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La follia bellica Ue e l’arma di Čechov

di Barbara Spinelli

«Il Fatto Quotidiano» ha chiesto a Barbara Spinelli di ampliare il suo intervento alla manifestazione dei 5Stelle contro il riarmo, tenutasi il 5 aprile a Roma. Il testo è stato pubblicato il 9 aprile 2025

Vorrei parlare del nuovo bellicismo europeo e dei suoi fondamenti: l’ignoranza, la menzogna, l’avidità del complesso militare-industriale. L’ignoranza per prima, abissale e volontaria, di quel che vuole ed è la Russia, di quel che sono gli Stati dell’Est europeo usciti dall’Urss con un pensiero dominante: vendicarsi della Russia.

E se possibile smembrarla, come sostenuto da Kaja Kallas, Alto rappresentante della politica estera dell’Ue, ex premier nota per l’oppressione in Estonia delle minoranze russe.

E ancora: ignoranza della guerra degli ucraini, di come l’hanno persa nonostante fosse stata preparata fin dal 2014, e poi condotta, dai servizi e dai militari Usa. La verità è che Trump sta gestendo la prima grande sconfitta occidentale contro una potenza nucleare (anche la guerra dei dazi è gestione di una sconfitta). L’Occidente intero è alle prese con una disfatta, anche se l’Europa occidentale si benda gli occhi e fa finta di niente.

Certo, all’inizio fu legittima resistenza all’invasore, ma le cose sono cambiate. Si moltiplicano i reportage, anche ucraini, sulle diserzioni dei giovani, su una generazione perduta, sugli arruolamenti forzati: ti acchiappano per strada con un bus e ti sbattono al fronte o ti riempiono di botte (si chiama bussificazione). Nella Resistenza non succedeva. Infine la bugia sull’Ucraina compatta: è invece divisa, col Donbass che parla russo (lingua proibita dal 2019) e anche se non approva Putin resta etnicamente russo.

La guerra in Ucraina, come quella in Georgia del 2008, è un assalto inizialmente difensivo, dovuto a due fattori: l’allargamento provocatorio della Nato fino alle porte della Russia, voluto da Clinton, e la questione irrisolta delle minoranze russe nei Paesi staccatisi dall’Urss (25 milioni, di cui circa 8 in Ucraina).

Chi fustiga la piazza per la pace organizzata sabato a Roma dal Movimento 5 Stelle la chiama in blocco putiniana, o trumpiana, e oppone l’assurdo proverbio: se vuoi la pace prepara la guerra. Intende ben altro: se vuoi la guerra, prepara la guerra. Questa è la verità di tante risoluzioni del Parlamento europeo e del piano di Riarmo della Commissione Von der Leyen.

C’è chi garantisce che riarmarsi fa salire crescita e occupati (parola dell’ex segretario di Stato Blinken, di Draghi nel Rapporto sulla competitività). Noi Europei che ne abbiamo fatte a bizzeffe, di guerre, sappiamo che se dal ’45 abbiamo costruito welfare e diritti sociali è perché abbiamo scelto la pace. L’abbiamo scelta grazie all’ombrello statunitense, dicono. Da quale terribile aggressore ci protegge?

Visto che si parla tanto di Churchill e di Hitler (quanti sosia di Hitler s’è inventato l’Occidente negli ultimi ventiquattro anni!) vorrei ricordare che Churchill, finita l’ultima guerra contro Hitler, nel 1945, voleva ricominciarne subito un’altra, contro l’Unione sovietica. La chiamò Operazione Impensabile. Per fortuna i laburisti vinsero le elezioni e Eisenhower s’oppose alla pazzia. Ma ecco che ricominciamo: Riarmo Europa è un’altra Operazione Impensabile.

Per rassicurarci dicono che non è bellicosità: “è solo deterrenza”. La deterrenza fu Equilibrio del Terrore e parità degli armamenti Est-Ovest. Dobbiamo “pareggiare” seimila testate nucleari russe? Durante l’Equilibrio del Terrore furono avviati negoziati per il disarmo. Oggi no. Né è chiaro se Trump voglia simili negoziati – quando tenta l’accordo con Putin – dato che chiede agli Stati europei di accrescere il riarmo fino al 5% del Pil.

