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cambiailmondo

Le sottigliezze della retorica di sinistra

di Tonino D’Orazio

Il fatto sconcertante è che molti intellettuali di sinistra “rispettati” sono in realtà guardiani dell’impero. Opposizione controllata. Tra queste persone, l’anticomunismo e l’antisocialismo sono profondi e le mezze verità sono abilmente brandite per rivendicare un’elevata imparzialità.

Mentre i media cosiddetti liberali e conservatori – tutti al soldo delle agenzie di intelligence – riversano la propaganda più sfacciata su Russia e Ucraina, così evidente che diventerebbe comica se non fosse così pericolosa, gli autoproclamati intenditori ingeriscono anche messaggi più sottili, spesso da media alternativi.

Esiste un ottimo esempio di resoconto fuorviante, in cui la verità si mescola con le bugie per trasmettere una narrativa “liberale”, che sostiene fondamentalmente le élite al potere mentre sembra combatterle. Questa non è una novità, ovviamente, dal momento che questo è il modus operandi di tutti i media aziendali, ciascuno a suo modo ideologico e spesso disonesto, come The New York Times, CBS, The Washington Post, The New York Daily News, Fox News, CNN, NBC, ecc. da molto tempo. Anche quelli di stato come la Pravda.

Per esempio in The Intercept, giornale on line del miliardario Pierre Omidyar, ho letto un articolo. Scritto da Alice Speri, il suo titolo suonava ambiguo – “La sinistra in Europa affronta la rinascita della NATO dopo che la Russia invade l’Ucraina” – finché non ho visto il sottotitolo che inizia con queste parole: “La brutale invasione della Russia complica…” Ma ho continuato a leggere. Nel quarto paragrafo, è diventato chiaro dove stava andando l’articolo. Speri scrive che “In Ucraina, in contrasto [con l’Iraq], è stata la Russia a organizzare un’invasione illegale e non provocata, e il sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina è stato considerato da molti cruciale per evitare atrocità anche peggiori di quelle che l’esercito russo aveva già commesso”.

In realtà, sebbene apparentemente siano attivisti europei contro la guerra e contro la NATO, sono presi in un dilemma, l’articolo prosegue affermando che mentre gli Stati Uniti e la NATO sono stati colpevoli di un’espansione ingiustificata per molti anni, la Russia è stata un aggressore in Ucraina e Georgia ed è colpevole di terribili crimini di guerra e così via. Non c’è una parola sul colpo di stato sponsorizzato dagli Stati Uniti del 2014, o sui mercenari sostenuti dalla CIA e dal Pentagono in Ucraina, o sul loro sostegno al battaglione neonazista Azov e sugli anni degli attacchi ucraini nel Donbass dove sono state uccise diverse migliaia di persone. Si presume che queste azioni non siano criminali o provocatorie.

E c’è questo: “La risposta vacillante degli attivisti europei per la pace è sia il riflesso di un’invasione brutale e non provocata che ha sbalordito il mondo (sic) sia di un movimento contro la guerra che si è rimpicciolito ed è stato emarginato nel corso degli anni. La sinistra sia in Europa sia negli Stati Uniti ha lottato per rispondere a un’effusione di sostegno all’Ucraina che va contro gli sforzi decennale per liberare l’Europa da un’alleanza militare guidata dagli Stati Uniti”. In altre parole, l’articolo, stratificato in una retorica contro la guerra, è propaganda anti-russa.

Per esempio lo stesso Noam Chomsky, uno degli intellettuali di massimo rilievo internazionale, parla saggiamente della propaganda dei media statunitensi riguardo alla loro guerra non provocata contro l’Iraq e definisce con precisione la guerra in Ucraina “provocata”. E poi, riguardo alla guerra in Ucraina, lascia cadere questa affermazione sorprendente:

“Non credo che ci siano ‘menzogne ​​significative’ nei resoconti di guerra. I media americani generalmente fanno un lavoro molto lodevole nel denunciare i crimini russi in Ucraina. (sic) È prezioso, così come è prezioso che siano in corso indagini internazionali per possibili processi per crimini di guerra”.

In un batter ciglia, Chomsky dice qualcosa di così incredibilmente falso che a meno che non lo si consideri un moderno Galileo, cosa che molti fanno (spesso anch’io da decenni), può passare per vero e si passerà senza problemi al paragrafo successivo. Eppure è un’affermazione così falsa che diventa ridicola. La propaganda dei media sugli eventi in Ucraina è stata così palesemente falsa e ridicola che un lettore attento si fermerà immediatamente e penserà: l’ha appena detto?

