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mondocane

Il 15 marzo per l’Europa di Davos? --- Alla deriva sulla nave dei morti --- Emergenze di regime: AIDS, terrorismo, Covid, clima, ora Putin

di Fulvio Grimaldi

Sul suo canale Youtube Spettacolino di Fulvio Grimaldi

https://www.youtube.com/watch?v=t06DmEnqTdI

https://youtu.be/t06DmEnqTdI

Dunque, l’umorista spento di cui nel video, fattosi canarino in gabbia dal cinguettio su comando, va facendo delle giravolte. “Ma sì, ma andiamoci lo stesso il 15 marzo per l’Europa… 800 miliardi? Un po’ troppi? Ma non ne abbiamo già speso quasi altrettanti per salvare Ucraina e democrazia ? Su, non formalizziamoci sui numeri…”

Da noi, nell’Italia di ospedali, scuole, università, strade, salari, tutti ottimali, con la dottrina Ursula von Bomben (copy Travaglio), quirinalizzata dal ripetente sul Colle, succede questo: 2025 + 7 miliardi di euro, 2026 +17 miliardi, 2027 +27 miliardi, 2028 + 37 miliardi.

VIVA L’EUROPA A TRAZIONE ARMATA FRANCO-BRITANNICO-TEDESCA, CON VIGORE E BUONUMORE ALLA TERZA GUERRA MONDIALE, MAGARI ATOMICA.

Ora che quei cagasotto di americani hanno mollato l’osso russo per le briciole palestinesi, si torna alle cannoniere di Sua Maestà. Che nostalgia!

Stavolta è la volta buona per il definitivo Grande Reset di Davos. Ce n’è voluto un po’, ma di emergenza in emergenza ci siamo arrivati:

AIDS, a colpirci nel nocciolo della vita e dei rapporti tra sessi da improntare a diffidenza, sospetto, paura, ostilità sociale,

TERRORISMO che, dall’11 settembre, è fatto sapientemente dilagare ovunque. Un terrorista a terrorizzarci dietro a ogni angolo, il mondo civile contro il barbarico islamico (e palestinese e iraniano e iracheno e libico e afghano e siriano). Sorveglianza, per carità, controllo, senza remore e senza limiti.

COVID, grande balzo in avanti sul piano della cancellazione dell’economia dei piccoli, garanzia di autonomia e autodeterminazione, a vantaggio della super-economia dei super-trans-grandi. Frantumazione della coesione sociale, “muori e fai morire”. Silenzio sugli effetti avversi che provocano enormi eccessi di mortalità ovunque si sia abbondato con vaccini e tamponi falsificanti, generazioni intere affette da miocarditi e altri guai. Un’intera umanità minata nelle difese immunitarie. Ma impaurita e sottomessa, pronta all’emergenza successiva. Che è

CLIMA, tutti colpevoli, come giurano i giovinotti mobilitati da Greta e dall’industria del Green, per aver emesso e fatto emettere CO2, secondo gli scienziati onesti il più innocente dei gas serra, oltre tutto necessario alla vita sulla terra (cosa che magari disturba i depopolatori), ma utilizzato per occultare gli inquinanti e inquinatori impuniti. Grossissima opportunità per nuovi profitti da devastazione della natura, della vita degli animali e della produzione di cibo Vai con milioni di giganti eolici e deserti ex-agricoli di lastre fotovoltaiche. E se le macchine elettriche, con quelle batterie non smantibili come l’uranio, provocano scempi geologici, idrici, sanitari e s’incendiano al primo botto, siamo comunque quelli fichi.

PUTIN, soluzione finale. Minaccia ontologica, neanche più comunista, ma avversa allo strapotere delinquenziale e guarrafondaio della classe dominante dello Stato dominante. Ovviamente privatizzato. Con limpida evidenza il Male, a prescindere, da rimuovere con il Bene di coloro che sanno come gestire il mondo, gli uomini e i subalterni. E ci sanno convincere che la lotta di classe non fosse stata che una scazzottatura tra ragazzi di Terza Media. Al peggio, invidia sociale. Lo si assicura dalle vette di tacchi 12cm.

Pionieri del fascismo duemila in marcia: Netaniahu, Zelensky, Meloni, Ursula e compari in UE e altri cacicchi messi sù qua e là dall’impero.

Poi la guerra, atomica o no, si farà o non si farà. Ce lo chiediamo sereni al tè delle cinque. Tanto saremo mica noi a combattere, morire o rimetterci, anzi. Ma intanto quel che conta è che, una volta di più, come per alcuni millenni, con poche sventurate e brevi eccezioni, in ben cinquant’anni siamo stati bravi a dare lezioni di disciplina, obbedienza, sottomissione, servitudine, a tutto il resto del mondo.

QUALCUNO FERMI URSULA, I BALTICI,  MA ANCHE MATTARELLA

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Comments

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Giorgio Stern
Tuesday, 11 March 2025 15:49
Caro Fulvio, dici bene " si torna alle cannoniere di Sua Maestà. Che nostalgia!"
Gli inglesi, dopo aver dovuto mollare l'India, dopo esser stati mandati via da Hong Kong dai cinesi, anzi, dai comunisti cinesi, e da altre colonie, non hanno mai rinunciato a sperare nel ritorno dell' "Impero". Fa parte del loro dna. Ora cercano di intervenire, per quanto possono, sul burattino di Kiev in funzione anti USA (più che anti russa) illudendosi di sostituirsi agli yankee alla guida coloniale di quello che fu l'Occidente. Colonialismo degli straccioni.
Ciao e a presto // Giorgio Stern
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Gianvito
Monday, 10 March 2025 20:30
Grimaldi dice bene ma prima di ora Putin, nell'elenco emergenze, doveva mettere guerre. E più che Putin, sarebbe più corretto dire guerra nucleare. Che poi è un vecchio espediente con cui le due superpotenze hanno paralizzato e rimestato il mondo per oltre mezzo secolo.
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