Iran, Israele e le future scelte dei BRICS
di Andrea Zhok
La situazione sul piano strategico internazionale sembra oramai delinearsi in forma abbastanza esplicita.
Israele e gli USA si muovono all'unisono e sono disposti a tutto pur di perseguire il loro intento ultimo, che è l'eliminazione integrale dell'Iran come minaccia regionale.
Le cautele residue sono legate alle sole necessità di ridurre i possibili danni a città israeliane e alle basi americane nell'area.
La prima cosa che deve essere chiara è che l'Iran non ha nessuna possibilità di resistere a lungo a un attacco israeliano sostenuto dagli USA, anche se l'attacco rimane convenzionale. Il principale limite di Israele sta nell'entità delle risorse (umane, militari, finanziarie) necessarie per una guerra totale, ma questa entità è amplificata indefinitamente dal canale di rifornimento a perdere degli USA. La dirigenza iraniana lo sa bene e dunque continua a muoversi in maniera da lasciare margini a un raffreddamento del conflitto, effettuando sempre risposte misurate.
La seconda cosa chiara è che una sconfitta strategica dell'Iran, che lo sopprima come attore regionale, riconducendolo all'esistenza umbratile di un Iraq, non è solo una catastrofe per l'Iran, ma anche per Russia e Cina.
L'Iran è in sempre maggior misura uno snodo fondamentale per i due maggiorenti dei BRICS come via di passaggio commerciale, come baluardo regionale e come produttore di materie prime (gas innanzitutto). Un Iran "irakizzato" sarebbe disastroso per le aspirazioni future di Cina e Russia, che di ciò hanno piena consapevolezza. Nell'ultimo mese ci sono stati colloqui al massimo livello tra dirigenti iraniani e cinesi da un lato (il ministro degli esteri Wang Yi) e russi dall'altro (il primo ministro russo Mishustin era a Teheran proprio alla vigilia della risposta iraniana).
Questo ci porta alla terza e decisiva questione. Posto che Russia e Cina non possono permettersi di perdere l'Iran come alleato regionale e posto che l'intenzione di Israele e USA è precisamente quella di "irakizzare" l'Iran, cosa possono fare i due leader dei BRICS per evitare questo esito?
La diplomazia e le forme di "moral suasion" in questa fase storica sono aria calda.
Se ci fosse la prospettiva di un conflitto di lungo periodo, come è stato in Siria, sarebbe possibile un intervento russo strutturato nell'area, con la costruzione di basi, e la Cina potrebbe operare, come fa ora, da stabilizzatore finanziario per la Russia. Ma se lo scenario è quello di USA + Israele che si concentrano nella demolizione dell'Iran potrebbe non esserci alcun "lungo periodo".
L'unica via che mi pare realisticamente percorribile è che la Russia giochi con l'Iran lo stesso ruolo che gli USA giocano con Israele, di supporto militare ed economico illimitato. Ma finanziariamente la Russia non è nelle condizioni di competere con gli USA, probabilmente neanche con il sostegno laterale della Cina, e sul piano degli armamenti convenzionali la Russia ha ancora da finir di sbrigare la faccenda ucraina, che richiederà un impegno consistente ancora almeno per sei mesi, e dunque non può far convergere grandi quantità di armamenti di cui ha bisogno in prima persona.
Dunque fa capolino, a mio avviso, un'unica soluzione per stabilizzare l'area e impedire che Israele + USA abbiano la tentazione di andare allo scontro finale con l'Iran: la consegna della Russia all'Iran di un contingente limitato di testate nucleari, magari anche solo tattiche.
Tecnicamente non è un'operazione banale. Non è come consegnare una pistola. Ci voglio anche tecnici di supporto e massima segretezza. Ma è fattibile e sarebbe un "game changer".
Una volta ottenute le testate e rese operative l'Iran dovrebbe svolgere un test interno, in modo da segnalare pubblicamente la disponibilità di una forza bastante a distruggere una città Israeliana o qualunque base americana nell'area.
Questo segnale dovrebbe essere sufficiente a ristabilire un nuovo equilibrio nell'area, dove a questo punto tutti i protagonisti apparirebbero in grado di infliggere colpi insopportabili alla controparte.
E' un brutto mondo quello in cui il rispetto internazionale passa soltanto dalla possibilità di estinguere l'altro, ma questo è quanto ci consegna questa epoca.
E francamente credo che questo ragionamento tra Russia e Iran sia già stato fatto.







































il petrolio mrdiorienttale e le dinamiche del suo commercio probabilmente, secondo me (mi assumo la responsabilita') e' destinato ad avere maggiore impatto di una escalation nucleare
Buona lettura e buona visione
https://www.aljazeera.com/news/2024/10/4/how-much-of-a-difference-could-irans-regional-allies-make-in-a-war