato per un po ', ma ora la zombie è in procinto di tornare in crisi, seguito da uno stato comatoso e, infine, ridotto in condizioni di non morte (e con una riduzione della linea 401 k)(3)."

Zerohedge ha stimato che negli USA, per poter finanziare le esigenze di capitale nel 2010, la domanda (il finanziamento) di titoli a rendita fissa dovrebbe aumentare di undici volte. Intanto continua a declinare la partecipazione straniera nei titoli a rendita fissa sui mercati finanziari americani che contribuirà a rendere impossibile tale finanziamento.

Per quanto riguarda le esigenze di finanziamento del 2010 esitono solo tre possibilità:

  1. La Fed continuerà il suo Quantitative Easing oltre la loro cessazione prevista nel marzo 2010.
  2. La Fed alza i tassi di interesse a livelli che potrebbero attirare i capitali necessari per finanziare le operazioni di governo attraverso i mercati del credito tradizionale.
  3. La Fed non prende alcuna iniziativa e allora si avrebbe un insolvenza del governo su alcune sue obbligazioni.


Nessuna di queste alternative è attraente. Le scelte sgradevoli derivano dalle politiche adottate precedentemente dalla Fed e dal Governo. Per evitare la recessione, il governo nel corso degli ultimi cinquant'anni ha abusato e poi alla fine ha esaurito tutte le opzioni ragionevoli. Dopo anni di cattiva gestione, il governo è in imbarazzo di fronte a quello che deve fare e non può sfuggire.

Tutte le alternative saranno molto dolorose, e nessuna è in grado di garantire la possibilità di una ripresa di tipo tradizionale. Non importa quale alternativa si scelga, il paese non può evitare una depressione. A questo punto la politica dovrebbe preoccuparsi di "non nuocere ulteriormente".

Delle tre alternative, ciò che è meglio economicamente è peggiore politicamente. Questo conflitto naturale tra buona economia e una buona politica non è insolito. Il paese subirebbe un grave danno economico se si attuasse la alternativa n 2. Da un punto di vista politico, le alternative 2 e 3 sono probabilmente inaccettabili. Pertanto, è probabile che venga tentata (ancora!) la 1° alternativa.  Ma è stato proprio il continuo abuso di questa alternativa, che ha portato a questo stato penoso.

L'alternativa 1 non può funzionare, non riuscirà ad evitare una depressione, anzi peggio ancora, porterà probabilmente all'iperinflazione. Così, finiremo probabilmente con l’avere una situazione peggiore, infatti con l’iperinflazione, il denaro cesserà di essere un mezzo di scambio, i mercati cesseranno le loro attività, se non basandosi sul baratto, verrà spazzata via la classe media i cui risparmi perderanno valore come il dollaro. Alla fine si verificherà ciò che Mises ha previsto molti anni fa.

In una qualsiasi di queste alternative si corre il rischio di perdere la nostra forma di governo, cosa che porterà a disordini ed a lotte.  Tutto ciò risulterebbe possibile se si adottasse l’alternativa 1 per gli effetti corrosivi provocati da inflazione elevata unita ad una depressione.

Attenzione al calendario. Le cose si stanno facendo sempre più interessanti e probabilmente molto presto.

Note del traduttore:
1 Il termine anglosassone Quantitative Easing si traduce in italiano con alleggerimento quantitativo ed indica la creazione di moneta da parte della banca centrale e la sua iniezione, con operazioni di mercato aperto, nel sistema finanziario ed economico

2 “band-aiding” significa aiutare a mantenere entro i limiti massimi le fluttuazioni dei tassi di cambio del dollaro rispetto ad un'altra valuta

3 Il tipo di pensionamento 401k è stato progettato in modo tale che esso incoraggi i dipendenti a risparmiare una notevole somma di denaro per il periodo post-pensionamento.

*[trad.dall'inglese di Antonio Pagliarone]

Link:   http://www.americanthinker.com/2010/01/2010_will_be_worse.html

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