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sinistra

Falsum nuntium

Questo testo è stato scritto da un cristiano confessante che riflettendo sulle modalità con le quali si denuncia una notizia come “falsa”, come “fake news”, e sulla montante voglia di censura che si è ampliata in modo preoccupante con la crisi del coronavirus, è giunto alla conclusione che proprio il fondamento stesso della sua fede, la resurrezione di Gesù Cristo, che si celebra con la Pasqua, dovrebbe essere stigmatizzata da questi censori come una delle più grandi fake news della Storia. Ha così deciso di ambientare con l'immaginazione il clima di oggi agli inizi del Cristianesimo e precisamente a Efeso, per vedere cosa sarebbe successo

Sono impaurito. Ho dovuto lasciare Efeso di gran fretta. Sono uscito di nascosto dalla porta di Magnesia, quella che sta sulla collina ed è poco frequentata, dopo essermi nascosto per un po' tra le colonne del Ginnasio. Ora sono qui, in una grotta del monte Pion. Non so se cercano anche me. Ma ho paura dopo quanto è successo.

Non aspettavano altro, lo sapevo. Avevo detto a Paolo di essere prudente. La città era già sconvolta dalle lotte di potere dopo l'uccisione del proconsole Lucio Silano e, dai discorsi della gente, ovunque, al foro o davanti al tempio di Diana, preoccupata per i suoi affari e per i costi sempre maggiori dei lavori per evitare l'insabbiamento del porto, da quei discorsi capivo che bisognava soppesare molto bene le parole.

Ma non mi ha voluto ascoltare. Così, proprio davanti alla ricca casa dell'orefice Demetrio, proprio lì - non sfidarlo!, cercai di dirgli - Paolo è salito su un carro e ha annunciato:

«Gesù è disceso nel soggiorno dei morti ma il terzo giorno è resuscitato!».

Demetrio non aspettava altro, mandò un suo schiavo al palazzo pretorio, dal reggente, a chiedere udienza. Ricevuto dal legatus, ottenne il permesso di riunire i maggiorenti della città, i sacerdoti del tempio di Diana e i rappresentanti degli artigiani. Il cancelliere cittadino tentava di calmare gli animi. Cercava di tenere buono Demetrio dicendogli che i cristiani non avevano mai bestemmiato Diana né profanato il tempio e in disparte ricordava al legato che i cristiani davano a Cesare quel che era di Cesare e non incitavano a violare le leggi. Ma Demetrio sapeva quale era il chiodo da battere:

«Uomini, voi sapete che da questo nostro lavoro, dalla costruzione dei tempietti di Diana e delle statuette adornate, proviene la prosperità di tutta Efeso. Ma questo Paolo ha persuaso e sviato molta gente non solo nella nostra città, ma in quasi tutta l'Asia. Non solo vi è pericolo che questo ramo della nostra industria cada in discredito, facendoci andare in rovina, ma che anche il tempio della grande dea non conti più».

Tutti annuivano, alcuni urlavano “Grande è la Diana degli Efesini!”.

E Demetrio proseguì:

«Non possiamo permettere che sia privata della sua maestà colei che tutta l'Asia e il mondo adorano e dalla quale dipende il nostro prestigio e la nostra ricchezza».

Fuori, la folla attendeva di sapere, e chi urlava una cosa, chi un'altra.

Dentro il palazzo, Demetrio, ormai padrone dell'assemblea, così finì:

«La città degli Efesini è la custode del tempio della grande Diana e della sua immagine caduta dal cielo. Queste cose sono incontestabili!».

Così concordarono di formare una “Societas pro scientia” e di denunciare la predicazione di Paolo e la sua opera di deviazione da verità che erano inoppugnabili, dimostrabili e sotto gli occhi di tutti. Prepararono un documento e infine il lagatus, seguito da Demetrio trionfante, uscì sul balcone del palazzo pretorio e srotolato in modo stentoreo il papiro così si rivolse alla folla:

«Che un uomo, di nome Gesù, sia resuscitato dai morti dopo tre giorni è falsum nuntium. La scienza lo esclude nel modo più categorico.

