Homo homini lupus?
di Roberto Fineschi*
Smotrich avrebbe dichiarato: “Il diritto internazionale non si applica agli ebrei. Questa è la differenza tra il popolo eletto e gli altri”.
Si tratta evidentemente di una dichiarazione suprematista, atteggiamento già di fatto praticato nello sterminio in atto, ma qui c’è un passo in più: rivendicare formalmente di essere al di sopra di una legge uguale per tutti significa rinnegare l’universalismo, ovvero il pari diritto di individui e popoli a un trattamento analogo di fronte a essa.
Si rinnega in sostanza la civiltà del diritto, uno dei risultati più avanzati del mondo democratico prodotto dall’Occidente.
È il motivo per cui non si concede il termine genocidio: l’olocausto (in questa prospettiva alla quale fortunatamente molti ebrei non aderiscono) non è un crimine contro l’umanità, ma un crimine contro gli ebrei, una prevaricazione contro un popolo in quanto tale, non in quanto espressione del genere umano. Dunque, per coerenza, lo stesso crimine perpetrato verso altri non è lo stesso crimine perché non è l’atto in sé che conta, ma il soggetto contro cui viene perpetrato.
Senza girargli intorno: è semplicemente la legge del più forte e il “diritto” è di chi riesce a imporla.
Questo modo di ragionare ha ovviamente delle controindicazioni: se qualcuno volesse ripagare con la stessa moneta un domani a che cosa ci si potrebbe appellare per dire che non è giusto? Perché gli altri dovrebbero muoversi in difesa degli offesi? In base a quale criterio condannare chi in passato non si è mosso in difesa degli offesi se ciò dipende non dal principio ma dalla particolarità di chi subisce violenza?
È un giochino molto rischioso, è la guerra di tutti contro tutti e la ruota gira.
Senza illudersi di vivere nel paradiso, ma un mondo che intenzionalmente ripudia la diplomazia e la concertazione tra pari e rivendica la forza come unico fattore nelle relazioni internazionali (forza senza egemonia), quanto può durare? Dove può andare a finire?
Ovviamente il contenuto non è nuovo: in Iraq, Afghanistan e in mille altri luoghi si è sempre agito da suprematisti, ma cercando quanto meno di salvare le apparenze. Il salto di qualità è rivendicare la violenza fine a se stessa, il suprematismo come giustificazione valida di per sé.
Il fascismo.
* da Facebook
Comments
Non dubito che questo poveretto (poveretto di tutto, soprattutto di umanita' e realta') e tutti i poveretti suprematisti se la raccontino cosi. Ci vuole pelo sullo stomaco ed idiozia suprematista per andare in carcere a sfottere, minacciare, deridere palestinesi detenuti senza colpa. Chi segue la religione e si considera eletto dovrebbe, per quel che mi risulta dell'ebraismo, essere seguace di comandamenti che dicono non uccidere e non rubare ben prima delle leggi internazionali. I neturei karta non smettono di ricordarlo al mondo manifestando con continuita' e chidendo lo smanrellamento di israele (che l'onu non aveva diritto di far nascere e abbiamo il diritto di chiedere che sia smantellato sempre dall'onu, che deve assumersi la responsabilita' del disastro). Non le persone che vivono in israele devono essere cancellate, uno stato di abominevole apartheid e suprematismo deve finire. I responsabili di genocidio devono essere condannati, come a Norimberga, piu che a Norimberga vista l'arroganza con cui agiscono. C'e' un piccolo dettaglio.
Ben givr non e' il frutto dell'ebraismo, ben gvir e' frutto del sionismo e il sionismo e ' frutto delle ideologie suprematiste, genocidarie, colonialiste dell"occidente. Quel mondo che ha generato il sionismo, che lo appoggia, che lo considera cosa sua e suo strumento. Strumento coloniale e suprematista. Quindi quando questo, che esito a definire essere umano, parla non dovrebbe dire che le leggi internazionali non si applicano agli ebrrei. Dovrebbe dire che le leggi internazionali (bloccate all'onu da veti usa) non si applicano all'occidente di cui lui e' servo deputato a eseguire i lavori sporchi come enclave coloniale. Che questo garantisca agli imbecilli come lui vita indenne da leggi (anche quelle del piu forte) dipende da come va in occidente. Se crolla l'impero usa e i vassalli europei ben gvir dovra' cavarsela da solo e non andra' lontano, subira' il diritto del piu forte e i piu forti non saranno i suoi padroni.
Mi piace dire questo? No, non mi piace, perche' il tributo di sangue che questi idioti faranno versare prima di collassare potrebbe essere immenso. Del loro destino francamente non mi preoccupo, non sarebbe la prima volta che si riciclano dicendo che, poverini, non volevano dire quello che hanno detto e fatto quello che hanno fatto. La cosa vale per tutti i supremasti e vigliacchi che comandano e manovrano le vite altrui per il loro tornaconto, di qualsiasi religione, in qualsiasi occidente o altro punto cardinale.