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byoblu

Chi trasgredisce le regole UE?

di Claudio Messora

L’Europa e le sue regole. Chi le trasgredisce… ma soprattutto chi non le trasgredisce? Byoblu ha seguito la presentazione del nuovo libro del docente Sergio Cesaratto (qui una recente sua intervista proprio su Byoblu), “Chi non rispetta le regole?”, organizzata dalle associazioni Asimmetrie e da L’Intellettuale Dissidente il 18 giugno a Roma, con ospiti il Senatore Alberto Bagnai che apre gli interventi, il giurista Alessandro Somma e il giornalista Stefano Feltri, vicedirettore del Fatto Quotidiano, moderati da Mario Sechi.

Qui il video del dibattito: https://youtu.be/g4eYlSIZSYk

Per Cesaratto a non rispettare le regole è innanzitutto la Germania che, riluttante a seguire i principi di democrazia e di uguaglianza tra gli Stati, sta tentando di costruire l’ennesimo Reich della storia, utilizzando una nuova arma: la “stabilità“. La “stabilità” sta uccidendo la domanda interna dei paesi della UE, impedendo la crescita e qualunque tipo d’investimento pubblico.

Ripercorrendo la storia economica italiana, viene ricostruita la genesi del progetto UE: il divorzio tra Banca d’Italia e Ministero del Tesoro, il Trattato di Maastricht, l’entrata in vigore della Moneta unica, tutti quei momenti cioè in cui sono state scritte le regole che oggi ingabbiano, con le politiche di austerity, il nostro Paese.

Ci si chiede “che fare?” Scardinare questo sistema, irriformabile? Ritornare ad una condizione pre-Maastricht? Costruire un’altra idea di Europa? Le strade potrebbero essere molte, ma come è emerso anche nel dibattito, un’unione politica tra i vari Stati sembra improponibile.

Eppure è importante sapere chi non rispetta la regole e ricordarsene, perché la libera informazione è sotto attacco. Il 4 luglio il Parlamento Europeo è chiamato a ratificare la legge sul Copyright, dove Oettinger/Voss hanno introdotto i famigerati articoli 11 e 13, quelli della “tassazione sui link” e della “censura preventivadi cui abbiamo parlato nella ControRassegna Blu #18. Una norma che restringerà la libertà di espressione e cambierà la rete per come l’abbiamo conosciuta.

Stiamo raccogliendo le firme e c’è ancora poco tempo. Firmate e fate firmare se volete consegnare ai vostri figli una Rete libera per persone libere, dove il libero dibattito continui ad essere garantito. Qui il link: https://www.surveymonkey.com/r/salvainternet

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