Contrariamente a quanto si afferma nelle piazze Pd (Roma, Bologna), non c’è differenza alcuna fra il riarmo dei singoli Stati e la difesa europea, per il semplice fatto che per una difesa europea ci vorrebbero uno Stato europeo con un esercito europeo. Né l’uno né l’altro esistono. È un’altra grande menzogna. Non solo: il piano Riarmo-Europa è realizzabile in un solo Paese: la Germania. Gli altri Stati sono troppo indebitati. Stramazzerebbero. Se questo è l’obiettivo (la supremazia tedesca sia economica sia militare) il pericolo è vicino. Possiamo immaginare quel che ne pensa la Russia, dopo 27 milioni di morti nella Seconda guerra mondiale.

La marcia della follia smantellerà lo Stato sociale su cui si fondava l’Unione. Solo le spese militari saranno esentate dai vincoli dell’austerità. Non le spese per scuola, sanità, lavoro. Il capo dell’industria militare Leonardo, Roberto Cingolani, afferma senza vergognarsene: “Se ti crolla il tetto della casa, devi ripararlo e magari mangiare meno”. Merz in Germania propone la revisione del sussidio cittadino – il nostro perduto reddito di cittadinanza. Starmer taglia i benefit per i poveri: non si sa perché lo chiamano laburista. Oppure è laburista come Blair, che promosse la Coalizione dei Volenterosi contro l’Iraq. Non so con che faccia tosta quest’indecente denominazione – Coalizione dei Volenterosi – venga resuscitata da Macron e Starmer.

C’è chi ha detto, qualche giorno fa: “L’unico modo per trattare il M5S è cancellarli”. È la Neolingua mediatica e politica: cancelliamo chi chiede la pace, cancelliamo tv e cultura russe così non sappiamo cosa si pensa in un grande Paese europeo accanto a cui vivremo migliaia di anni e con cui potremmo cooperare come nella Conferenza di Helsinki nel 1975.

Ma siccome non siamo qui per cancellare, è uno scrittore russo che vorrei citare, Anton Čechov: “Se in un romanzo compare una pistola, bisogna che spari”. La pistola di Čechov è il riarmo deciso da chi vuole una pace giusta (cioè ancora guerra): non una pace possibile. Il Pd nel Parlamento europeo approva (contro il parere di Elly Schlein) e tanti lamentano l’opposizione divisa. A me pare che su pace e guerra sia difficile il compromesso. È la socialdemocrazia tedesca che ha detto: dobbiamo ridivenire “pronti alla guerra” (kriegstüchtig). Che ha reintrodotto la pistola del romanzo europeo.

I governi europei non hanno fatto nulla per capire le radici della guerra. Per distinguere l’allargamento dell’Unione da quello della Nato. Non hanno mai osato ammettere che la pace in Europa è possibile solo se Ucraina, Georgia, Moldavia sono neutrali come l’Austria nel secondo dopoguerra. Continuano ad armare Israele come Donald Trump (Germania in testa), dicendo che il 7 ottobre riecheggia l’annientamento degli ebrei, ma quel che è venuto dopo a Gaza no, niente a che vedere con lo sterminio.

Alle piazze che favoleggiano di difesa europea andrebbe chiesto: quando mai l’Europa ha lavorato per la pace, tranne negli anni della distensione di Willy Brandt o quando Francia e Germania s’opposero alla guerra in Iraq?

L’Europa di oggi elenca i nemici esistenziali: Russia, Cina, Iran, Corea del Nord. È un po’ tanto, per un continente in declino. È una marcia della follia, simile in tutto e per tutto a quella che precedette la guerra del 1914-’18, che lascerà morire al posto nostro altre migliaia di ucraini con l’idea che chissà, magari stavolta rischiamo la Terza guerra mondiale, ma avremo tenuto a bada Trump.