Chomsky quindi ora ritiene che i media, come il New York Times e simili, che ha giustamente castigato per la propaganda per gli Stati Uniti in Iraq e Timor Est, per citare solo due esempi, stiano facendo “un lavoro molto onorevole nel riportare crimini in Ucraina”, come se improvvisamente non fossero più i portavoce della CIA e della disinformazione americana. E lo dice mentre siamo nel mezzo del più grande blitz propagandistico dalla prima guerra mondiale, con la sua censura, il suo comitato per la governance della disinformazione, che rintraccia i dissidenti, ecc. che rasenta la parodia di Orwell del 1984. E’ semplicemente magistrale. Spiegare come la propaganda raggiunge i vertici e come opporsi a essa, e poi insinuare un sospetto nella sua analisi: “La rivendicazione di Putin è pari alla nostra”.

Il revanscismo della Russia? Dove? Revanscismo? Quale territorio perduto gli Stati Uniti hanno mai fatto la guerra per recuperare? Iraq, Siria, Cuba, Vietnam, Jugoslavia, Afganistan, ecc. ? La storia degli Stati Uniti non è una storia di revanscismo ma di conquista imperiale, di sequestro e furto o di controllo del territorio, mentre la guerra della Russia in Ucraina è chiaramente un atto di autodifesa dopo anni di provocazioni e minacce USA/NATO/Ucraina, ciò che Hedges riconosce. «Nove settimane di umilianti fallimenti militari»? – mentre controllano gran parte dell’Ucraina orientale e meridionale, compreso il Donbass. Ma il suo falso messaggio è sottilmente intessuto, come quello di Chomsky, in frasi che sono vere.

Ma essendo nel campo dei giochi mentali (troppa coerenza porta alla chiarezza e tradisce il gioco), ci si può aspettare che offuschino continuamente i loro messaggi per servire l’agenda americana in Ucraina e continuare l’espansione della NATO nella guerra non dichiarata con la Russia, per la quale il popolo ucraino sarà sacrificato. Orwell lo chiamò «pensiero doppio»: “Il duplice pensiero è al centro stesso dell’Ingsoc, poiché l’atto essenziale del Partito è quello di ricorrere all’inganno cosciente pur mantenendo la fermezza d’intenzione che va di pari passo con l’onestà totale. Dire bugie deliberate credendoci sinceramente, dimenticare ogni fatto diventato imbarazzante, poi, quando diventa necessario, tirarlo fuori dall’oblio giusto il tempo necessario, negare l’esistenza della realtà oggettiva e, allo stesso tempo, tenere conto della realtà che si nega – tutto questo è indispensabile… con la menzogna sempre davanti alla verità”.

Christian Parenti scrive questo su Chomsky: “La quasi totalità dell’intellighenzia di sinistra è rimasta psichicamente bloccata nel marzo 2020. I suoi membri hanno applaudito la nuova repressione della biosicurezza e hanno definito bugiardi, truffatori e fascisti tutti coloro che non erano d’accordo. Di solito lo hanno fatto senza nemmeno impegnarsi con le prove ed evitando il dibattito pubblico. Tra i più visibili citiamo Noam Chomsky che ha chiamato le persone non vaccinate a “ritirarsi dalla società” e ha suggerito che si dovrebbero lasciar morire di fame se si rifiutavano di sottomettersi”.

La critica di Parenti sulla risposta della sinistra (non solo quella di Chomsky e Hedges) al Covid si applica anche agli eventi fondatori sopra menzionati, il che solleva domande più profonde sulla penetrazione della CIA e della NSA nei media in generale, un argomento che esula dall’ambito di tale analisi.

Per quelli che probabilmente direbbero di quello che ho scritto qui: Perché prendersela con la sinistra? La mia risposta è molto semplice.

Le perniciose agende della destra e dei neoconservatori sono evidenti; nulla è veramente nascosto; si può e si deve quindi opporsi. Ma molti di sinistra servono due maestri e sono molto più sottili. Ostentatamente dalla parte della gente comune e contraria all’imperialismo e alle predazioni delle élite all’interno e all’esterno del paese, sono spesso gli autori di una retorica seducente che sfugge ai loro sostenitori. Una retorica che alimenta indirettamente le guerre alle quali spesso pretendono di opporsi.

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