Che questo Gesù abbia resuscitato un uomo morto di nome Lazzaro è falsum nuntium. La scienza lo esclude nel modo più categorico.

Che questo Gesù, a Betsaida, abbia guarito dalla sua cecità un mendicante di Gerico, mettendogli la sua saliva sugli occhi, non solo è falsum nuntium, ma è anche usus infestus».

Continuò così, con un lungo elenco di falsa nuntia.

Dopo questo proclama, Demetrio discese tra la folla e assieme agli artigiani la guidò alla caccia non solo di chi era stato battezzato da Paolo ma anche di chi aveva ricevuto il battesimo di Giovanni, come me.

Ora non so dove sia Paolo. Di sicuro ha dovuto abbandonare la casa assieme ad Aquila e Priscilla e trovare rifugio da qualche parte. Poveri Aquila e Priscilla, erano già stati costretti a scappare da Roma, dove l'imperatore Nerone ordiva provocazioni contro i nostri fratelli. E adesso, per la loro devozione a Paolo ...

E' un disastro. Avevamo preparato delle lettere importanti per i Corinzi, per i Galati e per i Filippesi, ma i censori al soldo della “Societas pro scientia” sono ancora più solerti delle autorità nel cercare di bloccare tutti i nostri cursores. Ci vogliono mettere un bavaglio sulla bocca.

E io sono qui, isolato da tutti e non so quando potrò rivedere di nuovo i mie fratelli.

Ho fatto appena in tempo a rubare del materiale scrittorio dalla Biblioteca. E adesso sto vergando con fatica su questo ruvido papiro questo resoconto, anche se non so se qualcuno riuscirà mai a leggerlo.

Ma devo farlo, anche per Paolo, che è vero che non ha un bel carattere, che pretende di essere chiamato “Apostolo” e non vuole stare a sentire gli altri, ma è molto coraggioso. Ma soprattutto perché noi sappiamo nel profondo del nostro cuore che il messaggio di Cristo è un messaggio di giustizia e libertà e sappiamo nel profondo del nostro cuore che è veramente tornato dal soggiorno dei morti dopo tre giorni. Lo sappiamo e basta.

Qualcuno dice che non è dimostrabile, ma io rispondo che è fede, e la fede non può essere more geometrico demonstrata. Questo esercizio lo dobbiamo lasciare a quelli che sostengono che l'immagine di Diana è piovuta dal cielo su Efeso.

Ma per Demetrio e i suoi amici artigiani quello che pensiamo è solo un falsum nuntium, falsum nuntium, falsum nuntium! Non ho ancora capito se ciò che non gli va giù è il fatto che vende qualche tempietto d'argento di meno o che noi diciamo che i primi saranno gli ultimi.

Che il Salvatore abbia pietà anche della sua anima.

Io, per me, sento che ho una cosa sola da fare. Devo raggruppare tutto il mio coraggio, uscire da questa grotta e proclamare che Cristo è risorto e che gli ultimi saranno i primi. Poi quello che dovrà accadere accadrà.

Petrus

Comments

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DomenicoMattiaTesta
Thursday, 16 April 2020 19:30
L'apologo cade a proposito mentre infuria il coronavirus.Demetrio per profitto difendeva la vecchia religione pagana.Oggi per profitto si difende la religione neoliberista fino al punto che per la "ripartenza" gli industriali non vogliono minimamente tener conto della salute e dei rischi cui vanno incontro i lavoratori.Molte aziende anche non essenziali,pur di non perdere i profitti,hanno continuato ad imporre ritmi di lavoro stressante ai lavoratori.Se questo è il mondo nuovo di cui tanti parlano vuol dire che la drammatica esperienza del coronavirus non è servita a niente....
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