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Comments

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Lella
Thursday, 03 July 2025 06:49
La distruttivita' della cultura europea, emigrata nel continente nordamericano, imperialista e poi anche capitalista e colonialista sta rivolgendosi contro se stessa. La UE è al suicidio a causa dell' ottundimento pervicace della realtà umana e sociale che continua a piegare agli interessi di una minoranza di dementi. Sta facendo tutto da sola, non c è un antagonista che le remi contro. Se non fosse che chi ci rimette sono sempre i soliti si potrebbe dire che va bene così. E il cosiddetto popolo dove sta? A rincoglionirsi scrollando lo.smartphone.
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Domenico Testa
Monday, 21 April 2025 10:00
L'Occidente è affetto dalla follia della guerra:Riarmo è la parola d'ordine,onorata dagli USA e dall'UE,in primis dalla Germania.Inquieta che la sinistra europea si sia fatta coinvolgere in questa scelta bellicista,per cui il partito della pace è quasi scomparso.Nè fanno testo le manifestazioni ultime,pur nella diversità delle presenze e delle scelte di campo,perchè tardive.La sinistra in Italia ed in Europa nell'arco di più di tre anni è stata afasica,reticente,mentre nel suo DNA la pace doveva essere la priorità assoluta,perchè valore imprescindibile.Non è esistito e non esiste un vero partito della pace,paragonabile a quello dei decenni precedenti.Spesso i partiti della sinistra hanno seguito e seguono le scelte dei vari governi e ne appoggiano la deleteria politica del riarmo.Ma se l'Occidente gioca alla guerra,ora con Trump,anche commerciale;in Ucraina ed a Gaza,non possiamo manco assolvere,per restare vicini,la Russia di Putin che di guerre ne ha fatte tante.Cecov,quando affermava "Se in un romanzo compare una pistola,bisogna che spari",da grande pacifista,lasciava intendere che, se si hanno le armi,prima o poi vengono usate.Nel romanzo è il singolo che spara,nella storia sono i leader ad obbligare i popoli a sparare.Naturalmente parlava al tempo degli zar,ma il suo discorso è valido anche per la Russia di Putin.I grandi scrittori sono lungimiranti,perchè costitutivamente contrari alle armi.Sono essi che interpretano al meglio come dovrebbe comportarsi l'uomo civile,come dire l'Homo Sapiens.Purtroppo la nostra storia millenaria ha insegnato poco....
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Ewiak Ryszard
Friday, 18 April 2025 16:17
Riferendosi alla situazione attuale, Gesù annunciò: "Quando poi sentirete parlare di guerre e disordini [è l'annuncio della grande guerra che precederà il compimento del segno], non vi terrorizzate. Devono infatti accadere prima queste cose, ma non sarà subito l'adempimento (del segno = la guerra nucleare globale)." (Luca 21:9)

Gesù si riferiva alla profezia del Libro di Daniele: "Al tempo fissato [il re del nord] tornerà [Le truppe russe torneranno dove erano precedentemente stanziate. E questo non vale solo per l'Ucraina. Molti paesi dell’ex blocco orientale tornerà nella sfera d’influenza della Russia. L'UE e la NATO si disintegreranno], e poi entrerà a sud [questo sarà l'inizio di una guerra nucleare], ma non sarà come prima [La Seconda guerra mondiale] e come più tardi [Questo è anche un avvertimento di un'altra grande guerra. Questa guerra non si trasformerà in una guerra nucleare globale. Ciò avverrà solo dopo il ritorno del re del nord e come risultato del conflitto etnico. (Matteo 24:7)], allora abitanti delle remote coste di Kittim [USA], verranno contro di lui, e crollerà [mentalmente], e se ne ritornerà." (11:29, 30a)

Sarà un massacro reciproco. La pace sarà tolta dalla terra. Verrà usata anche una spada di grande potenza = le armi nucleari strategiche. (Rivelazione 6:4)

Gesù lo ha caratterizzato in questo modo: "Cose terrificanti [φοβητρα] anche [τε] e [και] straordinaria [σημεια] dal [απ] cielo [ουρανου] potenti [μεγαλα] saranno [εσται]." (Luca 21:11)

E per questo motivo ci saranno anche significativi tremori in lungo e in largo le regioni [di importanza strategica], e carestie ed pestilenze.

Alcuni antichi manoscritti contengono le parole "και χειμωνες" - "e gelate".
L'aramaico Peshitta: "וסתוא רורבא נהוון" - "e saranno grandi gelate". Oggi lo chiamiamo "inverno nucleare".

In Marco 13:8 ci sono anche parole di Gesù: "και ταραχαι" - "e disordini" (l'assenza dell'ordine pubblico e l'insicurezza generalizzata).
L'aramaico Peshitta: "ושגושיא" - "e confusione" (sullo stato dell'ordine pubblico).

Questo, tuttavia, non sarà Armageddon. Gesù ha dichiarato: "Ma tutte queste cose saranno soltanto l'inizio delle doglie di parto." (Matteo 24:8, LND; cfr. Isaia 5:24, 25)

Questo sarà anche l'inizio del tempo del giudizio. (Apocalisse 1:10)
Questo non avverrà tra breve, ma in modo improvviso [εν ταχει]. (Apocalisse 1:1)
C'è ancora tempo per riconciliarsi con Dio. Questa è la protezione migliore.
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kruzaros
Friday, 18 April 2025 11:20
bah...
colpiti cerchio e botte
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